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Dalla Masseria Lamacerase alla spiaggia di Polignano a Mare, il G7 tra le meraviglie della Puglia

La Puglia affascina i visitatori per la sua bellezza e la sua varietà di paesaggi e di tradizioni. Sotto i riflettori per il G7 in corso di svolgimento a Borgo Egnazia, la regione è conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge, le sue città ricche di storia e le sue distese di uliveti secolari e vigneti.

Oltre che per le diverse sfaccettature del territorio, la Puglia è famosa per i suoi prodotti tipici. Qui, la tradizione culinaria gioca un ruolo fondamentale, con specialità come l’olio extravergine d’oliva e il vino Primitivo che sono riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Per chi cerca il relax, la Puglia offre anche diverse soluzioni per “staccare la spina”. Dalle masserie nella quiete della campagna ai resort sul mare, la scelta non manca. E per chi vuole divertirsi le città pugliesi propongono diversi eventi e locali notturni.

Storia e cultura

La Puglia non è solo una terra di antichi ulivi, masserie e trulli: è un’area ricca di storia e di città da visitare. Il turismo nella regione è esploso negli ultimi dieci anni: prima la Puglia era una destinazione emergente. Da allora, il turismo è fiorito, ma in modo equilibrato.

Una delle città più apprezzate dai visitatori è Lecce, il capoluogo del Salento, la parte più meridionale della penisola. Lecce, definita dalle guide la “Firenze del Sud”, è una città con molte chiese, testimonianza dei numerosi ordini religiosi che vi avevano sede. Il Duomo, ufficialmente “cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta”, è il simbolo del barocco leccese. Fu consacrato nel 1144 ma venne ricostruito quasi interamente nel 1689, poco dopo l’aggiunta del campanile, realizzato tra il 1661 e il 1682. La piazza principale, Piazza Sant’Oronzo, è un mix di stili architettonici, che include edifici moderni e i resti di un anfiteatro romano del II secolo che un tempo ospitava i combattimenti tra gladiatori.

Duomo Lecce
Il Duomo di Lecce, Getty Images

Spostandosi più a nord, in provincia di Bari, troviamo Monopoli.  Si tratta di un altro villaggio di pescatori diventato un luogo ‘cool’ da visitare.” La città è conosciuta per i suoi edifici imbiancati e i ristoranti di pesce lungo il lungomare. E poi c’è la parte della Puglia più conosciuta: gli uliveti e gli hotel masseria della Valle d’Itria, la città bianca di Ostuni e i famosi trulli di Alberobello. Una delle zone più fotografate è Polignano a Mare, la cittadina dove si trova la statua di Domenico Modugno.

Polignano
Polignano a Mare, Getty Images

Hospitality made in Puglia

La Puglia è diventata una meta ambita per viaggiatori in cerca di esperienze in grado di abbinare lusso e tradizione. L’hospitality pugliese combina il fascino rustico delle masserie storiche con il comfort e il lusso dei moderni boutique hotel.

Masseria Lamacerase

Proprio a Polignano a Mare si trova la Masseria Lamacerase, un luogo che permette ai propri ospiti di vivere la campagna pugliese, pur godendo di tutti i comfort moderni. Lamacerase è una masseria dell’800 in pietra locale con due ville con piscina inserite in un contesto intimo e riservato. “Lamacerase”, si legge sul sito della struttura, “è una base perfetta per una vacanza in Puglia alla scoperta di orizzonti suggestivi e sapori autentici.  Un rifugio di classe, il calore di una terra ospitale, il sapore del tempo ritrovato”.

    Courtesy Masseria Lamacerase
    Courtesy Masseria Lamacerase
    Courtesy Masseria Lamacerase
    Courtesy Masseria Lamacerase
    Courtesy Masseria Lamacerase

Furnirussi

Furnirussi Tenuta è un boutique resort & Spa a 5 stelle situato nel borgo di Serrano, nel cuore del Salento. Circondato dal ficheto biologico più grande d’Europa, da oltre dieci anni Furnirussi Tenuta è un punto di riferimento per chi ricerca un’esperienza di privacy e comfort in Puglia. La struttura ha 29 suite che si trovano all’interno del giardino, “dove gli alberi da frutto e la vegetazione autoctona si mescolano in un perfetto cocktail di relax e riservatezza”.

    Furnirussi Tenuta
    Furnirussi Tenuta
    Furnirussi Tenuta

Food & Wine

La Puglia è una regione conosciuta per la qualità dei suoi prodotti alimentari e vinicoli. La tradizione gastronomica pugliese si distingue, per esempio, per il suo olio extravergine d’oliva e per i suoi vini, tra cui il Primitivo e il Negroamaro.

Tenute Chiaromonte

Tenute Chiaromonte è un’azienda gestita da Nicola Chiaromonte e Paolo Montanaro. L’azienda di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, comprende oltre 60 ettari di vigneti e uliveti secolari, tutti coltivati secondo metodi biologici. La tenuta della famiglia Chiaromonte inizia la sua storia nel 1826 con una piccola attività vinicola che porterà avanti, di generazione in generazione: 32 ettari di uliveti, ciliegeti e vigneti in cui oggi accanto ai piccoli alberelli coesistono nuovi impianti. Le cantine continuano come allora a custodire il Primitivo dalla produzione limitata che garantisce eccellenza e alta qualità e il Fiano Minutolo, vitigno autoctono dalle origini antichissime.

Cantine Coppi

La Casa Vinicola Coppi, situata a Turi, in provincia di Bari, produce vino da oltre 45 anni, ma da più di 100 anni la famiglia si dedica alla viticoltura. Le vigne di famiglia sono in Puglia, allevate fino alla cantina, situata nel cuore della DOC del primitivo di Gioia del Colle. La Casa Vinicola Coppi produce vini al 100 per cento da soli vitigni autocnoni: Primitivo di Gioia del Colle, Negroamaro, Aleatico, Falanghina, Malvasia Bianca e Malvasia Nera.

Imprenditoria

La Puglia sta emergendo come un vivace centro di innovazione e imprenditorialità. Nota per la sua tradizione agricola e culturale, da diversi anni la Regione sta facendo parlare di sé anche per le sue aziende all’avanguardia.

Il distretto aerospaziale

Proprio in Puglia ha preso forma una filiera dell’aerospazio che va dalla componentistica ai software, dal 2009 identificata come Distretto Tecnologico Aerospaziale. Al Dta, capitanato da Giuseppe Acierno, aderiscono tre università pugliesi (Università del Salento, Università di Bari e Politecnico di Bari), due centri di ricerca pubblici e due privati, grandi imprese, tra cui Leonardo, Avio Aero e Sitael, e diverse piccole e medie imprese.

Tutto questo accade lungo l’asse Brindisi-Taranto, anche se le attività di produzione e ricerca sono ormai diffuse nell’intera regione, con faro a Bari e Grottaglie. Il comparto aerospaziale pugliese vale 1,5 miliardi di euro di fatturato, l’export supera i 340 milioni (dati 2021). Sono 7.500 i dipendenti e 500 i ricercatori.

Roboze

In Puglia, più precisamente a Bari, è nata anche Roboze, società attiva nella produzione di componenti per colossi dell’aerospazio, del motorsport e del settore energy, tra cui l’esercito americano e la Ducati. A fondarla è stato Alessio Lorusso, classe 1990, che quando, poco più che ragazzo, vide una stampante 3D sulla copertina di un magazine che aveva tra le mani, non ebbe dubbi: “Questo sarà il mio futuro”.

L’azienda, sviluppata in Italia ma con obiettivi internazionali, progetta quelle che sono considerate tra le stampanti 3D più precise al mondo, con una tecnologia che permette di realizzare componenti estremamente performanti in una frazione di costo e tempo ridotta rispetto alla produzione normale. La società, attiva dal 2015, ha intenzione di raggiungere standard produttivi sempre più alti. 

Nel suo progetto hanno creduto anche personaggi di spicco dell’imprenditoria italiana e non solo. Tra il 2020 e il 2021 hanno infatti deciso di investire Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways ed ex vicepresidente esecutivo di Fca e il top manager della finanza Boris Collardi, oltre al fisico Federico Faggin, padre del microprocessore e co-inventore del touchpad e del touchscreen Alain Harrus (venture capitalist in Silicon Valley).

Pescaria

A Polignano a Mare è nata anche, il 25 maggio 2015, Pescaria, catena di ristoranti di pesce che oggi vanta otto locali (Polignano, Trani, due a Milano, Bologna, Torino, Roma, Verona) e continua a investire.

“L’idea è nata un po’ per caso”, ha raccontato Domingo Iudice, uno dei fondatori. “Volevamo aprire un ristorante di pesce ma il mio lavoro di consulente marketing mi ha dato un’intuizione: puntare su un fish bar, un posto informale dove mangiare il pesce senza fronzoli. Che vendesse panini di pesce, tipici della tradizione pugliese, ma in una chiave nuova”. Un investimento che ha avuto successo: “Abbiamo fondato Pescaria con 10.000 euro e oggi”, ha concluso Iudice, “con 8 punti vendita e oltre 200 collaboratori, è un ‘transatlantico’ da quasi 15 milioni di euro”.

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