Hashkey Group, società che gestisce uno dei due exchange di criptovalute autorizzati a Hong Kong, è entrato nel club degli unicorni dopo avere completato un round di finanziamento da quasi 100 milioni, in un momento di ritrovato ottimismo nel mercato degli asset digitali.
Hashkey ha fatto sapere martedì che il round di serie A ha valutato la startup più di 1,2 miliardi di dollari. Tra i finanziatori ci sono sia nuovi azionisti, sia precedenti investitori. Okx Ventures, il ramo dedicato agli investimenti di Okx, exchange con sede alle Seychelles, è tra i principali investitori, secondo persone vicine all’affare. Hashkey ha preferito non rivelare informazioni sui finanziatori. Okx Ventures non ha voluto commentare.
La società ha dichiarato che userà i fondi per espandere il suo ‘ecosistema Wev3’ e diversificare i prodotti.
Che cos’è Hashkey
L’annuncio di Hashkey è arrivato meno di una settimana dopo che gli attesi fondi per investire direttamente in bitcoin sono sbarcati in Borsa. Gli Etf sono stati salutati dal settore delle criptovalute come un momento di svolta che permetterà finalmente agli investitori tradizionali di comprare e vendere la più grande valuta digitale del mondo con la stessa facilità delle azioni. Il loro debutto ha anche dato speranza alle startup dell’ambito criptovalute, che fanno i conti con una carenza di finanziamenti dopo i crolli epocali di società come Ftx e Terraform Labs, che hanno distrutto la fiducia degli investitori.
Fondata nel 2018, Hashkey ha attività che spaziano dal trading di criptovalute agli investimenti di venture capital, fino all’asset management e all’infrastruttura per la blockchain. La startup ha sfruttato l’ambizione del governo di Hong Kong di trasformare il centro finanziario asiatico in un polo delle criptovalute. Il piano è stato rallentato di recente da uno scandalo che ha coinvolto l’exchange locale Jpex, che avrebbe frodato gli investitori per almeno 200 milioni di dollari.
Gli unicorni di Hong Kong
Ad agosto Hashkey è diventata una delle due sole società di Hong Kong che hanno ricevuto il via libera dai regolatori per offrire servizi di trading di criptovalute al dettaglio, in base al nuovo regime della città sugli asset digitali. L’azienda ha dichiarato che da allora la sua app di trading ha messo insieme 155mila utenti registrati su una popolazione di sette milioni di persone, con un volume medio di compravendite di 630 milioni di dollari negli ultimi 30 giorni.
Hashkey è un raro caso di unicorno di Hong Kong, che è nota soprattutto per i suoi colossi immobiliari a guida familiare. Tra le altre startup che hanno raggiunto lo stesso status ci sono la società di gaming Animoca Brands e il gigante della logistica Lalatech del miliardario Chow Shing Yuk.
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