Articolo tratto dal numero di gennaio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
La famiglia Cecchi da 130 anni interpreta le mille anime del Sangiovese. Un percorso che oggi, con la quarta generazione rappresentata da Andrea Cecchi, ha portato l’azienda a possedere cinque tenute tra Toscana e Umbria. Un viaggio in cui l’attenzione alla sperimentazione sui cloni del Sangiovese e alla zonazione per valorizzare le potenzialità dei territori si sposa con le buone pratiche di sostenibilità, la conversione al biologico e la ricerca in campo tecnico-agronomico. Sullo sfondo incombe poi il cambiamento climatico, che obbliga a un nuovo approccio in vigna.
L’azienda, che ha sede operativa a Castellina in Chianti, è cambiata molto dal 1893, quando Luigi Cecchi era noto solo come fine degustatore di vini. Allora esercitava il ruolo di négociant. Dopo la gestione in affitto dei vigneti, nel 1962 è arrivato l’acquisto della prima tenuta, Villa Cerna. Tappe fondamentali sono state poi le altre acquisizioni: Val delle Rose in Maremma nel 1996, Tenuta Alzatura a Montefalco, nel cuore dell’Umbria, a fine anni ‘90, Villa Rosa a Castellina in Chianti nel 2015. “Questa acquisizione ha rappresentato per noi un ritorno alle radici”, sottolinea Andrea Cecchi. “Da quando è nata la tipologia Gran Selezione, abbiamo sempre cercato un terroir che esaltasse le caratteristiche del Sangiovese in purezza”. Ultimo ingresso in ordine di tempo la Tenuta di Montalcino, non lontana dall’abbazia di Sant’Antimo, nel 2018.
In 130 anni è stata incessante l’opera svolta dalle diverse generazioni per approfondire la conoscenza del Sangiovese e dei terroir della Toscana. Un modo per valorizzare l’identità culturale e territoriale di una famiglia e, in un certo senso, di un’intera comunità. “Si cresce anche guardando al passato”, ama ripetere Cecchi. Dalla storia della sua famiglia provengono le esperienze agronomiche ed enologiche che hanno portato l’impresa a investire in zone ad alta vocazione vitivinicola. Oggi l’azienda esporta in 65 paesi circa il 50% della produzione. È presente sui maggiori mercati: dall’Europa agli Stati Uniti e al Canada, fino al Brasile e al Messico.
Cecchi non solo ha consolidato il suo percorso da vigneron, ma ha speso energie e attenzioni in studi e progetti nel segno della sostenibilità. Due tenute, Val delle Rose e Tenuta Alzatura, sono oggi 100% organic. Invece le realtà di Chianti Classico, Villa Cerna e Villa Rosa hanno certificazione Agriqualità ed Equalitas, riconoscimento per l’impegno a livello economico, sociale e ambientale.
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