Articolo apparso sul numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Nel 2023 il nostro Paese si trova di fronte a un’importante sfida, quella di dover migliorare in un’ottica di sviluppo sostenibile e innovare il proprio energy mix: l’insieme delle fonti primarie che vengono utilizzate per la produzione di energia.
Oggi, inoltre, è fondamentale dare importanza alla tutela della qualità dell’aria, un tema che sempre più rappresenta una priorità per la salute dei cittadini e la difesa del territorio. A questa necessità risponde Liquigas, azienda attiva sul mercato nazionale nella distribuzione di gpl (una miscela di propano e butano allo stato liquido) e gnl (metano liquido), che offre a privati e imprese (che vivono nelle aree off-grid, ovvero le zone del paese non raggiunte dalla rete del metano) soluzioni energetiche pulite. Gpl e gnl sono infatti caratterizzati da un mix di proprietà di forte interesse: a fronte di un alto potere calorifico entrambi presentano bassi livelli di emissioni di CO2 e polveri sottili. Liquigas è una realtà italiana 100%, parte del gruppo Shv Energy, tra i leader mondiali nella distribuzione di soluzioni energetiche off-grid e a basso contenuto di carbonio.
Nel 2023 Liquigas ha nominato come amministratore delegato Giuseppe Fiorino. Il manager, che da 13 anni lavora per Shv Energy, è rientrato in Liquigas dove, a partire dal 2010 e per quasi nove anni, ha ricoperto il ruolo prima di financial director e poi di cfo. Fiorino ha poi proseguito la sua carriera con due significative esperienze: prima dal 2019 in Turchia, come cfo presso Ipragaz, poi in Cina, sempre come cfo, questa volta per Shv Energy China.
Avete pubblicato da poco il vostro ultimo report sostenibilità. Come si pone Liquigas su questo tema?
Abbiamo pubblicato quest’anno l’11esimo report di sostenibilità, un dato che mostra quanto sia importante questo aspetto per noi. Sicurezza e sostenibilità sono da sempre due temi su cui lavoriamo e la pubblicazione del report rappresenta un ulteriore passo avanti in termini di trasparenza e rendicontazione delle nostre attività. Parlando di sostenibilità, puntiamo a combattere l’inquinamento dell’aria offrendo due prodotti, il gpl e il gnl, che sono i meno inquinanti tra le fonti fossili sul mercato.
Cosa avete intenzione di fare per combattere o compensare l’utilizzo dei combustibili fossili?
Siamo consapevoli dell’impatto delle fonti fossili come il gpl sulla produzione di CO2. Per questo da anni riduciamo le emissioni lungo tutto il ciclo di vita del nostro business. In linea con gli impegni del gruppo ci siamo dati obiettivi di sostenibilità che nel 2022 ci hanno consentito nel 2022 di ridurre le emissioni dirette del 29,5% e quelle indirette dell’8%, anticipando peraltro il raggiungimento di questo target, inizialmente fissato al 25% entro il 2025. Per fare un esempio concreto, noi il gpl lo consegniamo casa per casa, con una flotta di circa 300 autobotti che monitoriamo costantemente per ottimizzarne l’utilizzo, in termini sia di itinerari che di stile di guida, e ridurre quindi il più possibile i consumi di carburante e i relativi impatti sull’ambiente. La parte più significativa per la sostenibilità futura sarà la conversione da gpl fossile a gpl rinnovabile. Il futuro sarà l’utilizzo di molecole da fonti rinnovabili. La prima è il bio gpl, la seconda è la rDME, una nuova molecola già in produzione. È già partita, a livello di gruppo, una sperimentazione con un impianto nel Regno Unito.
In che modo la vostra azienda si allinea alle disposizioni europee in materia di risorse rinnovabili?
Liquigas si muove in sinergia con tutte le filiali del gruppo. Quello che chiediamo è un approccio basato sulla neutralità tecnologica che ci dia la possibilità di investire come privati nello sviluppo di prodotti bio, come il biogpl, il biognl e l’rDM, e la garanzia che questi prodotti possano essere utilizzati in mix con quelli esistenti per una progressiva sostituzione di questi ultimi. Peraltro, questa richiesta, supportata sia dall’associazione italiana Assogasliquidi che da quella europea, tiene conto dell’interesse dell’economia di un’intera filiera che comprende anche il consumatore finale, che, nell’ipotesi di una decisione europea esclusivamente mirata a una totale elettrificazione dei consumi, subirebbe gravi ripercussioni di tipo economico, sia dirette che indirette, legate a un cambio radicale di impianti e di modello energetico. Riteniamo che un approccio veramente neutrale debba lasciare al consumatore finale la possibilità di decidere se utilizzare le nostre soluzioni per la transizione piuttosto che altre e se e quanto orientarsi sull’elettrico, in base alle proprie valutazioni ed esigenze di consumo.
Dove è presente Liquigas in Italia?
Liquigas è presente su tutto il territorio nazionale e garantisce ogni giorno un servizio capillare a oltre 300mila clienti, attraverso i suoi 20 stabilimenti e depositi e circa 50 uffici vendita. Serviamo 142 comuni canalizzati a gpl, per oltre 742 chilometri di rete. Liquigas può inoltre contare su oltre cinquemila rivenditori di bombole gpl e una flotta di 300 autobotti di proprietà.
Qual è l’offerta che Liquigas contempla con Futuria?
Attraverso Futuria, il gruppo sta lavorando allo sviluppo di biogpl, biognl e rDme. L’obiettivo è che il cliente non si accorga della transizione, in quanto non sarà necessaria una sostituzione di apparecchiature. Per tutte le altre forme di energia rinnovabili il cliente deve affrontare spese iniziali legate all’installazione degli impianti. Nel nostro caso, invece, non ci sono costi aggiuntivi per la transizione ecologica.
Su quali altri punti lavorerete per il consolidamento del vostro business? Che obiettivo ha l’azienda per il futuro prossimo?
Puntiamo a consolidare la nostra posizione come leader del mercato, raggiunta anche grazie a diverse acquisizioni fatte negli scorsi anni. Riteniamo poi importante proseguire nella lotta alla vendita illegale delle nostre bombole. L’obiettivo più importante che ci poniamo è però quello della transizione: riuscire a dare un’offerta sostenibile ed efficace ai nostri attuali clienti e ai nuovi, con i prodotti che arriveranno sul mercato.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .