Charlie Munger e Warren Buffett, Berkshire Hathaway
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La Berkshire Hathaway di Buffett ha 168 miliardi di dollari in liquidità: ecco dove potrebbe investire

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Berkshire Hathaway è diventata una delle più importanti società di gestione degli investimenti degli ultimi sessant’anni. Da quando Warren Buffett decise di acquistarla nel 1965 quando ancora era un’azienda tessile in difficoltà a New Bedford, nel Massachusetts, e trasformarla in quella che è oggi: una holding per investimenti estremamente redditizi. Basti pensare che i rendimenti degli investimenti sono aumentati di oltre il 19% annuo da quando Buffett ha deciso di seguire il consiglio del suo amico e futuro socio in affari Charles Munger: modificare la sua strategia di investimento di puro valore a una incentrata maggiormente sulla coerenza.

Il lascito di Munger

Munger è morto a novembre all’età di 99 anni, e Buffett, il mese scorso, nella tradizionale lettera annuale agli azionisti ha deciso di rendergli omaggio. D’altronde, proprio dall’acquisto di Berkshire Hathaway, all’epoca appunto industria tessile, Munger non era solo il suo consigliere, ma anche un amico.

“Mi ricordo ancora il consiglio che Charlie mi diede nel 1965: ‘Warren, non pensare di comprare un’altra società come Berkshire. Ora che ne hai il controllo, inizia a introdurre al suo interno incredibili attività acquistate a buon prezzo e rinuncia ad acquistare buone aziende a prezzi incredibili. In altre parole, abbandona tutto ciò che hai imparato dal tuo eroe, Ben Graham. Funziona, ma solo se lo applichi su piccola scala’”.

Detenere pazientemente (e per tanto tempo) partecipazioni in aziende di alta qualità come Coca-Cola, American Express e Apple ha dato i suoi frutti. Lo stesso avere il controllo di aziende come Geico, Burlington Northern Santa Fe e See’s Candy. È così che la Berkshire Hathaway è riuscita ad accrescere il suo patrimonio.Alla fine del 2023, la società deteneva 167,6 miliardi di dollari in liquidità e mezzi equivalenti, pari al 31% dei fondi totali disponibili per gli investimenti dell’azienda di Omaha, che includono 370 miliardi di dollari di partecipazioni azionarie. Buffett non pratica il market timing, né si impegna in previsioni economiche, ma le sue prospettive di mercato possono essere intuite dalla propensione all’acquisto di Berkshire, che ha venduto più azioni di quante ne ha acquistate l’anno scorso, contribuendo ad aumentare il suo livello di liquidità del 30% da 128,5 miliardi di dollari alla fine del 2022.“Penso che sia meno una prospettiva di mercato e più un commento sulla valutazione di mercato, perché Buffett è incredibilmente sensibile alla valutazione”, afferma Meyer Shields, che segue Berkshire Hathaway e altre società nel settore assicurativo presso Keefe, Bruyette & Woods.LEGGI ANCHE: “Berkshire Hathaway chiude il miglior anno di sempre. E il titolo raggiunge il nuovo massimo storico”

Buffett riconosce, nella sua attuale lettera agli azionisti, che la sua azienda detiene liquidità “di gran lunga superiore alle esigenze”. Ma ha spiegato che questa prudenza è sempre stata parte del piano e molto in linea con la sua strategia di investimento. “L’estremo conservatorismo fiscale è un impegno aziendale che richiediamo a coloro che si sono uniti a noi nella gestione Berkshire”, scrive Buffett. “Nella maggior parte degli anni – anzi nella maggior parte dei decenni – la nostra cautela si rivelerà probabilmente un comportamento non necessario – come una polizza assicurativa su un edificio simile a una fortezza ritenuto ignifugo”.

Warren Buffett e la caccia al prossimo affare

Un portafoglio azionario con il 31% in liquidità potrebbe configurarsi come un’allocazione difensiva per molti investitori. Ma per un gestore degli investimenti come Warren Buffett, i fondi inattivi possono essere impiegati per acquistare nuove opportunità azionarie. Con un portafoglio di oltre 59 anni di storia, gli indizi da seguire per capire quelle che possono essere le prossime mosse di  investimento di Buffett e della Berkshire Hathaway non mancano.

“Vogliamo possedere le quote di tutte o di una buona parte delle imprese che godono di una sano business, fondamentale e duraturo”, ha scritto Buffett nella sua lettera annuale pubblicata a fine febbraio. “Noi di Berkshire privilegiamo in particolare quelle rare imprese che in futuro potranno impiegare capitale aggiuntivo con rendimenti elevati. Possedere una sola di queste società – e restare seduti semplicemente a guardare – può generare una ricchezza oltre misura”.

Quindi, per trasformare la filosofia di investimento dell’oracolo di Omaha in un sistema capace di selezionare quei titoli che avranno una storia molto lunga, bisogna prima di tutto capire una cosa: quali sono le caratteristiche per identificare una straordinaria azienda a un prezzo buono.

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“Affari alla Buffett” – Dove potrebbe investire la Berkshire Hathaway con tutta questa liquidità? Ecco alcuni candidati.

