Un prototipo della Bentley Flying Spur Hybrid ha completato un test parte dello sviluppo di combustibili rinnovabili coprendo 733 km attraverso l’Islanda con un solo rifornimento di “fonti rinnovabili”, ovvero la combinazione di biocarburante di seconda generazione ed elettricità di origine geotermica.
Il nuovo propulsore-prototipo che sfrutta anche il bio-carburante combina un motore a benzina V6 da 2,9 litri con l’ausilio di un motore elettrico capace di erogare un totale di 536 CV (544 CV) e 750 Nm di coppia, 95 CV in più rispetto alla Bentayga Hybrid.
Il test è servito a convalidare sia la gamma granturismo della nuova Bentley – il secondo modello Hybrid ad essere lanciato dopo la Bentayga – sia della ricerca di Bentley sui biocarburanti che possono essere utilizzati senza modifiche al motore. Il carburante utilizzato è conforme allo standard EN228 della normale benzina alla pompa, ma è creato interamente da biomasse di scarto come ad esempio la paglia, senza alcun costo per la produzione alimentare o danno per l’ecosistema naturale. La combinazione di questo carburante e del propulsore elettrificato intelligente della Flying Spur Hybrid ha inoltre comportato una riduzione complessiva del 45% delle emissioni di CO2 dal pozzo alla ruota nel corso del viaggio islandese.
A disposizione del conducente tre modalità di guida: EV Drive, Hybrid Mode e Hold Mode. La prima permette di muoversi in modalità solo elettrica (questa modalità si attiva automaticamente ad ogni accensione), la Hybrid Mode consente di massimizzare l’efficienza dell’auto, sfruttando anche i dati del navigatore in caso venga impostata una destinazione per ottimizzare i consumi durante il viaggio, infine la terza modalità è pensata per preservare l’energia contenuta nella batteria per poter utilizzare successivamente la modalità elettrica
Un altro passo importante verso la mobilità sostenibile dell’Azienda che prevede una completa elettrificazione dei modelli in gamma entro il 2024, prima del lancio del BEV dell’azienda che sarà immesso sul mercato entro il 2025 e, infine, diventare un marchio elettrico nel 2030.
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