Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di aprile 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Innovazione nei sistemi produttivi oggi significa guardare a un futuro nel quale efficientamento e tutela dell’ambiente occupano un ruolo di primo piano, la capacità di coniugare efficienza tecnologica con un impatto positivo sulla qualità di vita. Un percorso che Tecnosystemi ha intrapreso con decisione nel 2021, costituendosi come società benefit e inserendo nel proprio oggetto sociale la creazione di valore per l’uomo e per l’ambiente. Tanto che ogni anno viene redatta una Relazione d’impatto allegata al bilancio economico secondo gli indicatori Gri Standards del Global Reporting Initiative.
Tecnosystemi nasce nel 1992…
Tecnosystemi nasce nel 1992 commercializzando accessori per il condizionamento, per avviare quattro anni dopo una linea di produzione e proporsi come importante riferimento made in Italy, a livello nazionale e internazionale, nel mercato del condizionamento, del ricambio dell’aria e della ventilazione. Ma la grande svolta, che la porterà a quel forte sviluppo che la vede oggi avere oltre cento punti assistenza e mille rivenditori in Italia con un catalogo di oltre seimila articoli, inizia nel 2013, con il trasloco nella sede di Vittorio Veneto e un nuovo asset societario che porta alla guida dell’azienda la famiglia di Anna Munari e Giorgio Rigoni.
Si avvia così un processo di automatizzazione 4.0 dei magazzini che consente di ottimizzare il flusso produttivo e rispondere prontamente agli ordini, con divisioni di lavorazioni lamiera, stampaggio iniezione ed estrusione, lavorazione tubo rame, stampaggio gomma riciclata, assemblaggio manuale e confezionamento con isole robotizzate. Lo sguardo è rivolto al futuro, anticipando le richieste del settore con strategie aziendali pianificate su lungo periodo, concretizzate nella scelta e introduzione di tecnologie altamente innovative, investimenti in energie rinnovabili e applicazione del concetto di sostenibilità.
Di nuove tecnologie e di servizio di qualità per offrire al cliente un prodotto sempre più in linea con le varie esigenze abbiamo parlato con Anna Munari, amministratore delegato di Tecnosystemi. “La nostra fabbrica intelligente, come ci piace definirla, comprende altissima automazione 4.0 integrata in processi molto differenti tra loro, ma che ci permettono di realizzare la nostra vasta gamma di articoli. Passiamo da macchine automatiche per il confezionamento a macchinari per la lavorazione della lamiera, fino a presse di ultima generazione per lo stampaggio. Ogni anno entrano nuove tecnologie.
Un’azienda deve sempre guardare avanti, investire e permettere alle persone di acquisire nuove competenze. L’automazione infatti per noi va di pari passo con la valorizzazione delle persone, che possono rimanere sempre aggiornate e presidiare importanti competenze digital, stando al passo con i tempi. La nostra visione orientata al futuro non si ferma qui: a fine 2022 abbiamo acquistato un nuovo plant in zona industriale che sarà adibito a nuovi macchinari 4.0 di ultima generazione e alla creazione di nuovi processi produttivi che creeranno posti di lavoro e opportunità per la comunità circostante”.
Cosa significa per voi essere una società benefit?
Da giugno 2021 abbiamo riscritto il nostro oggetto sociale e dichiarato l’intenzione di generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità. I nostri impegni spaziano da una spiccata sensibilità sul tema delle energie rinnovabili alla scelta di bioplastiche, passando per l’economia circolare basata sul riciclo, la tutela della salute dei dipendenti e progetti concreti di inclusione sociale. In questo momento di forte attenzione al tema dell’energia sono fiera di ricordare che ancora nel 2017 siamo stati visionari: abbiamo coperto il nostro tetto con un ampio parco fotovoltaico con potenza pari a 1.172,36 kWh. Creare e sviluppare business in modo sostenibile è possibile ed è importante essere di esempio per altre realtà del territorio.
Come cambia il ruolo di un imprenditore in una società che guarda al benessere delle persone e alla tutela ambientale?
Il ruolo dell’imprenditore è molto cambiato negli ultimi decenni. Lavoriamo in squadra, bisogna lavorare per obiettivi determinati e condivisi e bisogna raggiungerli insieme. Ritengo che il vero capitale di un’azienda sia quello umano. La mia mission è da sempre la valorizzazione delle persone e dei talenti, in quanto ognuno ha una propria spiccata attitudine. Il vero compito di un imprenditore è comprenderla e attuare un percorso di crescita per le sue risorse. ‘Le persone al centro’ è il mio motto e si concretizza in un vero e proprio progetto di inclusione. Non ci sono uomini e donne, esistono competenze, valori e attitudini. Sono fiera di affermare che la nostra è un’azienda composta da un 50% di personale femminile. Questa è la mia casa e mi stanno a cuore tutte le persone, così come tengo in forte considerazione il loro benessere. A tal fine ho voluto creare un programma per tutelare la salute, che è il valore più prezioso della vita. Abbiamo organizzato iniziative per la prevenzione, con visite mediche specialistiche oltre che attività formative e di sensibilizzazione. Un esempio fra tutti: abbiamo sostenuto la prevenzione del tumore al seno, allestendo una vera e propria clinica mobile in azienda per permettere alle nostre donne di effettuare mammografie ed ecografie gratuite. L’agenda 2030 dell’Onu e i suoi 17 obiettivi sono la nostra bussola, da cui nascono le progettualità che vogliamo portare avanti.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .