Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il giornalista di Forbes Russia, Serghei Mingazov, è stato arrestato per “diffusione di false notizie sulle forze armate”. Lo riferiscono le testate Rbk e Meduza citando il suo avvocato. Il legale, Konstantin Bubon, ha riferito su Facebook che Mingazov, giornalista dell’edizione russa di Forbes, è accusato di avere condiviso sul suo canale Telegram, Khabarovskaya Mingazeta, un post riguardante la scoperta delle fosse comuni a Bucha, in Ucraina, nel 2022.
Il reporter è ora detenuto nel carcere della città di Khabarovsk, nell’Estremo Oriente russo. L’accusa di diffusione di false informazioni e discredito delle forze armate è stata introdotta nel Codice penale russo nel 2022, poco dopo l’avvio dell’intervento armato in Ucraina, ed è stata più volte utilizzata contro giornalisti e oppositori che hanno criticato quella che in Russia è chiamata “l’operazione militare special”’. Secondo stime dei media riprese da Meduza, sono finora 132 le persone condannate sulla base di tale imputazione.
La solidarietà di tutta la redazione di Forbes Italia al collega Serghei Mingazov è forte e netta ma non può bastare. La situazione per i media in Russia, come purtroppo in altre parti del mondo, è diventata insostenibile e dimostra quanto si sia alzato il livello antidemocratico in quel Paese. Condanniamo fermamente l’episodio antidemocratico che ha coinvolto il nostro collega russo così come denunciamo con forza da situazione drammatica della stampa libera e di conseguenza la sofferenza della democrazia e delle basilari attività di espressione in Russia. Si rende sempre più necessario un impegno delle istituzioni mondiali a difesa della libertà di espressione nel Paese governato da Vladimir Putin.
Tra l’altro Forbes non è nuovo ad attacchi violenti da parte del regime russo e dei suoi componenti soprattutto da quando ha cominciato a scavare sul mistero di come Vladimir Putin abbia accumulato la sua ricchezza. Capire il patrimonio netto di Putin è probabilmente l’enigma più complesso nella storia del magazine. Più difficile di quello relativo agli eredi, ad altri capi di stato e persino di quello dei signori della droga. Scoprire la ricchezza privata è qualcosa che prendiamo molto sul serio, soprattutto in Russia. Il giornalista fondatore di Forbes Russia, Paul Klebnikov, ha perso la vita per questa causa. È stato fucilato per le strade di Mosca nel 2004 mentre indagava sulle sorti dei primi oligarchi della Russia.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .