Di origini antichissime, e divenuta colonia romana nel 184 a.C. come Julia Felix, Pesaro è da sempre destinazione d’arte e cultura per la sua capacità di coniugare la vivacità tipica delle metropoli alla qualità della vita.
Il riconoscimento quale capitale italiana della cultura per il 2024 è un importante traguardo per la città creativa della musica Unesco dal 2017 che ha dato i natali a Gioacchino Rossini, genio immortale cui viene dedicato ogni anno ad agosto il Rossini Opera Festival.
Il sindaco Matteo Ricci: “Un anno straordinario per Pesaro”
“Un anno straordinario, con Pesaro protagonista in Italia e nel mondo come capitale della cultura”, ha commentato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. “Un’opportunità storica, che abbiamo deciso di giocarci al meglio, con un programma di levatura mondiale, che accende i riflettori sulle unicità culturali, ambientali, imprenditoriali, enogastronomiche della nostra bellissima provincia.
Pesaro 2024 è un progetto collettivo, che abbraccia le due grandi sfide epocali che stiamo vivendo: quella ambientale e culturale, centrali nella narrazione del nostro dossier e nella pianificazione del programma. È il racconto di un territorio che ha deciso di giocarsi questa sfida in maniera corale, come una ‘città orchestra’ dove ognuno di noi, comuni, imprese, associazioni, cittadini, suona il proprio strumento per comporre insieme una melodia di rinascita” .
Gli appuntamenti in programma nel corso dell’anno
La performance “The Life” di Marina Abramović a “Kagami” di Riūichi Sakamoto e Tin Drum, passando per spettacoli di luce, gli appuntamenti enogastronomici, il coinvolgimento di artisti del panorama nazionale quali Claudio Baglioni e Arturo Brachetti. E ancora, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, la 45esima edizione del Rossini Opera Festival (dal 7 al 23 agosto).
Sono tanti gli appuntamenti di qualità in programma nel corso dell’anno, a cui si aggiunge la possibilità di visitare i siti di interesse storico, artistico e musicale che da sempre caratterizzano il capoluogo marchigiano. Basti pensare al Museo Nazionale Rossini, che racconta la vita, l’uomo e la grandezza dell’artista ma anche l’attualità dell’opera di Gioachino Rossini, cittadino illustre di Pesaro che gli ha dato i natali il 29 febbraio 1792.
Un affascinante percorso attraverso sale e differenti epoche, opere e interazioni multimediali che sottolineano, ove fosse ancora necessario, la straordinaria capacità creativa di un’artista il cui genio fu riconosciuto già in vita, come accaduto a pochi.
Meritano una menzione anche i Musei Civici, ospitati dal 1936 nella sede di proprietà comunale di Palazzo Mosca, un tempo residenza di una delle più importanti famiglie della nobiltà pesarese: qui è possibile ammirare un’incredibile collezione di dipinti e ceramiche, oggi a disposizione della collettività grazie alla lungimiranza della Marchesa Vittoria Mosca, raffinata collezionista, che in passato accumulò l’ingente patrimonio artistico.
Pesaro meta gastronomica
Pesaro è anche una meta gastronomica, grazie alla sinergia tra mare e terra che consente di avere a disposizione un paniere di materie prime di straordinaria ricchezza. La cucina pesarese è da sempre legata ai prodotti del mare, in particolare il pesce azzurro, e delle colline, ma è tutta l’area che affaccia sull’Adriatico a distinguersi per la ricchezza della tradizione culinaria.
Dalla pizza alla Rossini, piatto manifesto della città, al brodetto di pesce tipico di Fano sono tanti i piatti da provare, e il legame tra mare e terra è rappresentato da prodotti quali il prosciutto di Carpegna Dop, originario del paese del Montefeltro, con una stagionatura che lo rende molto particolare nel sapore.
Il lungomare offre la più immersiva tra le esperienze gastronomiche con il ristorante Nostrano (1 stella Michelin), la ‘casa’ di Stefano Ciotti dove è possibile gustare una originale valorizzazione dei prodotti locali, esaltati dal sapiente ricorso a moderne tecniche di cucina.
Pesaro e le Marche sono anche presenti sulla mappa vitivinicola del nostro Paese grazie alla riconosciuta qualità dei vitigni e a una produzione che esalta le caratteristiche di uve che beneficiano dell’interazione tra mare e terra.
Il turismo balneare
La nomina quale capitale italiana della cultura 2024 permetterà a Pesaro di confermare anche la sua nomea di destinazione per il turismo balneare grazie ai 7 km di spiaggia sabbiosa da raggiungere in bicicletta grazie a un’eccellenza unica nel suo genere che sta facendo scuola in Europa: la bicipolitana ‘metropolitana delle due ruote’ che dispone di una rete di oltre 100 km che collega tutti i quartieri della città.
Con la bicipolitana è possibile andare alla scoperta di itinerari splendidi come quello del tratto porto-Fosso Sejore, tra il lungomare e la spiaggia Sottomonte (direzione Fano), frequentatissimo da pesaresi e turisti. O come la pista ciclabile lungo il fiume Foglia che partendo da Ponte Vecchio di Porta Rimini, nel cuore del centro, consente di pedalare in mezzo alla natura.
In quest’ottica, la città ha saputo arricchire la sua offerta ricettiva grazie ad alcune nuove aperture tra cui quella del Charlie Urban Hotel, terza struttura cittadina della Lindbergh Hotels. Nato a seguito di un importante lavoro di riqualificazione dell’ex hotel Cruiser, il Charlie è stato rinnovato secondo i più moderni criteri di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, in piena coerenza con i valori del manifesto di Pesaro 2024.
“Da sempre il nostro obiettivo è stato creare una struttura che diventasse un punto di riferimento non solo per i turisti e i visitatori ma anche per tutto il nostro territorio dove arte, cultura e socialità si uniscono e si fondono alla perfezione”, ha detto Nardo Filippetti, presidente di Lindbergh Hotels.
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