Mia Mottley donne
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Chi sono le donne di successo da tenere d’occhio nel 2022

Questo articolo di Maggie McGrath è apparso su Forbes.com

Ogni anno il processo di compilazione dell’elenco delle 100 donne più potenti del mondo inizia con un resoconto di ciò che è accaduto nei 12 mesi precedenti: chi è stato eletto, nominato o promosso a una posizione di potere? Quali fondatrici di aziende hanno portato le loro creature in Borsa, a grandi risultati economici, al grande successo o a tutte queste cose assieme? E quali donne hanno fatto i maggiori passi avanti nell’usare la loro voce, le loro risorse o la loro piattaforma pubblica per creare cambiamenti duraturi e significativi in tutto il mondo?

Spesso, le risposte a queste domande forniscono indicazioni chiare per determinare le nuove aggiunte all’elenco. Ma a volte le nomine o le elezioni sono troppo recenti, o chi le ha raggiunte esercita un potere che non ha ancora dato sufficiente prova di sé, per far entrare una persona nella lista dei primi 100.

Come ripetiamo ogni anno, anche se una donna non riesce a entrare in questa lista, ciò non vuol dire che non sia potente. Ci sono tante donne il cui potere è in aumento, e per alcune la cosa sta avvenendo a un ritmo tale da poterle portare sulla lista già il prossimo anno. Ecco le donne da tenere d’occhio per il 2022.

Mia Mottley. Prima donna primo ministro delle Barbados, Mottley ha avuto un autunno 2021 ricco di eventi. A novembre ha fatto una forte impressione sulla scena mondiale chiedendo ai leader riuniti alla COP26, la Conferenza sul clima delle Nazioni unite: ”Quando, come leader mondiali, affronteremo le questioni urgenti che preoccupano la nostra gente, che si tratti del clima o dei vaccini? Quando i leader saranno leader?”. Quattro settimane dopo ha condotto la sua isola fuori dalla monarchia britannica e a una nuova vita come repubblica, nominando Sandra Mason (altra donna da tenere d’occhio) come primo capo di stato locale. “Crediamo che sia giunto il momento di rivendicare il nostro vero destino. E tale onore spetta a una donna che viene da questa terra e che appartiene a questa terra”, disse Mottley.

Najla Bouden Romdhane. Romdhane, professoressa di geologia, si è insediata a ottobre come primo ministro della Tunisia ed è la prima donna a ricoprire questo incarico. Sebbene abbia una certa esperienza politica – è stata nominata direttore generale responsabile della qualità presso il ministero dell’Istruzione superiore tunisino nel 2011 – gli osservatori politici si chiedono quanta autorità Romdhane eserciti veramente: è stata nominata infatti da un presidente che è salito al potere sospendendo il parlamento e prendendo il controllo.

Lynn Martin. Lunedì la Borsa di New York ha annunciato che la presidente Stacey Cunningham passerà il testimone a Lynn Martin, attuale capo del dipartimento redditi fissi e servizi dati dell’Intercontinental Exchange, una divisione che impiega 2.500 persone e ha generato 1,4 miliardi di dollari di entrate nei primi nove mesi del 2021. La nomina di Martin diventerà ufficiale a gennaio e, se teniamo conto che Cunningham è a lungo stata membro della Power List, il turno di Martin potrebbe arrivare presto.

Angela Williams. Inclusa nell’ultima edizione di 50 over 50: Impact, Williams ha un curriculum impressionante: ha un dottorato in giurisprudenza e un Master of Divinity in teologia, e all’inizio della sua carriera ha lavorato contemporaneamente sia come avvocato che come ministro del culto. Nel 2018 è diventata la prima presidentessa e ceo di colore di Easterseals, la più grande organizzazione no profit statunitense, dedicata alla difesa della disabilità. E ora ha un lavoro ancora più grande: a settembre, è stata nominata presidente e ceo di United Way, la più grande organizzazione no profit finanziata privatamente al mondo. Sarà la prima donna e la prima persona afroamericana a ricoprire l’incarico e si occuperà di opere e missioni di importanza critica, aiutando circa 48 milioni di persone a proteggere la propria salute e sicurezza economica.

