La contraffazione e la pirateria registrano un trend in forte crescita. Da un recente studio dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) si evince, chiaramente, che questi fenomeni stanno avendo e avranno un forte impatto sul commercio globale. Secondo l’indagine, infatti, si stima che entro la fine di quest’anno il mercato della contraffazione genererà transazioni per 1,9 trilioni di euro, mettendo a rischio 5,4 milioni di posti di lavoro e causando perdite di 4,2 trilioni di euro dall’economia globale.
La contraffazione, che può sembrare un fenomeno recente dovuto allo sviluppo del web e degli e-commerce ha, invece, radici molto più longeve. Uno dei primi casi di contraffazione, infatti, risale a Mary Butterworth quando riprodusse una copia, ovviamente falsa, di una banconota.
Lo sviluppo del commercio elettronico, poi, ha senza dubbio ampliato l’area di affari della contraffazione coinvolgendo sempre di più i prodotti di consumo e creando un’industria mondiale illegale e multimiliardaria.
I danni della contraffazione
La violazione della proprietà intellettuale delle aziende nel corso degli anni ha comportato non solo perdite finanziarie per le aziende e i governi, ma ha avuto anche un forte impatto economico e sociale a livello globale. Naturale conseguenza, ovviamente, sono stati i gravi rischi per i consumatori e le imprese in tutto il mondo, essendo essi esposti infatti ad articoli contenenti sostanze nocive e pericolose per la salute.
L’ascesa del commercio elettronico tramite e-commerce e marketplace su scala internazionale – grandi protagonisti di questi ultimi anni – ha consentito ai contraffattori di raggiungere i clienti finali in modo sempre più facile, economico e veloce. Infatti, la forte crescita del commercio online combinata con la sempre più facile ed economica consegna di pacchi piccoli, ha creato le condizioni perfette per chi produce articoli contraffatti e li vende a livello globale senza ricevere alcun controllo da parte delle autorità locali.
L’industria della contraffazione
Nonostante i proprietari di marchi e le autorità dedite alla protezione della proprietà intellettuale partecipino attivamente all’intercettazione di pacchi sospetti, i risultati sono, spesso, meno fruttuosi del previsto. Sono soprattutto i piccoli pacchi quelli che riescono meglio a sfuggire al controllo delle dogane e all’intera catena di approvvigionamento dei prodotti contraffatti. Gli sforzi collettivi, dunque, non sono abbastanza potenti per un mercato così grande: secondo un’indagine di Statista, la dogana statunitense ha portato all’intercettazione di contraffazioni per un valore di 1,5 miliardi di dollari nel 2019 ma l’industria della contraffazione continua, ininterrottamente, la sua ascesa con ben 119 miliardi di euro importati nell’Unione Europea per lo stesso anno (Intellectual Property Crime Threat Assessment 2022).
La soluzione
Considerato lo scenario attuale, quindi, si è reso necessario adottare tecnologie innovative che non solo integrino le normative autorevoli ma siano soprattutto proattive nell’individuare le contraffazioni prima che qualsiasi piccolo pacco nocivo raggiunga i consumatori. Si è sviluppata così la necessità per la catena di fornitura globale di adottare tecnologie facili da installare, utilizzate da intermediari chiave della supply chain, adattabili ai rapidi cambiamenti del mercato dei prodotti contraffatti e, chiaramente, scalabili in pochissimo tempo. Le tecnologie, infatti, saranno le uniche possibilità che consentiranno a marchi, aziende di logistica, agenzie governative e organismi di regolamentazione di collaborare per un sistema di bloccaggio delle infiltrazioni dei falsari.
Investire risorse nella giusta tecnologia, come Countercheck, aiuterà i proprietari di marchi e le società di logistica a catalizzare il loro processo di intercettazione di contraffazioni. Il software di Countercheck, in attesa di brevetto, identifica e blocca i pacchi di cui si ha il sospetto che possano contenere articoli contraffatti, offrendo ai marchi la possibilità di tracciare e rintracciare gli articoli contraffatti del loro brand in tempo reale, impedendone così la consegna degli stessi ai clienti finali e proteggendo la loro proprietà intellettuale.
Visti i fantastici risultati ottenuti in Italia e all’estero, Countercheck è stato anche accreditato come membro delle maggiori associazioni di anticontraffazione mondiali tra cui Indicam in Italia, Andema in Spagna, Unifab in Francia, INTA e IACC negli Stati Uniti e molte altre.
Le conseguenze della contraffazione
I prodotti contraffatti sono diventati una grave minaccia per tutti settori che non si limita, come spesso si è portati a pensare, ai soli beni e articoli dei settori della moda e del lusso.