Tre cose essenziali che rendono un titolo appetibile per la Berkshire

“Ci sono tre cose essenziali che rendono un titolo appetibile per la Berkshire”, afferma Charles Rotblut, che dirige la ricerca presso l’American Association of Individual Investors ed è redattore dell’AAII Journal. “Un criterio è che abbia una valutazione ragionevole, il secondo è che sia redditizio con un rendimento elevato del capitale e delle attività, e il terzo è la coerenza dei margini di profitto e di flusso di cassa”.

Analizzando l’attuale portafoglio della Berkshire, Apple vanta un rendimento del 160% sul capitale proprio e del 29% sulle attività. Non è un caso quindi se costituisce il 45% degli investimenti di Berkshire in azioni ordinarie ed è la sua partecipazione più grande dal 2019. Un altro 45% del portafoglio comprende le altre 10 partecipazioni più grandi detenute dalla società. Stiamo parlando di società iconiche come Bank Of America, American Express, Coca-Cola, Chevron, Occidental Petroleum e Kraft Heinz.

“Buffett solitamente si interessa a quelle società leader nel settore, a larga capitalizzazione, e guidate da persone capaci. Ha sempre dimostrato infatti di non voler ritrovarsi in situazioni di turnaround o in cui deve cacciare il management”, afferma Vahan Janjigian, chief investment officer di 2 miliardi di dollari (di asset) Greenwich Wealth Management e autore di Anche Buffett non è perfetto.

Anche se per diverso tempo ha evitato di investire in titoli tech, la Berkshire ha detenuto azioni di IBM dal 2011 fino al 2018, anno in cui ha deciso di vendere tutte le sue quote in possesso, rivelandosi uno dei peggiori investimenti di Buffett. Ma la sua seconda incursione nel mondo tech l’ha portato nel 2016 ad acquistare azioni Apple. Partecipazione che, già tre anni dopo, è diventata quella di maggior valore all’interno del suo portafoglio. Ora IBM sembra che sia riemersa dalla crisi, come dimostrano i ricavi in ​​aumento negli ultimi tre anni.

Lo stesso Janjigian, per esempio, identifica in IBM uno dei prossimi acquisti di Buffett. Ma non solo, inserisce anche altri titoli a grande capitalizzazione, come Home Depot e Procter & Gamble, e alcuni big pharma, come AbbVieMerck e Johnson&Johnson. “Buffet ha sempre avuto un debole per le società che offrono dei buoni dividendi e che crescono a tassi stabili. Di conseguenza, questi potrebbero avere una loro logica all’interno del portafoglio della Berkshire”.

Assicurazioni, dividendi e non solo

Inoltre, essendo molto esperto, oltre che un appassionato, del settore assicurativo (esperienza che ha appreso controllando Geico), potrebbe essere un’altra area in cui Buffett sta esplorando diverse opportunità. E non è un caso se l’anno scorso la Berkshire Hathaway ha salvato Marsh McLennan e detiene ancora partecipazioni in Aon e nel gruppo Insurance Australia.

“Non tutte le compagnie assicurative sono eccezionali, e Buffett è stato opportunamente critico nei confronti dei concorrenti di Geico che perseguono il flottante a scapito del profitto di sottoscrizione, ma ci sono un certo numero di compagnie di alta qualità che vale la pena considerare, e Chubb è l’esempio più ovvio. Perché rappresenta una un’azienda molto grande e molto ben gestita”, afferma Shields della KBW. “Guardando alle operazioni relative all’aspetto personale Progressive è molto in linea, così come Cincinnati Financial CINF Selective Insurance Group guardando invece all’aspetto commerciale. Si tratta infatti di aziende molto esperte nelle scienze umane, che sanno trattare nel migliore dei modi i propri agenti e i propri clienti, effettuando al contempo delle ottime analisi”.

Anche se solitamente Buffett investe in aziende che offrono dividendi e che hanno una quota dominante nel proprio settore di riferimento, tuttavia il 31% delle partecipazioni detenute dalla Berkshire non offrono dividendi, ma hanno delle caratteristiche diverse che comunque le rendono molto appetibili. Tra queste, troviamo per esempio: Visa, Mastercard, DavitaVerisign e Amazon.

Guardando alle ipotesi strutturate su AAII.com, sono diversi i titoli in cui la Berkshire potrebbe investire parte della propria liquidità in eccesso. Uno di questi è Ulta Beauty, il più grande rivenditore specializzato di prodotti di bellezza del paese, che offre un appetibile rendimento del 62% sul capitale proprio e del 23% sulle attività. Inoltre, dal 2018 ha visto crescere annualmente del 22% i suoi utili. Poi troviamo la Old Dominion Freight Line, società di autotrasporto con sede nella Carolina del Nord, che negli Stati Uniti è diventata la seconda società più grande nel suo settore. Vanta un rendimento del 32% sul capitale proprio e del 24% sulle attività.

Negli ultimi cinque anni i suoi utili sono cresciuti annualmente del 18%. Infine, troviamo Winnebago Industries, colosso nel settore dei camper. Con sede nel Minnesota, la società dal 2018 ha visto crescere annualmente i suoi profitti del 14%, nel 2023 ha registrato ricavi pari a 3,43 miliardi di dollari, offrendo un rendimento da dividendi dell’1,7% e un rendimento del capitale proprio del 13,5%.

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