Innovation

La società italiana che guida le aziende alla trasformazione digitale

Smeup prende sotto la sua ala le società e le accompagna nella transizione digitale, proponendo loro soluzioni software strategiche e infrastrutture IT dinamiche ad hoc. Sfruttando l’intelligenza dei dati e 17 sedi nel nord e centro Italia, smeup riesce a risolvere la sfida della digitalizzazione in favore delle esigenze specifiche delle aziende. Abbiamo chiesto a Dario Vemagi, ceo e cto di smeup Ics e Silvano Lancini, president & general manager di smeup, di raccontarci il segreto di una storia di eccellenza.

Quanto conta oggi la transizione digitale, e a che punto siamo su questo versante in Italia?

Quello della digitalizzazione delle aziende italiane è uno dei temi caldi di questo periodo. Era già un tema centrale da tempo, ma dopo l’emergenza coronavirus, l’importanza di effettuare investimenti sulle nuove tecnologie digitali da parte delle imprese è emersa in maniera ancora più dirompente e la digitalizzazione è entrata ormai a far parte degli strumenti chiave per la crescita aziendale.

Tuttavia, l’indice elaborato dalla Commissione europea che riassume il livello di digitalizzazione dell’Europa e degli Stati membri, il Digital economy and society index (Desi) pone il nostro Paese al 25° posto nell’Unione. Il livello di digitalizzazione si presenta in Italia a macchia di leopardo, con imprese, territori, ed enti pubblici molto innovativi ed altri molto arretrati. La discriminante nel livello di digitalizzazione non è necessariamente la dimensione dell’impresa ma la sua capacità di innovare attraverso il digitale e di fare un uso strategico delle nuove tecnologie. Le aziende del comparto industriale sono interessate ad investire in progetti digitali riguardanti l’ambito infrastrutturale e il cloud, seguiti da attività in ambito Industria 4.0 IoT e intelligenza artificiale.

Quali sono le soluzioni tecnologiche che mettete in campo per i vostri partner?

Affianchiamo le aziende nella transizione digitale ogni giorno, creando con loro sinergie e soluzioni in grado di rispondere con efficacia ai loro bisogni, portando reali miglioramenti di performance. A tracciare la strada è l’innovazione che per smeup significa guardare la realtà dei clienti in modo innovativo per trovare soluzioni semplici a problemi complessi, aprendo la strada a nuove possibilità. Ci prendiamo cura dei dati, utilizzando le tecnologie per trasformarli in informazioni e rendere le stesse fruibili all’interno delle aziende. Poniamo grande attenzione anche ai temi di affidabilità, continuità e sicurezza. Grazie allo sviluppo di soluzioni software strategiche e l’implementazione di infrastrutture dinamiche, siamo un centro di competenza sia sulle tecnologie che sui processi.

Dario Vemagi, ceo di smeup ICS

C’è un aspetto del processo di digitalizzazione che le imprese italiane faticano a fare proprio? E, viceversa, uno o più che invece viene compreso con maggiore immediatezza?

La sicurezza è una delle criticità maggiori per le aziende impegnate nella digitalizzazione dei processi. La situazione attuale riguardo alla sicurezza informatica delle aziende è preoccupante: il numero di attacchi informatici e di violazioni dei dati sta aumentando in modo significativo, sia per le grandi aziende che per le piccole e medie imprese. Ad esempio, secondo uno studio di Cybersecurity Ventures, le perdite economiche globali a causa di attacchi informatici raggiungeranno i 6 trilioni di dollari entro il 2031. Inoltre, il Ponemon Institute ha stimato che il costo medio per violazione dei dati per le aziende negli Stati Uniti è di circa 3,86 milioni di dollari. Questi numeri mostrano che la sicurezza informatica è un problema cruciale per le aziende di oggi e che le organizzazioni devono prendere misure efficaci per proteggere i loro sistemi e i loro dati.

Si tratta di una questione che le imprese spesso hanno delle difficoltà a mantenere il loro livello di competenza e per questo motivo si affidano a partner in grado di rispondere alle loro esigenze. È questa la ragione che ha portato alla nascita di smeup Ics, società del gruppo smeup specializzata in progetti infrastrutturali, cloud, hybrid cloud e it security. Su questo tema, smeup Ics in particolare propone alle aziende clienti opzioni e servizi differenti, in base alle richieste specifiche.