Gli impatti negativi della contraffazione che influiscono sulle nostre vite sono numerosi. Per molti l’acquisto di un articolo contraffatto a basso costo sembra ancora un’azione “senza vittime”, ma le conseguenze sono colossali. Vediamone alcune.
I rischi legati alla salute
La minaccia rappresentata da prodotti alimentari e bevande contraffatti è più diffusa di quanto possiamo pensare. L’alcol contraffatto è composto da sostanze tossiche indebolite che possono causare seri problemi come coma, cecità o, nei peggiori dei casi, persino la morte.
L’incremento delle attività criminali
La contraffazione attira le organizzazioni criminali interessate a trarre vantaggi lucrativi per investire poi le somme in altre attività illegali, scatenando così un circolo vizioso di attività non conformi alla legge.
L’innovazione e gli investimenti compromessi
I falsari prosperano sul mercato con prodotti contraffatti che soddisfano le esigenze del consumatore poco esperto, fornendo prodotti ingannevoli. Di conseguenza, gli affari dei brand che commercializzano i prodotti autentici diminuiscono, e si riducono anche i loro spazi per investire in mercati potenziali.
Meno entrate fiscali per i governi
Le aziende pagano le tasse sul fatturato. Tuttavia, i falsari che vendono i loro prodotti contraffatti attraverso canali clandestini non si preoccupano di pagare le tasse per i loro guadagni illeciti. Un rapporto del World Trademark Review, stima che le perdite finanziarie per l’anno in corso, il 2022, raggiungeranno la vetta dei 270 miliardi di dollari.
Lo scetticismo sulla credibilità del marchio
La vendita di prodotti contraffatti genera la perdita di fiducia dei consumatori e danneggia la credibilità dei brand mettendone a rischio la sopravvivenza futura.
Countercheck
La pervasività di queste pratiche illegali ha portato le imprese ad investire ingenti capitali per proteggere e far rispettare i diritti di proprietà intellettuale e, ovviamente, anche per proteggere la credibilità e la reputazione del proprio marchio. La contraffazione che nel mondo coinvolge tutti i settori, dalla moda al lusso, dal food & beverage alla cosmetica, dai giocattoli al farmaceutico e all’elettronica di largo consumo, è oggi una minaccia senza eguali. Le aziende che operano in questo settore e le autorità di tutto il mondo, infatti, sono sempre alla costante ricerca di soluzioni innovative che permettano di contrastare la contraffazione dei loro prodotti.
A risolvere il problema della consegna di pacchi piccoli contenenti articoli contraffatti da parte delle società di logistica – che fino a poco tempo fa sembrava non avere soluzioni – ci ha pensato Countercheck, una startup fondata da Phil Hamilton e Fatih Unver e partecipata da importante player logistici mondiali come Beumer Group. Per capirne di più, ho incontrato uno dei dirigenti dell’azienda, Pietro Gagliano ed insieme siamo scesi nel dettaglio dell’argomento.
Perché Countercheck è considerata dai brand la tecnologia che rivoluzionerà la lotta alla contraffazione? In cosa consiste il servizio di Countercheck?
“Countercheck è la prima tecnologia al mondo che riesce ad identificare e bloccare pacchi piccoli contenenti articoli contraffatti nei centri di distribuzione delle società di logistica, quindi prima che vengano consegnati ai clienti finali, realizzando cosí un modo innovativo per proteggere la proprietà intellettuale dei brand.
Con il nostro Know Your Customer software installato localmente nei centri di distribuzione, monitoriamo tutti i pacchi che transitano in ogni centro di distribuzione e blocchiamo tutti quelli sospetti. Ad oggi, con migliaia di pacchi piccoli contenenti articoli contraffatti bloccati ogni mese, abbiamo delle performances mai viste prima. Quattro numeri su tutti: articoli di oltre 200 brand identificati ogni mese, monitorando il 99,7% dei pacchi che transitano e bloccando oltre 1000 pacchi piccoli ogni mese e con un tasso di successo di oltre il 96%. Senza dubbio sono questi i motivi per cui decine di brand internazionali nei settori moda, lusso, elettronica di consumo, giocattoli e molti altri utilizzano Countercheck per proteggere la Proprietà Intellettuale.
Countercheck è una soluzione per la protezione del marchio offline. Il nostro software identifica ed isola i pacchi sospetti, offrendo ai marchi di lusso la possibilità di tracciare e rintracciare le contraffazioni sequestrate con analisi integrate per interrompere la consegna di prodotti che violano la privacy e la proprietà intellettuale. È, inoltre, una soluzione scalabile, facile da implementare e che consente di risparmiare tempo per indirizzare la contraffazione offline in linea con l’identità del proprio marchio”.
Decine di aziende internazionali utilizzano Countercheck per proteggere il loro brand, cosa ci può dire di più?
