Karl Lagerfeld rafforza l’offerta nel segmento casa, e sceglie il Salone del Mobile milanese per presentare la sua seconda collezione. La linea, che offre un altro sguardo sul poliedrico mondo dello stilista e fotografo tedesco, presenta arredi che fondono la sua visione artistica e l’amore per il design e l’architettura con la creatività moderna e l’artigianato artigianale.
La seconda collezione per la casa
All’interno del sontuoso showroom di via Passione 8, a Milano, ha preso vita la collezione “Wellen”, ispirata ai numerosi archivi del marchio: punti a coste, curve, forme generose e ondulate sono gli elementi creativi identificati negli schizzi di Karl che hanno influenzato ogni pezzo del soggiorno, della sala da pranzo e della camera da letto.
Il fulcro della collezione è il divano in velluto blu notte, composto da dieci elementi componibili. Senza dimenticare il tavolo da pranzo in labradorite iridescente, di colore blu, con bordi finemente smussati e gambe rivestite in acciaio che ricordano colonne coniche.
“Questa nuova collezione celebra la creatività poliedrica di Karl, traendo ispirazione dai suoi leggendari bozzetti di moda e dalla sua passione per il design e gli interni iconici, in particolare dal suo appartamento a Saint Sulpice negli anni ’70”, afferma Caroline Lebar, vicepresidente senior dell’immagine e della comunicazione.
Un designer ‘ospite’ per interpretare l’anima di Karl
Per i due lanci, inoltre, la direzione artistica delle collezione casa è stata affidata dalla maison a due designer diversi. Quest’anno, la casa di moda ha collaborato con Toan Nguyen: “Lavorare con il marchio per creare questa collezione, ispirata al mondo di Karl, è stata una grande esperienza.
Mi ha permesso di fondere la mia visione con la tradizione del marchio. Ogni dettaglio nei disegni racconta una storia: è un viaggio di ispirazione, che in definitiva celebra l’uomo. Durante il mio processo di progettazione, ho pensato a Karl che creava i suoi schizzi e lavorava al tavolo in labradorite”, ha detto il designer.
La maison oggi
La poliedrica creatività di Karl Lagerfeld comprendeva anche illustrazione, fotografia, editoria e interior design. Questa passione è stata espressa ed esplorata attraverso vari progetti speciali nel corso della sua carriera tra cui il design di interni di case, un hotel di lusso e appartamenti privati in tutto il mondo.
Oggi il portfolio del marchio comprende ready-to-wear per donna, uomo e bambino, oltre a Karl Lagerfeld jeans, borse, piccola pelletteria, calzature, profumi e occhiali.
Nel 2019, la maison ha aderito al Fashion Pact, un’iniziativa di sostenibilità globale che mira a trasformare l’industria della moda in tre aree: clima, biodiversità e protezione degli oceani.
Abbiamo chiesto a Pier Paolo Righi, ceo della maison, di raccontarci i progetti legati all’homewear e l’impegno green dell’azienda.
Perché affidare la creatività a un designer diverso per ogni nuovo lancio?
In linea con la filosofia di Karl di abbracciare prospettive diverse, ogni anno invitiamo un guest designer a unire le forze con il nostro team interno per garantire un processo collaborativo.
In questo modo si ottiene una pluralità di linguaggi che Karl avrebbe amato e che rispecchia la sua convinzione di esplorare le idee attraverso occhi diversi, riflettendo la sua sconfinata creatività alimentata dalla sua profonda curiosità e ispirata da influenze diverse come luoghi, musica e persone. Il risultato è una collezione innovativa e fresca, con un look e un’atmosfera davvero contemporanei, che incarna lo spirito e il dna di Karl.
Quali sono le città internazionali dove prevedete di sbarcare con Karl Lagerfeld maison?
La distribuzione globale a lungo termine è importante per noi. Per il nostro primo negozio monomarca, l’ideale sarebbe puntare su Parigi o Milano nei prossimi anni. Con una base clienti globale già esistente, le possibilità sono illimitate.
Attualmente la nostra attività è molto personalizzata, con ogni pezzo realizzato su ordinazione. Abbiamo iniziato con un approccio molto attento e strategico, assicurandoci di costruire una solida base nella categoria.
La sostenibilità è un asset importante per la maison. In quali azioni concrete si sta declinando questo impegno?
La sostenibilità è un viaggio e la nostra missione è diventare la versione migliore di noi stessi e abbracciare la necessità di creare un domani migliore. Nel 2019 siamo diventati membri del Fashion Pact e di recente abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto sui progressi della sostenibilità. Tuttavia, ogni progetto presenta sfide diverse per ogni categoria.
Amber Valletta è la nostra sustainability ambassador e lavora a stretto contatto con noi spingendo su ciò che è possibile fare per il nostro marchio. La prossima collezione di accessori di Amber è realizzata con l’innovativo materiale Mirum, a base vegetale e privo di plastica, che combina lusso e alte prestazioni. È stato progettato per un ciclo di vita circolare, che ne consente il riciclo o la decomposizione naturale.
Mentre procediamo nella nostra tabella di marcia per la decarbonizzazione, stiamo studiando la circolarità. Abbiamo appena rilanciato un progetto pilota di riparazione per estendere la durata di vita dei beni danneggiati con The Renewal Workshop, un team dedicato alla circolarità situato nel nostro magazzino e specializzato nella fornitura di servizi di riparazione. Il 50% delle nostre collezioni interne utilizza inoltre materiali più sostenibili.
Andiamo ai numeri: come ha chiuso la maison il 2023 e quali prospettive avete per l’anno in corso?
Il 2023 è stato un altro anno di crescita a due cifre, nonostante tutte le sfide del mercato. Negli ultimi 5 anni siamo riusciti a raggiungere un tasso di crescita medio annuo del 20%, il che è fantastico.
Anche quest’anno prevediamo una crescita a due cifre. Inoltre, nuove categorie stanno alimentando la crescita, sia che si tratti di nuove linee di moda come Karl Lagerfeld Jeans, sia di progetti residenziali e di hospitality, che sostengono lo sviluppo del marchio e dell’attività.
L’archivio di Karl Lagerfeld rappresenta un patrimonio artistico importante: avete pensato di dedicargli un museo?
Ci sono state in passato, e ci saranno in futuro, molte mostre sul lavoro di Karl in tutto il mondo. Ognuna di esse si concentra su singoli elementi della sua vita creativa. Tutte queste mostre sono state realizzate per un momento, un’occasione e un contesto, e sono destinate a scomparire con l’occasione e il contesto. Proprio come Karl vedeva il suo lavoro creativo.
Pertanto, non sono sicuro che un museo permanente sarebbe all’altezza del mantra di Karl: “Abbraccia il presente e inventa il futuro”.
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