Articolo tratto dal numero di novembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
Sanità, scuola, servizi per i bambini e infrastrutture sono solo alcuni dei campi in cui verranno investiti 191 miliardi di euro erogati dagli organi europei nell’ambito del Next Generation Eu. Il piano Italia domani, pnrr ha come obiettivo principale la trasformazione del Paese nei suoi ambiti più strategici, come quello della sanità. La Missione 6 integra gli interventi a titolarità del ministero della Salute, suddivisi in attività infrastrutturali, digitali e di formazione.
Per gestire la complessità del Piano e valorizzarne le opportunità, Fb & Associati, con il contributo non condizionante di Pfizer, ha sviluppato la Pnrr Imid Academy, un programma di stakeholder engagement con tavoli di lavoro, una piattaforma digitale e una proposta di processo per la collaborazione tra i soggetti coinvolti.
L’iniziativa è nata in collaborazione con il Coris (Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale, Università La Sapienza di Roma) e la Fondazione per la Sostenibilità Digitale e prevede la collaborazione di soggetti pubblici e privati, come società farmaceutiche, cliniche e ospedali. Forbes ha intervistato quattro protagonisti del progetto: Arianna Fanuli, Sergio Pillon, Stefano Epifani e Francesca Cozzolino.
Arianna Fanuli, advocacy & lobbying senior consultant di Fb & Associati e responsabile del progetto, racconta a Forbes l’origine dell’iniziativa: “L’Academy nasce dall’ascolto di pazienti e medici che sul Pnrr incontrano le attese del decisore regionale. Il confronto dei tavoli ha permesso di definire il primo metodo di lavoro per realizzare progetti con un impatto sull’organizzazione del percorso di cura dei pazienti cronici, coinvolgendo associazioni di pazienti, medici e istituzioni”.
Sergio Pillon, coordinatore della trasformazione digitale all’Asl di Frosinone, ha visto da vicino le complessità affrontate da chi opera nel settore.
Quali sono i problemi più comuni nello sviluppo di progetti candidabili ai fondi Pnrr?
I progetti candidabili riguardano il telemonitoraggio, ovvero l’acquisizione di alcuni parametri vitali dei pazienti direttamente da casa. I fondi Pnrr finanzieranno progetti dell’area diabetologica, cardiologica, pneumologica, oncologica e neurologica. Televisita, teleconsulto e teleassistenza rientreranno nei piani di regioni e aziende sanitarie, e gli strumenti Pnrr di sostegno saranno la piattaforma nazionale di telemedicina e il fascicolo sanitario elettronico. Per teleassistenza e teleconsulto non sono ancora previste tariffe o modalità di rimborso. Il primo problema è l’assenza di una tariffazione, con conseguente rimborsabilità di questi atti clinici a distanza.
Che ruolo avrà la Academy nella realizzazione di progetti per la Missione 6?
Bisognerà definire la collocazione degli atti di televisita, teleconsulto, teleassistenza dei pazienti con patologie infiammatorie immunomediate. Clinici, decisori pubblici e associazioni risponderanno a diverse domande nei rispettivi campi di competenza. Per esempio, i clinici identificheranno gli strumenti migliori per integrare televisita, teleconsulto e teleassistenza, in quali fasi della malattia sarà appropriato prescrivere tali attività e quali dati raccogliere. I decisori pubblici si occuperanno di implementare gli strumenti nei modelli organizzativi. Per le associazioni dei pazienti sarà importante comprendere come progettare servizi equi, cioè adattabili a tutti.
Stefano Epifani, presidente della fondazione per la sostenibilità digitale, sottolinea l’importanza della digitalizzazione nel campo sanitario.
Cosa significa promuovere la sostenibilità digitale nella salute e perché è importante?
L’innovazione permette di migliorare il livello di servizio, ripensare la modalità con cui vengono erogate le prestazioni, ottimizzare il sistema e andare verso una gestione integrata dei dati. L’intelligenza artificiale apre scenari nuovi di cura, assistenza e supporto.
Qual è il valore aggiunto della metodologia messa a punto dalla Academy rispetto ai progetti inseribili nella Missione 6 del Pnrr?
Il sistema sanitario è fatto da sottosistemi che dovrebbero dialogare tra loro. Sviluppare nuovi servizi vuol dire costruire modelli di confronto tra stakeholder e sviluppare processi di negoziazione partecipata. La metodologia rappresenta un passo avanti, abilitando un processo di discussione e confronto, per assolvere la missione di inclusione e sostenibilità, asse portante del Pnrr.
Francesca Cozzolino è direttore inflammation, immunology e rare disease di Pfizer Italia (e sponsor del progetto).
Qual è il valore della Pnrr Imid Academy che ha spinto Pfizer a supportare questo progetto?
La vision di Pfizer, Breakthroughs that change patients’ lives, non si applica solo ai farmaci, ma anche ad attività e progetti che, come industria privata, attiviamo e supportiamo. La Pnrr Imid Academy coniuga inclusione multistakeholder e trasformazione digitale: coinvolge 20 specialisti in malattie immunomediate (gastroenterologiche e reumatologiche), 20 rappresentanti di associazioni di pazienti, 40 payer e 10 rappresentanti delle istituzioni e prende in considerazione temi di innovazione e sostenibilità digitale come telemedicina, intelligenza artificiale, interoperabilità e blockchain. Per Pfizer, quindi, il valore della Academy sta nel mettere a confronto gli attori principali del cambiamento e nell’uso sinergico che questi attori potranno fare della trasformazione digitale.
Qual è l’impegno di Pfizer nell’innovazione tecnologica in sanità e perché la considera così importante?
L’emergenza Covid ha evidenziato le criticità del Sistema sanitario nazionale e le carenze di assistenza. Il legame tra innovazione tecnologica e sanità diventa sempre più stretto. Il digitale è il fattore chiave per supportare insiemi di operatori sanitari e sociali frammentati in diverse strutture sul territorio, che gestiscono cittadini-pazienti engaged rispetto al percorso di cura. Pfizer, per portare valore al sistema, non si limita a fornire app e strumenti tecnologici, ma incoraggia a sviluppare un metodo efficace per adottare e rendere effettive le soluzioni digitali.
Il Pnrr ha un impatto sulla spesa pubblica: Pfizer Italia come immagina il futuro del Paese?
In un futuro di crescente bisogno di salute e servizi, a fronte della limitata disponibilità di risorse del sistema, le soluzioni virtuose emergono dalla collaborazione tra gli attori (pubblici e privati) del sistema salute. Il Pnrr può dare una svolta nei servizi alla persona e alla comunità, favorendo la partnership pubblico-privato per dare risposte concrete ad aspettative e necessità delle comunità. Il privato può offrire innovazione terapeutica e piattaforme tecnologiche, il pubblico un’efficiente organizzazione del sistema e un accesso equo alle cure per tutti.
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