“Divertitevi!”. John Elkann, presidente e ceo di Exor, risponde con un sorriso tanto aperto quanto determinato a chi gli chiede se vuole mettere i piedi nella moda e nel lusso. Siamo a pochi minuti dal debutto nel calendario del pret-à-porter di Parigi per l’estate 2022 del marchio cinese Shiang Xia, per il 90% della famiglia Agnelli e per il restante 10% ancora in mano a Hermès.
Disegna la collezione moderna e minimal-chic, ma riscaldata da lampi di colore fluorescente, il poco più che trentenne Yang Li, stilista che vive tra Shangai e Parigi e che dimostra subito di saperci fare. Gioventù passata in Australia poi a Londra a studiare e laurearsi alla Central Saint Martins, ha vissuto per un periodo anche a Firenze, poi il lancio del suo marchio e ora in rampa di lancio internazionale con Exor. “Il mondo si apre alla moda e la moda si apre al mondo”, spiega John Elkann che siede in prima fila accanto alla moglie Lavinia Borromeo, vestita Shiang Xia in rosa camelia. Con loro anche la fondatrice del brand, la stilista Jiang Qiong Er, la managing director di Exor, Suzanne Heywood e Nicola Boari, chief brand diversification officer di Ferrari, che da pochi mesi ha lanciato l’abbigliamento per uomo e donna del Cavallino, e pochi giorni fa ha aperto il primo negozio Ferrari in centro a Milano.
“Questo debutto è un passo importante per Shiang Xia, è la prima volta che sfila a Parigi”, continua Elkann. “La società ha dieci anni e sta passando dall’infanzia all’adolescenza: in ogni momento in cui uno cresce c’è un’evoluzione. Yang Li ha molto talento e secondo me porta con sé il rispetto di ciò che è lo storico di Shiang Xia e della cultura cinese. Allo stesso tempo però vuole interpretare per il futuro ciò che la sua generazione e la Cina vogliono avere. Sono positivi i colori, c’è tanto colore. Veniamo da un periodo difficile e quello che vedrete oggi esprime ottimismo e una parte gioiosa di cui anche il mondo ha bisogno”.
Parte della collezione di Shiang Xia sarà già in negozio nei prossimi giorni nelle principali città cinesi. Elkann confessa di aver interesse per la moda, e anche per le nuove formule di presentazione che in questi giorni di défilé parigini si stanno sperimentando. “Nella moda, che a me interessa molto, si incrociano molti mestieri, la tradizione con la tecnologia”. Insomma, radici cinesi nella produzione ma accessori rigorosamente made in Italy, con Yang Li che a parere di Elkann deve ‘traghettare la sua generazione’ verso nuove formule di eleganza.
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