legge di bilancio 2023
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Flat tax, taglio del cuneo fiscale, incentivi alle assunzioni e stop al reddito dal 2024: tutte le misure della legge di bilancio 2023

“Sono molto soddisfatta, perché questo governo, in un solo mese da quando si è insidiato, è riuscito a dar vita a una legge di bilancio che ricalca e racconta una visione politica”. Così la neo premier Giorgia Meloni ha presentato il primo vero esame del nuovo esecutivo italiano.

Definita “coraggiosa” e redatta con un “approccio tipico di un bilancio familiare, dove la preoccupazione è rivolta solamente a cosa sia giusto fare affinché la propria famiglia possa crescere nel migliore dei modi”, la legge di bilancio del 2023 tiene conto dell’attuale situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica. Concentrando, quindi, oltre 21 miliardi di euro – circa il 60% dei 35 miliardi di euro totali stanziati per la manovra – agli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. 

Diverse le novità rispetto agli ultimi anni. Quattro su tutte: l’avvio del percorso verso l’abolizione del reddito di cittadinanza, la flat tax, il deciso innalzamento della soglia per l’uso del contante, e il ritorno del progetto per il ponte sullo stretto di Messina. Ma andiamo con ordine.

I provvedimenti della Legge di Bilancio 2023

Misure contro il caro energia 

  • Confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette
  • Rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
  • Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, saranno stanziati circa 3,1 miliardi di euro
  • Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.

Misure contro l’inflazione e aiuti per famiglie e lavoratori

  • Riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
  • Istituzione di un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una ‘Carta Risparmio Spesa’ per redditi fino a 15mila euro che sarà gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di ‘buoni spesa’ da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa, con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
  • Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli. Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l’assegno per persone con disabilità.
  • Premi di produttività detassati: per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3mila euro.
  • Agevolazioni per nuove assunzioni di giovani e donne under 36 e percettori del reddito di cittadinanza, e per stabilizzare chi ha già un contratto a tempo determinato, con una soglia di contributi fino a 6 mila euro.
  • Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.
  • Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Cuneo fiscale

Riduzione del cuneo fiscale, a beneficio dei lavoratori, nella misura del 2% per i percettori di redditi fino a 35mila euro lordi annui e del 3% per chi ha redditi fino a 20mila euro.

Scuole

Per le scuole partitarie è previsto il ripristino del contributo (70 milioni di euro) e del trasporto persone con disabilità (24 milioni di euro).

Pensioni 

  • Per il 2023 è stato creato un nuovo schema di anticipo pensionistico che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro, vi sarà una decontribuzione del 10%.
  • Prorogata, con modifiche, l’Opzione donna: in pensione a 58 anni con due figli o più, 59 anni con un figlio, 60 anni per gli altri casi.
  • Confermata l’Ape sociale per i lavori usuranti.

Reddito di cittadinanza

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo persone con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È, inoltre, previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Il quale decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

Prevedendo, inoltre, di abolirlo completamente a partire dal primo gennaio 2024. “C’è gente che percepisce il reddito da tre anni, quindi si vede che non ha funzionato per come era stato immaginato. In più, non credo che lo Stato debba occuparsi di queste persone all’infinito, ma aiutandole a trovare un lavoro e a migliorare la propria condizione”, ha chiarito Giorgia Meloni.

Tetto al contante 

  • Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Imprese

  • Prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate
  • Rifinanziato il fondo di garanzia per le pmi per 1 miliardo di euro per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato anche il bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa)

Riattivazione società Ponte Stretto

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina,  la legge di bilancio del 2023 prevede la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.

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