Ottobre è il mese dell’educazione finanziaria e tra i suoi protagonisti c’è sicuramente Starting Finance, società-community romana con SF Club diffusi nelle università di tutta Italia. Una iniziativa di giovani per i giovani che usa Instagram, ancor più dei club, come principale canale di comunicazione per fare formazione e organizzare eventi. L’ultimo dei quali è stato ST Investment Meeting a Borsa Italiana di Milano il 9 ottobre, che ha visto il coinvolgimento di oltre mille ragazzi. Il protagonista principale dell’evento è stato Riccardo Carnevale, un 100 under 30 di Forbes Italia proprio nel 2023. Così abbiamo deciso di intervistarlo.
Come è entrato a far parte di Starting Finance?
Sono stato coinvolto nel progetto quando ancora studiavo legge all’Università, era ancora una business idea e doveva essere ancora formalizzata con la costituzione della start-up. Già al tempo mi occupavo di eventistica, in particolare in campo accademico, e le prospettive hanno subito catturato la mia attenzione visto che nel mio futuro volevo lavorare nel campo della comunicazione e dell’educazione, differentemente da quello che uno si prospetta facendo un percorso universitario come il mio.
Quale è il suo ruolo in azienda?
In Starting Finance, oltre a essere socio, mi occupo di tutta quella che è l’eventistica, fisica e online, sia organizzata da noi che in collaborazione o partnership con altre realtà. In sintesi dove c’è un evento con il nostro logo è molto probabile incontrarmi.
Come nasce l’idea di SF Investment Meeting?
L’idea di creare un grande evento fieristico è il punto di arrivo di un ragionamento iniziato durante la pandemia. Già avevamo in programma diversi format prima che scoppiasse il lockdown, poi sono arrivate le restrizioni. Da lì è iniziato il percorso che ci ha portato all’Investment Meeting di ottobre, con una pianificazione e un’organizzazione rodata per anni e intervallata da test preparatori organizzando piccoli eventi.
Quale è stato il successo della prima edizione?
Possiamo dire che il duro lavoro e il tempo per studiare, apprendere e testare ha dato i suoi risultati. L’Investment Meeting è stato un successo inimmaginabile. La fila di giovani under 30 fuori da Borsa Italiana che scalpitavano per entrare alle 8:00 di mattina hanno dimostrato che il tema educazione finanziaria non è preso sottogamba dalla GenZ e dai Millenial. Negli eventi, se da un lato è importante la partecipazione, dall’alto è ancora più importante la soddisfazione dei partecipanti. Sicuramente a questo ha contribuito la disponibilità a trattare temi delicati e complessi in maniera semplice e comprensibile per tutti di tutti i relatori, fra cui anche persone del calibro di Giovanni Tamburi, Carlo Cottarelli, Federico Marchetti e Danilo Iervolino. Un mix di confronti, masterclass e workshop che il pubblico ha premiato con apprezzamenti sui social e in presenza.
Che progetti futuri avete?
L’Investment Meeting è stato un arrivo ma anche un punto di partenza. Il 9 ottobre abbiamo festeggiato la riuscita di un format su cui abbiamo puntato tutto, ma anche mostrato il percorso da intraprendere per implementarlo e rendere la manifestazione sempre più grande e partecipata. Se a Palazzo Mezzanotte, in questa primissima edizione, siamo riusciti a ospitare oltre mille e cinquecento under 30, la prossima dovrà vedere questo numero almeno raddoppiarsi, con una costante ricerca di una maggiore qualità degli argomenti trattati e dell’interazione fra partecipanti, speaker e partner.
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