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Nvidia stock split
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Nvidia fraziona le sue azioni: cosa significa per gli investitori

Continua la corsa azionaria di Nvidia. Diventata in pochi mesi la regina di Wall Street e del mercato dell’intelligenza artificiale, il gigante tecnologico non ha intenzione di fermarsi e si appresta a concretizzare il tanto atteso stock split (frazionamento azionario), annunciato a margine della pubblicazione dei conti record dell’ultima trimestrale.

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Lo stock split di Nvidia: come funziona

Partendo dal presupposto che l’operazione avverrà il prossimo 7 giugno dopo la chiusura delle contrattazioni, con le azioni che inizieranno a essere scambiate su base post-split a partire dal 10 giugno, Nvidia ha previsto uno stock split con un rapporto di 10 a 1. Ciò significa che gli investitori riceveranno dieci nuove azioni per ogni vecchia azione posseduta. Rendendo così “più accessibile la proprietà azionaria a dipendenti, investitori e piccoli investitori”, come anche sottolineato nella nota diffusa dalla società

Infatti, se attualmente una singola azione vale circa mille dollari, dopo lo stock split la stima fair value è di 105 dollari. Decisamente più in linea con i portafogli dei piccoli investitori. Attenzione: questo non significa che il titolo costi meno, perché i fondamentali della società e il prezzo delle azioni non cambiano. Così come la capitalizzazione di mercato. “Lo split è ragionevole dal momento che il prezzo delle azioni si è rivalutato in modo così significativo”, afferma Brian Colello, technology equity strategist di Morningstar. “La divisione delle azioni non dovrebbe creare valore economico in teoria, ma renderà l’azienda più accessibile ai piccoli investitori”, aggiunge.

Sulla stessa scia anche il commento di Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia. “Sebbene la capitalizzazione di mercato e il capitale azionario della società rimangano invariati, questa mossa potrebbe ampliare l’attrattiva delle azioni Nvidia a un pubblico più ampio di investitori retail, seguendo una tendenza stabilita da altri giganti della tecnologia. Crediamo, quindi, che questa operazione possa portare nel breve periodo un effetto leggermente positivo sull’andamento delle azioni del gruppo leader nel mondo dell’intelligenza artificiale”.

Il ‘vantaggio del frazionamento azionario’

Con lo stock split le aziende puntano quindi ad aumentare la propria liquidità di mercato. Perché più basso è l’importo per comprare azioni, più facilmente posso acquistare e vendere azioni di quel titolo. Non è, quindi, un caso se lo stock split viene effettuato dalle società che hanno visto crescere a dismisura il prezzo delle proprie azioni. Inoltre, secondo i dati della Bank of America le società che hanno annunciato un frazionamento azionario hanno visto crescere il proprio titolo in media del 25% a distanza di 12 mesi. Quello che Forbes Neil MacNeale III, consulente per gli investimenti specializzato in frazionamenti azionari, MacNeale, identifica come il “vantaggio del frazionamento azionario”.

La volata di Nvidia

Le azioni di Nvidia sono salite di oltre il 90% da inizio anno e di oltre il 200% negli ultimi 12 mesi, grazie al ruolo chiave che i suoi chip svolgono nell’addestramento e nell’esecuzione di modelli di intelligenza artificiale. Oggi il titolo viene scambiato a oltre 1.000 dollari per azione, mentre alla fine del 2023 il suo prezzo di mercato era di 495 dollari. Un anno fa, a maggio del 2023, le azioni erano valutate attorno ai 305 dollari. Un boom che ha permesso a Nvidia di diventare la terza società di maggior valore al mondo, toccando i 2.800 miliardi di dollari di capitalizzazione, solo il 3% in meno rispetto ai 2.900 miliardi di dollari di Apple e l’11% in meno rispetto ai 3.200 miliardi di dollari di Microsoft, e al suo fondatore, Jensen Huang, di entrare nel club dei miliardari con più di 100 miliardi di dollari.

I precedenti

L’ultimo split azionario varato dall’azienda risale al luglio 2021, quando ha emesso tre nuove azioni per ognuna in circolazione (4 per 1). Ma non è tutto. Guardando ancora indietro nel tempo, Nvidia ha realizzato altri quattro frazionamenti azionari: nel 2000, nel 2001 e nel 2006 on un rapporto di 2 a 1 e nel 2007 con un rapporto di 1,5 a 1.

L’ondata del 2022

Il 2022 è stato un anno molto intenso. Sono state diverse le big di Wall Street che hanno realizzato uno stock split, tra cui Amazon (con un Alphabet e Tesla.

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