cru de mon
Lifestyle

Come questa azienda vuole far rinascere lo stile di vita degli anni ’80

articolo di Danilo D’Aleo apparso sul numero di maggio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Rispondere alle tendenze emergenti, che vanno verso uno stile di vita minimalista, spinte anche dalla pandemia, partendo dal settore del real estate, fino al campo dell’arte e del lifestyle. È con questo obiettivo che, a cavallo tra il 2019 e il 2020, Massimiliano Pianta e Domenico Galeotti hanno dato vita a Cru de Mon, un riferimento di quello che i due fondatori definiscono “un modo di vivere prosperoso”.

Massimiliano Pianta

Com’è strutturato il business di Cru de Mon e quali novità ha apportato al suo settore? 

Il business di Cru de Mon si distingue per la sua articolazione poliedrica e la sua versatilità, essendo centrato principalmente sul settore immobiliare, ma estendendosi anche al campo dell’arte e del lifestyle. Potremmo descrivere i suoi snodi come una connessione trasversale di attività riconducibili a una rinascita dello stile di vita degli anni ’80, che sfocia, ai giorni nostri, in una Milano da bere 2.0.

Cioè?

Offriamo diversi servizi ed esperienze: dallo sviluppo immobiliare rivolto al recruiting di immobili esclusivi e di pregio alla Galleria d’Arte Domestica, progetto che permette di vivere ai nostri amici, clienti e partner gli ambienti da noi progettati e realizzati con contenuti d’arte da noi selezionati. Fino alla gestione di un golf club tra le colline del Monferrato e a un’agency di servizi integrati per i nostri clienti, di coordinamento e interazione del loro patrimonio immobiliare.

Che cosa vi distingue dagli altri operatori? 

Quando si parla di competizione, la nostra azienda adotta un approccio unico. Non ci identifichiamo nella ricerca di competitor, poiché il nostro obiettivo primario non è superare gli altri, ma enfatizzare l’inclusione e la condivisione. Questa filosofia riflette la nostra visione: vogliamo ispirare e coinvolgere, piuttosto che confrontarci in una competizione asettica. Crediamo che, attraverso questo approccio, possiamo contribuire a una crescita collettiva e significativa nel settore. La nostra attività è guidata dalla ricerca incessante dell’unicità in diverse direzioni

Per esempio?

Non è soltanto un percorso verso l’innovazione, ma anche un viaggio per definire e ridefinire continuamente ciò che significa vivere un lifestyle che ispira e stupisce, che noi definiamo la ricerca del ‘wow’. Inoltre, la nostra visione si traduce in un impegno verso la completezza, non solo in termini di prodotti o servizi, ma anche riguardo all’esperienza che offriamo ai clienti e alla comunità che ci circonda. In sintesi, ciò che ci distingue non è una mera questione di competizione di mercato, ma un profondo impegno verso valori che consideriamo fondamentali: inclusione, crescita condivisa, unicità e prosperità per tutti. 

Domenico Galeotti

Sostenibilità, tecnologia, opportunità e completezza. Possiamo dire che sono questi alcuni degli aspetti chiave?

Assolutamente sì. Cru de Mon non solo risponde alle esigenze materiali, ma cerca anche di ispirare e coinvolgere a un livello più profondo, migliorando continuamente l’esperienza di vita dei suoi clienti attraverso l’innovazione e un impegno consapevole verso i valori fondamentali dell’azienda.

Guardando alla rivoluzione innescata negli ultimi anni dal Covid e dalla tecnologia, quali sono i trend più importanti che avete osservato? Sia in termini di realizzazione che di richiesta.

‘L’insieme che si fa spazio’, come noi amiamo definirlo. Ossia, l’adozione diffusa del lavoro da remoto e la crescente richiesta di spazi domestici che possono funzionare efficacemente come uffici. Questo ha portato a un interesse per immobili multifunzionali e soluzioni di design che permettono di trasformare facilmente una parte della casa in un ambiente di lavoro confortevole e produttivo.

In termini di progetti, invece, quali sono quelli più importanti per voi? 

Più che parlare di un progetto in particolare, enfatizziamo l’insieme dei progetti. Questi sfociano in un networking di relazioni intorno al nostro lavoro, finalizzando reti di persone e, conseguentemente, reti di imprese.

E ora quali sono le sfide più importanti che dovrà superare il settore immobiliare? 

Secondo noi, la sfida centrale è quella dei progetti di rinnovamento di aree urbane meno sviluppate, da trasformare in quartieri vivibili con spazi verdi, strutture comunitarie e servizi di prossimità. Questi progetti possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita urbana, rappresentando non solo l’impegno di un’azienda verso l’innovazione e la sostenibilità, ma anche la sua capacità di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato, ponendo sempre al centro l’esperienza umana e il benessere dei clienti. 

Ci dobbiamo aspettare sorprese per quest’anno?

Certamente. Il 2023 per noi è stato un anno di opportunità significative, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista del consolidamento e dell’espansione del nostro team. Abbiamo grandi aspettative per i mesi a venire. L’azienda annuncerà a breve il lancio di nuovi progetti immobiliari e nuove partnership con altre imprese per arricchire l’offerta e creare nuove opportunità di mercato. D’altronde, il nostro dna è quello di essere curiosi e cercare continuamente di coltivare la bellezza. 

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