“Il motivo per il quale i brand vogliono bloccare il traffico dei prodotti cotraffatti con il loro marchio è semplice e provo a riassumerla con un esempio pratico. Immagina di acquistare con uno sconto particolarmente interessante, ad esempio del 20%, il nuovo smartphone che tanto ti piace su un marketplace online, senza essere consapevole del fatto che l’articolo sia contraffatto. Quel prezzo così allettante ti ha portato ad anticipare un acquisto che avresti fatto qualche settimana o mese dopo, attendendo i naturali ribassi del mercato. Questo crea diverse conseguenze.
Il brand in oggetto ha perso una vendita a causa di un’azienda criminale, all’80% cinese, che crea una concorrenza sleale e illegale nel mercato; la perdita di fatturato, che si traduce in decine e decine di milioni di euro, non ti permette di investire nei tuoi dipendenti e nell’innovazione, due aspetti fondamentali per creare progresso e un mondo migliore per le prossime generazioni; il fatturato mancato è andato nelle tasche di aziende cinesi criminali che lo utilizzeranno per fini illeciti e per finanziare la criminalità organizzata che noi, utenti finali, non vediamo ma che sta spostando gli equilibri delle economie mondiali e creando crisi irreversibili; noi, inconsapevoli consumatori, utilizziamo prodotti non certificati, pericolosi per la nostra salute e incolumità, basti pensare ai centinaia di smartphone illegali che esplodono ogni anno; essendo noi inconsapevoli del fatto che l’articolo fosse contraffatto, iniziamo a non fidarci più di quel brand che, entrando in un circolo vizioso creato dalle aziende cinesi, potrebbe arrivare ad avere perdite così ingenti da perdere il suo impatto innovativo e positivo per le nostre economie e il nostro futuro.
Bloccare questi articoli è, quindi, fondamentale per i brand certamente ma soprattutto per noi inconsapevoli consumatori finali”.
Quale tipologia di impresa e di settore può trarre vantaggio dalla vostra tecnologia?
“La nostra soluzione offre una tecnologia offline affidabile per rilevare merci contraffatte in movimento attraverso le catene di approvvigionamento, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico e tecnologie di elaborazione delle immagini. È applicabile a qualsiasi impresa e settore. Questa tecnologia di intelligenza artificiale è in grado di scansionare ogni pacchetto che transita in un centro logistico di smistamento e identificare tutti quelli che contengono articoli contraffatti e illegali e offre, quindi, un tasso di successo eccezionale nel rilevamento di articoli falsi. La nostra tecnologia, estremamente rivoluzionaria, ci ha portato a vincere il primo posto in PIP Startup Innovation Award 2021 – Category eCommerce, Retail & Cross-Boarder”.
Che numeri e conseguenze produce la contraffazione e che vantaggi possono avere i brand dalla vostra tecnologia?
“Numericamente siamo consapevoli che che oltre l’80% degli articoli contraffatti sono prodotti in Cina, sfruttando forza lavoro in modo irregolare, sottopagata, in condizioni che in Europa definiremo ‘folli’, senza rispettare minimamente alcuno standard per la tutela dell’ambiente e del territorio, utilizzando sostanze nocive e spesso mortali per gli inconsapevoli consumatori. Di tutti i prodotti contraffatti venduti nel mondo, la Cina è senza dubbio il market leader di questo mercato illegale. Questo perché i mercati cinesi hanno accesso a tutte le risorse necessarie per produrre prodotti contraffatti grazie al costo di manodopera estremamente basso. La Cina, quindi, è il principale punto di partenza dei prodotti contraffatti spediti tramite container, rappresentando il 79% del valore totale dei container con merci contraffatte sequestrati a livello globale. Questo accade principalmente perché è solo meno dell’1% dei pacchi in transito che viene ispezionato fisicamente, il che offre alle reti criminali opportunità significative per sfruttare le società di logistica come canale preferenziale della Supply Chain.
Countercheck nasce proprio per risolvere e fronteggiare questa problematica, togliendo dalla circolazione le merci contraffatte, poiché nei nostri controlli nessun pacco viene omesso. A differenza delle dogane che, con i loro controlli a campione riescono a bloccare in modo casuale non più dell’1% delle merci contraffatte in transito, il nostro software intercetta i pacchi contraffatti, insieme a società di logistica internazionali, al loro punto di smistamento – automaticamente – scansionando il 100% dei pacchi, che siano essi piccoli o grandi”.
Dal suo lancio nel marzo 2021, l’innovativa tecnologia di rilevamento della contraffazione di Countercheck ha aiutato i principali marchi di moda e lusso, giocattoli, elettronica di consumo e tabacco a bloccare più prodotti contraffatti che mai. In un mese ha identificato oltre 1.000 piccoli pacchi in un unico centro di smistamento, una cifra che incrementa vertiginosamente ogni mese.
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