Nel corso del 2021, alcune donne fondatrici e ceo di aziende hanno avuto offerte pubbliche iniziali di alto profilo e redditizie, o altrettanto notevoli aumenti di capitale. È per questo motivo che la cofondatrice di Canva Melanie Perkins, la fondatrice di Tala, Shivani Siroya, la cofondatrice di Bumble Whitney Wolfe Herd e la cofondatrice di Clear Secure Caryn Seidman-Becker sono tutte nella lista delle donne da tenere d’occhio. Ognuna di loro gestisce l’azienda che ha aiutato a concepire, sta rivoluzionando il settore in cui opera ed è impegnata a utilizzare la sua azienda o la sua ricchezza per fare la differenza per gli altri. “Se l’intera faccenda riguardasse la creazione di ricchezza, sarebbe la cosa meno interessante che potrei immaginare”, ha detto Perkins a Forbes a settembre”. È stato strano quando le persone ci hanno chiamato ‘miliardarie’, perché non ci sono mai sembrati i nostri soldi. Abbiamo sempre pensato di esserne solo custodi”, ha aggiunto.

Kathy Hochul: Il 57esimo governatore dello stato di New York è la prima donna nella storia a ricoprire questo ruolo. Hochul è subentrata ad agosto, dopo che Andrew Cuomo si è dimesso in mezzo a una tempesta di accuse di molestie sessuali e si è immediatamente messa al lavoro, mettendo in atto una serie di disposizioni e provvedimenti sull’uso obbligatorio delle mascherine in determinate situazioni. Ha annunciato inoltre un fondo di assistenza di 539 milioni di dollari per i newyorkesi a rischio di pignoramento o trasferimento. Ma il suo mandato potrebbe essere di breve durata: è in corsa per la rielezione nel novembre 2022 e deve affrontare la dura concorrenza del procuratore generale di New York, Letitia James, e del difensore civico di New York City Jumaane Williams.

Nemonte Nenquimo. Attivista indigena Waorani, Nenquimo ha fondato l’Alleanza Ceibo per proteggere la terra nel suo nativo Ecuador. Il suo lavoro, che ha contribuito a proteggere circa 500mila acri di foresta pluviale amazzonica e il territorio Waorani dall’estrazione del petrolio, le è valso un Goldman Prize e un premio Campione della Terra dalle Nazioni unite a dicembre 2020.

Nel mondo dei media e dell’intrattenimento, una nuova generazione di donne sta per guadagnare potere, in gran parte nello stesso modo in cui sta conquistando un vasto pubblico. C’è la cabarettista cinese Yang Li, incoronata “regina della battuta” del suo Paese per il modo in cui infilza uomini “medi”, e la pop star franco-maliana (e membro della lista Forbes 30 Under 30 Europe) Aya Nakamura, una delle star musicali più seguite in Francia. Altri, come Minyoung Kim, vicepresidente dei contenuti per l’area Asia-Pacifico di Netflix e, cosa più importante, colei che ha portato Squid Game sui nostri schermi, stanno esercitando la loro influenza sulla cultura plasmando il futuro della narrazione.

E alcune, come la creatrice di I Will Destroy You, Michaela Coel, stanno plasmando il futuro non solo con i contenuti che stanno creando, ma con le direttive che hanno già iniziato a fornire a coloro che desiderano seguire le loro orme.

“Scrivi la storia che ti spaventa, che ti fa sentire incerto, che ti mette a disagio. Ti sfido”, ha detto Coel agli altri scrittori nel suo discorso di accettazione dell’Emmy a settembre. “Viviamo in un mondo che ci invita a sfogliare le vite degli altri per aiutarci a determinare come ci sentiamo riguardo a noi stessi e ci fa sentire il bisogno di essere costantemente visibili, perché la visibilità in questi giorni sembra, in qualche modo, equivalere al successo. Non abbiate paura di scomparire da esso, da noi, per un po’, e guardate cosa vi arriva nel silenzio”.

È un buon consiglio. Dopotutto, c’è potere nell’immobilità. E staremo a guardare per vedere cosa ne verrà fuori.

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