Venerdì nero in casa Netflix. All’indomani della pubblicazione dei conti dell’ultimo trimestre del 2021, il titolo della società di streaming è previsto in discesa a Wall Street di oltre il 20%.
Fatti principali
- Nel premarket, il titolo di Netflix è previsto in calo di oltre il 20%, con il prezzo delle azioni stimato in 406 dollari per azione, invece di 508,25 dollari registrato alla chiusura di Borsa di ieri.
- Il crollo delle azioni Netflix è da ricollegare ai conti dell’ultima trimestrale del 2021, pubblicati nella giornata di ieri. In particolare, gli investitori sembrano essere preoccupati dal rallentamento della crescita del numero degli abbonati.
- Oltre ad aver mancato, anche se di poco, l’obiettivo di raggiungere 8,5 milioni di nuovi abbonati nell’ultimo trimestre del 2021, fermandosi a 8,3 milioni, ad aver destato le preoccupazioni degli investitori sono le stime fissate da Netflix per il primo trimestre del 2022. Quando la società si aspetta un incremento di 2,5 milioni di nuovi abbonati, quasi la metà in meno rispetto ai 4 milioni stimati dagli analisti.
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In cifre
Nel 2021 Netlix ha raggiunto 18,2 milioni di nuovi abbonati. Si tratta della più lenta crescita annuale degli ultimi anni. Tra l’altro, nel 2020 la società aveva catturato il doppio di nuovi abbonati: più di 36 milioni.
Positivi i risultati economici
Nonostante un rallentamento della crescita dei nuovi abbonati, Netflix ha chiuso il 2021 con un fatturato di 30 miliardi di dollari, più del 19% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, nel quarto trimestre le entrate si sono attestate a 7,7 miliardi di dollari (+16% rispetto al corrispettivo del 2020). L’utile operativo è addirittura cresciuto del 35% su base annua, attestandosi a a 6,2 miliardi di dollari.
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La dichiarazione
“I consumatori hanno sempre avuto molte scelte quando si tratta del loro tempo di intrattenimento. Tuttavia, negli ultimi 24 mesi la competizione si è intensificata in quanto diverse società di intrattenimento hanno aumentato la propria offerta di streaming”, ha dichiarato la società nella lettera agli azionisti che accompagna i conti dell’ultima trimestrale e che conferma che “questa ulteriore concorrenza può influenzare la nostra crescita marginale…”.
Lo scenario
Anche se Netflix si conferma attualmente la prima società nel mondo dello streaming video, con 222 milioni di abbonati e con la serie tv più vista in assoluto, Squid Game, la competizione è diventata sempre più importante. Con Disney, Apple, e Amazon, tanto per citarni alcuni, che stanno a poco a poco recuperando terreno. Anche e soprattutto grazie agli investimenti che, col passare del tempo, stanno diventando sempre più rilevanti. Per fare un esempio, la società fondata da Jeff Bezos sta spendendo oltre 2 miliardi di dollari per la produzione della serie tv de “Il Signore degli Anelli”, che arriverà a partire dal 2 settembre di quest’anno.
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