Politecnico di Milano
Smart Mobility

Una Maserati con la guida autonoma sviluppata dal Polimi correrà alla MilleMiglia

Il Politecnico di Milano si prepara a portare la tecnologia della guida senza pilota verso nuove frontiere. Come? Attraverso “1000 Miglia Autonomous Drive”, il progetto di ricerca con cui l’Ateneo proseguirà nella sperimentazione su un nuovo veicolo che affronterà 1.000 chilometri della Mille Miglia in modalità di guida autonoma.

Aspetti principali

  • Il progetto 1000 MAD, annunciato nell’aprile 2023, raggiunge un nuovo traguardo: il percorso autorizzato per la sperimentazione su strada aperta al traffico ora si estende per oltre 1000 chilometri attraverso diverse tipologie di strade in tutta Italia, seguendo il percorso della 1000 Miglia 2024.
  • Per il progetto verrà utilizzata la Maserati GranCabrio Folgore, totalmente elettrica.  A bordo della vettura il team di ricerca del Politecnico di Milano ha installato l’intero sistema di “robo-driver”, con una nuova configurazione hardware e un software avanzato e rinnovato, concentrando i risultati dei numerosi test su strada compiuti nel corso degli ultimi 12 mesi.
  •  Il “robo-driver” sarà affiancato da un “co-driver” umano per rispettare i requisiti di autorizzazione alla sperimentazione.
  • Il legame fra guidatore umano e intelligenza artificiale sarà rappresentato da un avatar (sviluppato dal Dipartimento di Design del Politecnico) realizzato in plexiglass e caratterizzato da lastre blu illuminate a led.

Le dichiarazioni

“Dopo l’esordio nella 1000 Miglia 2023, quest’anno il team del Politecnico affronta la 1000 Miglia 2024 con moltissime tratte autorizzate per la sperimentazione su strada aperta al traffico”, ha spiegato Sergio Savaresi, responsabile scientifico del progetto e direttore del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Bioingegneria del Politecnico di Milano. “È la piattaforma ideale per lo sviluppo della guida autonoma che svilupperemo su queste strade nei prossimi 12 mesi, con l’obiettivo di portare questa tecnologia nelle nostre città ed abilitare nuovi modelli di mobilità, più sicuri e sostenibili”.

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