Meno di quattro anni fa, il prezzo da pagare per far entrare una squadra nella Nba era di 2,5 miliardi di dollari. Una volta che la lega avrà firmato la prossima serie di accordi sui diritti mediatici, questa cifra salirà a 4-5 miliardi di dollari.
Oggi il valore medio di una squadra Nba è di 3,85 miliardi di dollari, con un aumento del 35% rispetto a un anno fa e del 75% rispetto al 2019. E con la lega che dovrebbe incassare circa 13 miliardi di dollari in questa stagione (prima del pagamento dei debiti e della condivisione dei ricavi), il 23% in più rispetto alla scorsa, le valutazioni sono destinate a salire ancora.
Una delle aree di crescita dell’Nba è quella delle sponsorizzazioni, che sono aumentate di poco nella scorsa stagione, ma che potrebbero registrare una crescita a due cifre nella stagione 2022-23, grazie al nuovo torneo della lega e a un maggior numero di accordi per gli sponsor delle maglie, come quello recentemente siglato dai New York Knicks.
LEGGI ANCHE: Jaylen Brown dei Boston Celtics ha firmato il contratto più ricco della storia della Nba: vale 304 milioni di dollari
I Golden State Warriors valgono 7,7 miliardi di dollari
Anche se i Denver Nuggets hanno conquistato il titolo Nba nella scorsa stagione, nessuno è vicino a usurpare i Golden State Warriors, che sono la squadra di maggior valore della lega per il secondo anno consecutivo con 7,7 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto a un anno fa.
I Warriors hanno generato entrate per 765 milioni di dollari (al netto del servizio del debito dell’arena e del revenue sharing nella stagione 2022-23), il 48% in più di qualsiasi altra squadra. I Knicks (6,6 miliardi di dollari) e i Los Angeles Lakers (6,4 miliardi di dollari) sono le altre squadre con un valore superiore ai 6 miliardi di dollari.
L’impennata dei valori di quest’anno è stata determinata dalle vendite di due squadre Nba avvenute negli ultimi 12 mesi – i Phoenix Suns sono stati venduti a febbraio per 4 miliardi di dollari a Matt e Justin Ishbia e ad agosto Michael Jordan ha venduto gli Charlotte Hornets per 3 miliardi di dollari a Rick Schnall e Gabe Plotkin -, e dal 25% dei Milwaukee Bucks ceduto a una valutazione di 3,2 miliardi di dollari a Jimmy e Dee Haslam in aprile.
La vendita della quota di minoranza di Marc Lasry agli Haslam è stata inclusa perché i nuovi proprietari si alterneranno con il socio di maggioranza Wes Edens come governatori della squadra.
L’escalation dei prezzi
Le tre vendite sono tra le prime quattro di tutti i tempi per la Nba ed evidenziano come gli acquirenti siano disposti a pagare molto per una squadra. I Suns sono stati venduti a 13,2 volte i ricavi, secondi solo al multiplo di 13,7 che Steve Ballmer pagò per i Los Angeles Clippers nel 2014.
Nel frattempo, gli accordi per i Bucks e gli Hornets sono stati valutati rispettivamente a 9,7 e 11,2 volte le entrate. Al contrario, Robert Sarver ha pagato 3,6 volte le entrate per i Suns nel 2004, Edens e Lasry hanno pagato 5 volte le entrate per i Bucks nel 2014 e Michael Jordan ha pagato meno del doppio delle entrate per gli Hornets (allora Bobcats) nel 2010.
L’escalation dei prezzi di vendita è dovuta alle aspettative di un forte aumento dei diritti mediatici. L’attuale accordo della lega per i diritti statunitensi con Espn e Turner Sports prevede una media di 2,66 miliardi di dollari a stagione fino al 2025-26, mentre i diritti internazionali, suddivisi tra molti distributori (tra cui Dazn e Sky Sports), fruttano circa 500 milioni di dollari all’anno.
L’ingresso di nuovi distributori
Gli esperti sono concordi nel ritenere che, grazie all’ingresso di nuovi distributori come Apple, YouTube Tv e Amazon Prime e al raggruppamento dei diritti internazionali, l’Nba potrà più che raddoppiare il valore dei suoi attuali diritti mediatici. Poiché i proventi dei media nazionali e internazionali sono suddivisi equamente tra le 30 squadre, uno scenario del genere avvantaggerebbe soprattutto le squadre con entrate più basse.
Ad esempio, squadre come i Golden State Warriors e i New York Knicks vedrebbero aumentare i loro introiti complessivi rispettivamente del 15% e del 23% circa. Ma squadre con entrate più basse, come i Memphis Grizzlies e i Minnesota Timberwolves, vedrebbero aumentare le loro entrate complessive di circa il 40%. Questa discrepanza è il motivo per cui le squadre nella metà superiore della classifica 2023, in media, hanno aumentato il loro valore del 28% rispetto a un anno fa, mentre le altre 15 l’hanno visto crescere del 57%.
L’aumento dei ricavi
Nella stagione 2022-23 i ricavi della Nba sono aumentati del 6% rispetto alla stagione precedente, con una media di 353 milioni di dollari per squadra. Ma il reddito operativo (guadagno prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) è sceso del 22%, a una media di 71 milioni di dollari per squadra, soprattutto a causa dell’aumento dei costi dei giocatori (compresi i benefit e i pagamenti in garanzia).
E con la probabile aggiunta di due squadre di espansione – molto probabilmente a Seattle e Las Vegas – i conti della Nba cambieranno ancora.
Quanto valgono le squadre Nba
Di seguito la classifica completa delle squadre Nba in base al valore. Tutte le cifre sono espresse in dollari.
1 | Golden State Warriors
7,7 miliardi
2 | New York Knicks
6,6 miliardi
3 | Los Angeles Lakers
6,4 miliardi
4 | Boston Celtics
4,7 miliardi
5 | Los Angeles Clippers
4,65 miliardi
6 | Chicago Bulls
4,6 miliardi
7 | Dallas Mavericks
4,5 miliardi
8 | Houston Rockets
4,4 miliardi
9 | Philadelphia 76ers
4,3 miliardi
10 | Toronto Raptors
4,1 miliardi
11 | Phoenix Suns
4,0 miliardi
12 | Miami Heat
3,9 miliardi
13 | Brooklyn Nets
3,85 miliardi
14 | Washington Wizards
3,5 miliardi
15 | Denver Nuggets
3,37 miliardi
16 | Cleveland Cavaliers
3,35 miliardi
17 | Sacramento Kings
3,33 miliardi
18 | Atlanta Hawks
3,32 miliardi
19 | San Antonio Spurs
3,25 miliardi
20 | Milwaukee Bucks
3,2 miliardi
21 | Utah Jazz
3,09 miliardi
22 | Portland Trail Blazers
3,08 miliardi
23 | Detroit Pistons
3,07 miliardi
24 | Oklahoma City Thunder
3,05 miliardi
25 | Charlotte Hornets
3 miliardi
26 | Orlando Magic
2,95 miliardi
27 | Indiana Pacers
2,9 miliardi
28 | New Orleans Pelicans
2,55 miliardi
29 | Minnesota Timberwolves
2,5 miliardi
30 | Memphis Grizzlies
2,4 miliardi
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .