Casa Bianca, presidente americano
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Perché il prossimo presidente americano potrebbe essere il meno pagato della storia

Questo articolo è apparso su Forbes.com

L’inflazione sta erodendo il valore dello stipendio di 400mila dollari del presidente, che è destinato a toccare il minimo storico entro il 2028. Ma uno sguardo alla storia mostra che le grandi oscillazioni non sono una novità.

L’inflazione non sta danneggiando Joe Biden solo in senso politico, ma lo sta colpendo personalmente. Il presidente guadagna annualmente una cifra fissa di 400mila dollari, che vale meno man mano che i prezzi aumentano. Considerato il recente aumento dell’inflazione, il potere d’acquisto dello stipendio di Biden è ora inferiore del 18% rispetto a quando è entrato in carica. E il peggio potrebbe ancora venire: se l’inflazione americana continuerà al ritmo attuale, chiunque sarà in carica entro il 2028 sarà, secondo le stime di Forbes, il presidente meno pagato nella storia americana.

La storia degli stipendi presidenziali

Per comprendere appieno come sia potuto accadere, è utile partire dalla fine del 1700, quando gli Stati Uniti non avevano alcun presidente. Appena liberati dal re Giorgio III, i padri fondatori elaborarono una Costituzione che non avrebbe posto un presidente su un trono permanente, ma lo avrebbe comunque lasciato molto a suo agio. “Il terzo ingrediente per rafforzare il potere esecutivo”, ha scritto Alexander Hamilton in Federalist n. 73, “è una disposizione adeguata per il suo sostegno”.

Così, George Washington entrò in carica nel 1789 con uno stipendio annuo di 25mila dollari, equivalenti a circa 600mila dollari di oggi. Rimase a quel livello per quasi 100 anni, un periodo in cui la deflazione era comune quasi quanto l’inflazione, lasciando al presidente una generosa compensazione per la maggior parte di quel periodo. Un’eccezione si verificò durante la guerra del 1812, quando le spese belliche e il blocco britannico dei porti americani fecero salire i prezzi alle stelle, facendo scendere il valore attuale dello stipendio da 25mila dollari di James Madison a circa 365mila dollari.

La misura del Salary Grab Act

Abraham Lincoln ha vissuto una dinamica simile. Per finanziare la guerra civile, la sua amministrazione stampò dollari in maniera forsennata, facendo scendere il valore della moneta e riducendo il valore corretto per l’inflazione dello stipendio di Lincoln (sempre 25mila dollari) da 850mila a 500mila dollari nel 1865. Otto anni dopo la fine della Guerra di secessione, l’ex generale dell’Unione Ulysses S. Grant firmò una legge che aumentava gli stipendi del Congresso e raddoppiava il proprio, portandolo a 50mila dollari, pari a 1,3 milioni di dollari oggi. La misura, che divenne nota come Salary Grab Act, era così impopolare che il Congresso in seguito revocò l’aumento salariale. Quello del presidente, però, rimase.

Lo stipendio aumentò nuovamente nel 1909, a 75mila dollari, in occasione dell’insediamento di William Howard Taft, il presidente più pagato della storia americana. Quell’anno, Taft guadagnò più di 2,5 milioni di dollari in termini odierni. Il suo successore, Woodrow Wilson, non fu altrettanto fortunato e vide il valore del suo stipendio scendere a circa 1,1 milioni in dollari odierni nel 1920, grazie a una scossa di inflazione causata, ancora una volta, dalle spese militari, questa volta per la Prima guerra mondiale.

Il crollo dopo la Seconda guerra mondiale

La Grande Depressione fece crollare i prezzi a livello nazionale, rovinando l’eredità di Herbert Hoover ma aumentando il suo stipendio, su base adeguata all’inflazione. Anche i 75mila dollari di Franklin Delano Roosevelt ammontavano a un bel po’, circa 1,3 milioni di dollari in termini odierni, quando morì nel 1945. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, l’economia decollò, e così fece l’inflazione, facendo scendere la retribuzione presidenziale corretta per l’inflazione al di sotto di 1 milione di dollari per la prima volta dopo decenni.

Harry Truman se la cavò comunque bene, grazie a un aumento di 25mila dollari stabilito dal Congresso, che portò lo stipendio presidenziale a 100mila dollari all’anno nel 1949 (equivalenti a più di 1 milione di dollari di oggi) e aggiunse un rimborso spese di 50mila dollari. Truman, un agricoltore del Missouri, in seguito, scrisse al parlamento per ringraziare per l’aumento, sostenendo una simile manovra nel ramo esecutivo. “La migliore delle leggi”, scrisse, “può essere rovinata da una cattiva amministrazione”.

Il Congresso aumentò nuovamente la paga del presidente a 200mila dollari nel 1969, quando Richard Nixon entrò alla Casa Bianca. Il suo vice Gerald Ford – che subentrò dopo che Nixon si dimise – e il successore di Ford, Jimmy Carter, furono gli ultimi a guadagnare più di 1 milione di dollari in termini odierni. La stagflazione della fine degli anni ’70 ha comportato un taglio massiccio della retribuzione reale del presidente, e da allora un’inflazione stabile e relativamente bassa ha continuato a sgretolarla. Nel 2001, Bill Clinton lasciò l’incarico gravato da debiti legali, in parte a causa della battaglia per l’impeachment. Per il suo successore, tuttavia, lo stipendio presidenziale è raddoppiato, arrivando a 400mila dollari, portandolo dal minimo storico di 355mila dollari al netto dell’inflazione a 700mila dollari di oggi.

Il destino del prossimo presidente

Da allora nessuno ha più toccato lo stipendio presidenziale e, con l’inflazione degli ultimi anni, il compenso del prossimo presidente sembra destinato a scendere di valore – potenzialmente al di sotto del minimo storico di Clinton – entro il 2028. Se quest’anno vincesse Trump, è improbabile che sarà lui ad alzarlo: dopo tutto, ha un patrimonio miliardario e spesso ricorda di avere donato il suo stipendio durante il primo mandato da presidente. Biden potrebbe essere più propenso a rivedere i valori e aumentarsi lo stipendio. Il presidente, con un patrimonio netto di 10 milioni di dollari, per lo più investito in beni immobili personali, lo scorso anno ha attinto a una linea di credito per ottenere un po’ di liquidità in più.

La classifica dei presidenti in base allo stipendio medio

I valori sono corretti per l’inflazione.

William Howard Taft
Mandato: 1909-1913
Stipendio: 2.455.00 dollari

Woodrow Wilson
Mandato: 1913-1921
Stipendio: 1.840.000 dollari

William McKinley
Mandato: 1897-1901
Stipendio: 1.830.000 dollari

Grover Cleveland
Mandato: 1885-1889 | 1893-1897
Stipendio: 1.740.000 dollari

Theodore Roosevelt
Mandato: 1901-1909
Stipendio: 1.715.000 dollari

Benjamin Harrison
Mandato: 1889-1893
Stipendio: 1.695.000 dollari

Chester A. Arthur
Mandato: 1881-1885
Stipendio: 1.620.000 dollari

James A. Garfield
Mandato: 1881
Stipendio: 1.580.000 dollari

Rutherford B. Hayes
Mandato: 1877-1881
Stipendio: 1.555.000 dollari

Franklin D. Roosvelt
Mandato: 1933-1945
Stipendio: 1.545.000 dollari

Herbert Hoover
Mandato: 1929-1933
Stipendio: 1.470.000 dollari

Richard M. Nixon
Mandato: 1969-1974
Stipendio: 1.465.000 dollari

Warren G. Harding
Mandato: 1921-1923
Stipendio: 1.330.000 dollari

Calvin Coolidge
Mandato: 1923-1929
Stipendio: 1.320.000 dollari

Harry S. Truman
Mandato: 1945-1953
Stipendio: 1.160.000 dollari

Gerald R. Ford
Mandato: 1974-1977
Stipendio: 1.145.000 dollari

Dwight D. Eisenhower
Mandato: 1953-1961
Stipendio: 1.095.000 dollari

John F. Kennedy
Mandato: 1961-1963
Stipendio: 1.005.000 dollari

Ulysses S. Grant
Mandato: 1869-1877
Stipendio: 985.000 dollari

Lyndon B. Johnson
Mandato: 1963-1969
Stipendio: 945.000 dollari

Zachary Taylor
Mandato: 1849-1850
Stipendio: 915.000 dollari

Millard Filmore
Mandato: 1850-1853
Stipendio: 915.000 dollari

Jimmy Carter
Mandato: 1977-1981
Stipendio: 880.000 dollari

Franklin Pierce
Mandato: 1853-1861
Stipendio: 850.000 dollari

James Buchanan
Mandato: 1857-1861
Stipendio: 850.000 dollari

James K. Polk
Mandato: 1845-1849
Stipendio: 840.000 dollari

John Tyler
Mandato: 1841-1845
Stipendio: 790.000 dollari

William Henry Harrison
Mandato: 1841
Stipendio: 740.000 dollari

Andrew Jackson
Mandato: 1829-1837
Stipendio: 735.000 dollari

Martin Van Buren
Mandato: 1837-1841
Stipendio: 715.000 dollari

John Quincy Adams
Mandato: 1825-1829
Stipendio: 680.000 dollari

Abraham Lincoln
Mandato: 1861-1865
Stipendio: 645.000 dollari

George W. Bush
Mandato: 2001-2009
Stipendio: 630.000 dollari

Ronald Reagan
Mandato: 1981-1989
Stipendio: 585.000 dollari

George Washington
Mandato: 1789-1797
Stipendio: 560.000 dollari

James Monroe
Mandato: 1817-1825
Stipendio: 560.000 dollari

Andrew Johnson
Mandato: 1865-1869
Stipendio: 535.000 dollari

Barack Obama
Mandato: 2009-2017
Stipendio: 530.000 dollari

Thomas Jefferson
Mandato: 1801-1809
Stipendio: 500.000 dollari

Donald J. Trump
Mandato: 2017-2021
Stipendio: 480.000 dollari

John Adams
Mandato: 1797-1801
Stipendio: 460.000 dollari

George H.W. Bush
Mandato: 1989-1993
Stipendio: 460.000 dollari

James Madison
Mandato: 1809-1817
Stipendio: 440.000 dollari

Joe Biden
Mandato: 2021-presente
Stipendio: 415.000 dollari

Bill Clinton
Mandato: 1993-2001
Stipendio: 385.000 dollari

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