Molte aziende, come Google, Apple, Hp e Disney sono nate tra le mura di un garage. L’idea alla base di Smokin’ Brothers, azienda produttrice di salmone attraverso il metodo tradizionale appreso da un piccolo produttore norvegese, ha preso forma invece in un sottoscala di una warehouse londinese, una di quelle ex-fabbriche ricondizionate ad unità abitative.
Qui, tre giovani italiani emigrati a Londra, Vincenzo Gentile, Alessandro Basaldella e Iacopo Fincato, hanno fondato Smokin’ Brothers appena ventenni. Una startup che nel giro di tre anni l’impresa ha visto il fatturato triplicarsi nonostante la pandemia di mezzo.
Le notti nella warehouse
Vincenzo, romano classe 1993, appassionato di psicologia e filosofia, e Alessandro veneziano, classe 1994, appassionato invece di geopolitica e motori, hanno condiviso fin da subito la vita a Londra, in una stanza di 20 metri quadrati proprio all’interno di una warehouse a Nord della City. Da diciannovenni appena arrivati nella metropoli era l’unica cosa che potevano permettersi.
A quel tempo, durante una festa nella warehouse, i ragazzi conobbero un norvegese che aveva una piccola smokehouse in un sottoscala di questa ex fabbrica. Stregati dai racconti e dall’artigianalità dell’affumicatura del salmone, i due ragazzi decisero di lavorare con questo norvegese, rimboccandosi le maniche e apprendendo un mestiere lontano dalla tradizione italiana.
La svolta imprenditoriale
Finita la collaborazione con il piccolo produttore norvegese Vincenzo decise di mettere in pratica i segreti della professione appena appresi e, quindi, di proporre alla Daylesford Organic, una fattoria biologica per cui aveva iniziato a lavorare, il progetto di una smokehouse specializzata nel salmone affumicato. La società gli diede la possibilità di costituire un dipartimento indipendente all’interno della fattoria. Daylesford non intervenne economicamente e lasciò Vincenzo libero di costituire il proprio brand chiedendo in cambio solo i costi dell’affitto della struttura in cui iniziò a produrre il salmone.
Le fondamenta per la nascita di Smokin’ Brothers erano gettate. Alessandro e Iacopo, arrivato successivamente a Londra per un master, entrarono nel team pochi mesi dopo. Il primo per sostenere e migliorare la produzione del salmone affumicato; il secondo per occuparsi della comunicazione e dell’immagine del brand. Oggi Vincenzo si occupa della parte commerciale e delle pubbliche relazioni, Alessandro è il master della produzione e segue la rete logistica, mentre Iacopo si occupa di strategia di mercato e design, dai packaging alla comunicazione.
Dopo quasi cinque anni, Smokin’ Brothers conta nel suo portafoglio clienti alcuni dei migliori ristoranti di Londra: dagli stellati come Le Gavroche, Frog, Bibendum, e Hide, a istituzioni come Chiltern firehouse, Scott’s e The Connaught, recentemente premiato come miglior cocktail bar al mondo.
Le caratteristiche del salmone di Smokin’ Brothers
Smokin’ Brothers si differenzia dai competitors per la materia prima di grande qualità proveniente da allevamenti che agiscono nel pieno rispetto della vita dei pesci e dell’ambiente circostante. Altra caratteristica distintiva è il taglio sashimi del salmone, ovvero un taglio a sezione verticale che richiama la tecnica giapponese, mirato ad esaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto. Anche la sostenibilità è un tratto peculiare dell’azienda: si tratta infatti del primo brand di salmone affumicato a introdurre packaging 100% plastic free, riciclabili e compostabili. Ogni salmone viene lavorato in una smokehouse progettata per ricreare l’effetto del caratteristico vento nordico, in passato utilizzato per asciugare le baffe durante il processo. Un flusso costante di fumo e aria che asciuga le baffe dai liquidi e olio in eccesso.
La compagnia vuole espandersi, ed è prossima a un fundraising mirato al creare una nuova sede strategica per poter conquistare il mercato europeo. Puntando per primo al mercato Italiano dove Smokin’ Brothers ha già molta richiesta e dove punta a introdurre ufficialmente il prodotto in Italia già dal 2022.
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