Abbiamo sviluppato processi e offerte che permettono di garantire al cliente un livello di sicurezza adeguato alle loro esigenze di business. La soluzione business standard permette di affrontare le minacce e reagire, quella evoluta invece è in grado di prevenire gli attacchi in maniera proattiva. Grande attenzione anche alla security awareness: bisogna fare in modo che la sicurezza diventi parte integrante dell’attività di ogni collaboratore, e questo a prescindere dal fatto che operi in ufficio, da casa o ovunque possa svolgere il proprio lavoro. Un’adeguata security awareness è quindi indispensabile per la consapevolezza sia del tipo di attacchi che potrebbero essere indirizzati alla sicurezza IT aziendale, sia delle loro eventuali conseguenze.

Come è strutturata la vostra governance aziendale?

Smeup ha recentemente intrapreso una riorganizzazione della governance societaria finalizzata alla stabilizzazione dell’azionariato nel medio-lungo periodo, all’efficientamento della gestione operativa ed al miglioramento del posizionamento competitivo. Il modello di struttura societaria vede una Holding operativa di partecipazioni e servizi e società di scopo rivolte al mercato, controllate e allineate al brand smeup. Le società appartengono ai business sector in cui smeup opera, identificabili secondo le macro-aree di soluzioni software enterprise, soluzioni di infrastruttura, cloud e security e, ultima azione di smeup in tema di governance, l’innovazione tecnologica, concretizzatasi attraverso il conferimento del dipartimento R&D in smeup Lab S.r.l. Managerializzazione e controllo di gestione sono guidate dall’analisi puntuale dei KPI anche come strumento di facilitazione per la gestione del passaggio generazionale.

Quali trend del mondo IT segneranno i prossimi anni del mondo delle imprese, e perché?

Per quanto riguarda le soluzioni software enterprise, la tendenza per il 2023 sarà quella di un utilizzo sempre maggiore dei sistemi enterprise tramite applicazioni mobili. Infatti, il 78% delle aziende in crescita ha affermato che i propri dipendenti utilizzano dispositivi mobili per accedere alle informazioni aziendali quando lavorano fuori dall’ufficio (Agile Dynamics Solutions, 2020). Inoltre, l’84% delle aziende ha riferito che i dispositivi mobili stanno influenzando positivamente la loro produttività complessiva.

Altro driver sarà il cloud, che rappresenta l’anello di congiunzione tra passato e futuro: oltre a sostenere la transizione verso il lavoro da remoto, l’innovazione nei processi e nei prodotti/servizi offerti al mercato abilita la migrazione dei sistemi informativi delle aziende da infrastrutture legacy ad ambienti più agili, interconnessi e scalabili, a costi e rischi minori rispetto al passato.Il cloud si sta configurando sempre di più come come uno strumento da integrare con le infrastrutture esistenti. La modalità Hybrid Cloud ha già conquistato molto spazio tra le architetture preferite dai clienti e secondo le ultime survey lo faranno sempre di più (fonte Osservatori Politecnico).

Quali sono gli obiettivi di smeup per il medio termine, e come intende raggiungerli?

Crediamo nell’aggregazione di intelligenze. Nel mercato Ict le sfide tecnologiche ed organizzative che richiedono forze sempre crescenti sono all’ordine del giorno. Nel nostro mondo oggi l’aggregazione è la risposta più efficace: intendiamo diventare un’azienda in grado di offrire ai clienti tutte le soluzioni necessarie per soddisfare i loro bisogni. Per questo, puntiamo ad aggregare aziende portatrici di cultura condivisa, comune visione, competenze innovative.

Obiettivo: unire alla crescita interna operazioni mirate di M&A finalizzate a consolidare il posizionamento strategico sul mercato ed allargare il portafoglio di soluzioni offerte – con riguardo anche all’innovazione di frontiera – con il target per il 2026 di 100 Milioni di fatturato.

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