Gli Stati Uniti hanno sanzionato quattro miliardari russi per aver favorito l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Lo ha annunciato venerdì 11 agosto il Dipartimento del Tesoro statunitense. Nel 2022 i quattro oligarchi avevano ricevuto una condanna simile da Regno Unito e Unione Europea.
Fatti principali
- Come annunciato dal Dipartimento del Tesoro statunitense, Mikhail Fridman, Pyotr Aven, German Khan e Alexel Kuzmichev, tutti membri del consiglio di vigilanza del gruppo bancario Alfa, hanno subito il congelamento dei loro beni negli Stati Uniti.
- A tutti e quattro è stato inoltre vietato di vendere o trasferire beni negli Stati Uniti, salvo autorizzazione da parte del governo.
- In un altro annuncio, il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato che i quattro oligarchi sono stati sanzionati per “avere permesso e aver tratto profitto dalla guerra della Russa contro l’Ucraina”.
- Secondo Bloomberg, Fridman, originario dell’Ucraina, aveva condannato l’invasione russa come una tragedia, dichiarando che “la guerra non può mai essere la risposta”, ma non ha mai criticato direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
La dichiarazione
Il vice segretario del Tesoro statunitense Wally Adeyemo ha dichiarato che “le ricche élite russe dovrebbero togliersi dalla testa l’idea di poter vivere come prima mentre il Cremlino conduce una guerra contro il popolo ucraino”.
La valutazione di Forbes
Secondo le stime di Forbes, il patrimonio di Fridman, che con Khan e Kuzmichev ha fondato Alfa Bank, la più grande banca privata russa, vale 12,6 miliardi di dollari. Quello di Khan ammonta a 8,2 miliardi, mentre Kuzmichev e Aven detengono rispettivamente 6,4 e 4,2 miliardi.
Il contesto
Nell’ultimo anno, diversi uomini d’affari e oligarchi russi sono stati sanzionati dagli Stati Uniti e da altri paesi per i loro legami con Putin e con il governo russo. Secondo il Dipartimento del Tesoro americano, Fridman, Aven, Khan e Kuzmichev erano già stati sanzionati da Australia, Canada, Unione Europea, Nuova Zelanda e Regno Unito. Per fare altri esempi, il miliardario russo Roman Abramovich, ex proprietario del Chelsea, a marzo è stato sanzionato dal governo inglese, insieme all’amministratore delegato dell’azienda petrolifera Rosneft, Igor Sechino, a Oleg Deripaska della società energetica En+ Group, al presidente di Vtb Bank Andrey Kostin e all’amministratore delegato di Gazprom, Alexei Miller.
George Voloshin, esperto di sanzioni dell’Association of Certified Anti-Money Laundering Specialists (associazione di specialisti dell’antiriciclaggio), ha dichiarato al Wall Street Journal che condanne di questo tipo “non sono realmente efficaci dal punto di vista politico”, mentre altri hanno osservato che avrebbero solo spinto gli uomini d’affari a sostenere ulteriormente gli sforzi della Russia.
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