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Cultura

La cultura in Italia genererà un fatturato di 11 miliardi di euro entro il 2028

Nel 2023 l’Italia si è confermata in cima alle classifiche mondiali per turismo: al quinto posto nel mondo per arrivi internazionali e seconda in Europa. Ha evidenziato una crescita del 15%, posizionandosi al secondo posto dietro la Germania, raggiungendo un +3,5% di pernottamenti rispetto al 2022. Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana sono le principali mete del turismo internazionale, sia in termini di arrivi che di pernottamenti. Questo quanto emerge dal report di Rome Business School.

La spesa turistica dall’estero in Italia ha raggiunto nel 2023 un totale di 51,6 miliardi di euro. Il settore del turismo, secondo l’Istat, rappresenta oggi circa il 13% del Pil dell’Italia.

“I turisti oggi cercano esperienze sostenibili e a contatto con la natura. Sono desiderosi di immergersi nella cultura locale e di esplorare gemme nascoste”, afferma Mancini. Infatti, il 79% dei Millennials e Gen-Z aspira a vivere una giornata tipica nella vita locale, mentre il 68% è entusiasta di scoprire luoghi meno conosciuti prima che diventino popolari. Il report evidenzia anche nuove tipologie di turista: gli open air seeker, viaggiatori alla ricerca di esperienze autentiche e immersive nella natura; gli active challengers, appassionati di sport e attività estreme; i gourmands, che apprezzano l’autenticità̀ di ogni piatto e il legame con la cultura alimentare locale; e gli historians, amanti dell’arte e della cultura che cercano non solo luoghi, ma esperienze culturali profonde e coinvolgenti.

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Quali sono i settori trainanti del turismo in Italia

Entro il 2028 l’interesse culturale in Italia fatturerà oltre 12 miliardi di dollari, segnando un +160% rispetto al 2021, con una crescita annua del 14,4%. Anche la gastronomia gioca un ruolo importante: gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare del made in Italy muovono, da soli, 1 turista su 4 (il 22,3% dei turisti italiani e il 29,9% degli stranieri).

I turisti scelgono di venire in Italia soprattutto per la ricchezza del patrimonio culturale (24%), ma anche per le bellezze naturali (20%). In crescita, secondo lo studio Enit-Unioncamere/Isnart, è la motivazione legata agli eventi sul territorio (culturali, religiosi, sportivi ecc.), “attrattori” di oltre il 6,5% dei turisti (55 milioni di presenze tra italiani e stranieri).

Le mete preferite dai turisti culturali

Le regioni maggiormente interessate dalla spesa internazionale per vacanza culturale sono state Lazio con circa 5 miliardi di euro, Veneto con quasi 2,9 miliardi di euro, Toscana con 2,7 miliardi di euro, Lombardia con oltre 1,2 miliardi e Campania con circa 890 milioni di euro. Queste 5 regioni insieme hanno rappresentato l’81,3% della spesa totale per vacanza culturale degli stranieri. Roma spicca come principale destinazione turistica d’Italia con 27 milioni di visitatori nel 2023.

I viaggiatori cercano anche attività sportive: le regioni maggiormente interessate al turismo sportivo sono quelle del Nord-est, dove si concentra il 46,6% della spesa (48 milioni di euro), con il Trentino-Alto Adige in testa (28 milioni di euro). Nei comuni di Milano, Cortina, Bormio e Livigno, secondo quanto stimato dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, il business dei settori più direttamente coinvolti con le Olimpiadi invernali 2026 sarà di 14 miliardi di euro.

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