Bertani
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La storia ultracentenaria di Bertani. Il vino ambasciatore del made in Italy

Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Da più di un secolo Bertani è il brand che rappresenta il vino italiano nel mondo. Un’azienda con due anime in Valpolicella: Grezzana, sede della cantina storica, e Tenuta Novare, culla dell’Amarone della Valpolicella Classico. Proprio al celebre rosso l’azienda ha dedicato una biblioteca del tempo che ripercorre le 44 annate più rappresentative.

 

Quella tra Bertani e l’Amarone della Valpolicella Classico è una delle associazioni più immediate nel mondo vitivinicolo. Una storia iniziata nel 1958 e giunta sino ai nostri giorni, nel segno della qualità e del rispetto di un vino divenuto, nel tempo, tra i più famosi al mondo. 

L’azienda è nata con l’Unità d’Italia nel 1857 per mano dei fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, a Quinto di Valpantena (Verona), portando con sé il desiderio e l’orgoglio di rappresentare l’eccellenza di una nuova nazione dalla cultura millenaria. Questo impegno e la qualità dei suoi vini sono valsi alla Bertani, nel 1923, il simbolo distintivo dell’eccellenza: il brevetto della Real Casa. A metà del ‘900, con l’acquisizione di Tenuta Novare, in Valpolicella Classica, Bertani ha concretizzato una ricerca lunga oltre mezzo secolo per produrre un vino senza tempo. Ed è qui che è iniziata la storia dell’Amarone, vino simbolo del territorio, la cui prima annata risale al 1958.

La biblioteca dell’Amarone

Una realtà da sempre contraddistinta da professionalità e passione, da scelte innovative e lungimiranti per portare in tutto il mondo i propri prodotti e che ora, dopo l’acquisizione di Angelini Industries nel 2013 e con 200 ettari di vigneto a disposizione, continua a valorizzare un terroir unico. Come dimostra il progetto enologico dei Cru di Bertani, che ha dato vita a due vini provenienti dai vigneti di Tenuta Novare, il Valpolicella Classico Le Miniere e il Valpolicella Classico Superiore Ognisanti. Due vini che riportano indietro le lancette del tempo della Valpolicella, prima del grande successo di Amarone e Ripasso. C’è quindi una ‘prima volta’ anche per un’azienda storica come Bertani, che da sempre fa del suo stile il marchio di fabbrica, all’insegna del rigore e dell’autenticità, senza mai rincorrere le mode. 

Autenticità che è possibile ritrovare anche nei valori di Bertani: l’azienda crede infatti che un vino di prestigio debba avere una solida tradizione, e che l’azienda debba essere all’altezza di tale immagine. Bertani lavora per assecondare la vocazione del territorio di produzione, con un forte impegno per la qualità e per l’eccellenza non solo del prodotto, ma anche dei processi produttivi, attraverso uno stretto rapporto con il luogo d’origine e un metodo di produzione rigoroso e trasparente. Il più recente e ambizioso progetto ha la forma di una vera biblioteca del tempo dedicata all’Amarone della Valpolicella Classico e alle 44 annate, che sono custodite nella storica cantina: un meticoloso lavoro di analisi gustativa che parte dal 1958 e arriva al 2013, ultima etichetta prodotta e non ancora rilasciata sul mercato.

44 annate

Il progetto editoriale di valorizzazione di questo patrimonio unico è nato dalla collaborazione con Nick Jackson, master of wine inglese già autore di Beyond Flavour, ex buyer di Sotheby’s e conoscitore del mondo dei fine wines. Momento unico nel suo genere, la degustazione di tutte le annate esistenti è stata raccontata in un volume che omaggia la valenza storica dell’Amarone della Valpolicella Classico e lo stile identitario e inconfondibile di Bertani. Decade per decade, la narrazione descrive i cambiamenti climatici, viticoli e stilistici avvenuti nel tempo che hanno portato ad adeguamenti compiuti per non snaturare il proprio modo di fare il vino. Una dissertazione fondamentale per cogliere la cifra stilistica di Bertani, che ha portato l’azienda a produrre un Amarone della Valpolicella Classico che ha sempre saputo distinguersi dalle altre etichette.

La degustazione ha messo in luce il valore delle diverse annate, le piccole ma significative differenze dettate dal tempo e dall’approccio verso la vinificazione nelle varie epoche, ma, al tempo stesso, ha evidenziato punti di contatto che rendono sempre riconoscibile l’Amarone della Valpolicella Classico Bertani. Il team di esperti, composto da Jackson, Eleonora Guerini, direttrice marketing di Angelini Wines & Estates, e Andrea Lonardi, direttore operativo di Angelini Wines & Estates, ha pensato a una classificazione che riflette lo stile e la personalità dei vini. Le annate sono state catalogate quindi in quattro categorie, che esprimono il loro carattere fondamentale: esuberanza, delicatezza, armonia e finezza. Un lavoro che conferma come Bertani sia sempre stata un’azienda contemporanea, fedele a uno stile capace di evolversi con il passare del tempo, mantenendo salde le proprie radici.

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