Kristian Tapaninaho Darina Garland
Business

La storia della coppia che ha creato un impero dei forni per la pizza con 30mila sterline raccolte su Kickstarter

Tra i cibi più amati nel mondo c’è la pizza. Un’eccellenza italiana capace di ispirare anche iniziative imprenditoriali che hanno portato persone comuni a diventare importanti industriali. È il caso della coppia, marito e moglie, formata da Kristian Tapaninaho e Darina Garland, che, partendo da una campagna di crowdfunding, hanno creato Ooni Pizza Ovens, l’azienda di forni per pizza portatili di livello professionale numero 1 al mondo. Nata nel 2012, dieci anni dopo Ooni ha chiuso il bilancio con ricavi per circa 255 milioni di dollari. I riconoscimenti per i suoi prodotti arrivano anche da voci autorevoli: il New York Times nel 2023 ha recensito uno dei prodotti dell’azienda come il miglior forno per pizza dell’anno.

“La pizza è probabilmente il cibo più accessibile nell’universo. È stato creato per le persone”, ha detto Garland in un’intervista a Yahoo! Finance. “Abbiamo deciso di concentrarci sulle persone che preparano la pizza a casa e che potrebbero celebrare un rituale del venerdì sera con la famiglia”.

La storia di Kristian Tapaninaho e Darina Garland

Ey ha ripercorso le esperienze dei coniugi prima di arrivare a Ooni. Kristian è cresciuto in Finlandia in una famiglia di imprenditori e ha lavorato nell’azienda di famiglia, gestendo un supermercato, esperienza che gli ha insegnato presto quanto siano importanti il duro lavoro e il servizio al cliente. Darina viene da Edimburgo e si definisce “appassionata delle persone”. I due si sono incontrati mentre studiavano fotografia a Rochester, nel Kent, nel 2004 e hanno fondato la loro prima impresa, subito dopo l’università. Prima di Ooni hanno gestito un’azienda educativa per promuovere la creatività, l’innovazione e la risoluzione dei problemi nelle comunità scolastiche di Londra.

Un problema lo aveva anche Kristian: “Le mie pizze sono buone, ma non sono eccezionali”, ricorda, da appassionato di pizza fatta in casa. Gli ingredienti e la preparazione erano giusti, mancava la giusta qualità nella cottura, data da un forno in grado di sviluppare temperature abbastanza elevate. Iniziò così a cercare un forno da usare in cortile, ma gli unici prodotti sul mercato erano troppo costosi e ingombranti. Kristian si mise in proprio e, dopo una serie di schizzi, prototipi e test in giardino con l’aiuto di un saldatore, creò il primo forno a legna portatile per pizza al mondo.

Da Kickstarter al mondo

Certo, l’idea non poteva camminare solo con le proprie gambe e forza di volontà. Così, a fine 2012, la coppia decise di lanciare una raccolta fondi su Kickstarter. L’obiettivo era arrivare a 7.500 sterline, ma a circa un mese dall’inizio della campagna i fondi superarono le 30mila. La sede della società oggi è a Edimburgo. Secondo Garland, “un’ottima posizione per un’azienda che si occupa di prodotti per cucinare all’aperto”.

L’espansione di Ooni è raccontata anche dai numeri. I dipendenti sono quasi 400, mentre sono 90 i paesi in cui l’azienda vende forni. Gli Stati Uniti rappresentano una porzione importante del mercato, come hanno testimoniato i dati sulle vendite durante la pandemia: l’aumento anno su anno è stato di oltre il 300%. “Siamo stati esauriti per quattro mesi consecutivi, di tutto. Le persone erano disposte ad aspettare, il che è stato fantastico”, ricorda Garland.

Non manca l’Italia. Darina ha raccontato al sito The Pill come i forni di Ooni siano stati accolti dal nostro paese: “Devo essere sincera, sono rimasta molto sorpresa che l’Italia ci abbia accolto così bene. Abbiamo studiato le tradizioni italiane molto attentamente perché volevamo essere rispettosi nei confronti di una storia così lunga e importante”.

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