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Brian Armstrong cripto-miliardari
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Due cripto-miliardari sono tra i maggiori donatori di J.D. Vance (grande sostenitore dei bitcoin)

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il mondo delle criptovalute si è rallegrato quando Donald Trump ha annunciato J.D. Vance come suo candidato alla corsa. Per la prima volta, un bitcoiner (Vance detiene tra 100.000 e 250.000 dollari in BTC secondo la sua più recente divulgazione finanziaria) ha una possibilità di entrare alla Casa Bianca.

I due donatori cripto-miliardari

I registri della Commissione elettorale federale rivelano il diffuso entusiasmo del mondo delle criptovalute per Vance. Due miliardari hanno dato il massimo contributo personale – 6.600 dollari – alla campagna di rielezione di Vance al Senato del 2028: si tratta di Brian Armstrong e Fred Ehrsam, i cofondatori dell’exchange di criptovalute Coinbase, dove Vance ha detto di detenere i suoi bitcoin.

Le donazioni che Vance ha ricevuto lo scorso settembre non sono niente di straordinario. Ehrsam e Armstrong hanno donato quasi 300.000 dollari a dozzine di candidati negli ultimi due anni, e più di 60 donatori provenienti da settori diversi come quello farmaceutico e del cemento hanno donato somme comparabili per la candidatura di Vance alla rielezione.

Il bottino per la corsa al Senato del 2028 del candidato vicepresidente ammonta a circa 2,3 milioni di dollari, che il presunto successore del movimento Maga (Make America Great Again) potrebbe trasferire nella sua campagna del 2024, o in una corsa presidenziale del 2028, se decidesse di annullare la sua candidatura per la rielezione al Senato.

L’appoggio del mondo cripto a Vance

Le donazioni sembrano indicare però che i leader del settore sono fiduciosi che il potenziale vicepresidente sarà amico delle criptovalute. Armstrong, che secondo Forbes ha un patrimonio di 11,2 miliardi di dollari, ha descritto la politica del governo come una delle maggiori “minacce esistenziali” per il settore e ha scritto sul suo blog il suo desiderio di “eleggere candidati pro-criptovalute”.

I suoi recenti contributi sono andati a un ampio elenco di candidati, tra cui i senatori Kirsten Gillibrand, Ted Cruz e Joe Manchin. “Brian ha contribuito a far sì che i candidati su entrambi i lati della navata riconoscano la promessa delle criptovalute”, ha detto un portavoce a Forbes.

Ehrsam, che è stato presidente di Coinbase fino al 2017 e ha poi fondato la società di investimenti in criptovalute Paradigm, ha un patrimonio di circa 3,2 miliardi di dollari. Dà in modo più coerente ai repubblicani, tra cui il deputato Steve Scalise, il promettente senatore della Pennsylvania David McCormick e il principale sfidante di Trump, Vivek Ramaswamy. Entrambi i cofondatori hanno staccato ingenti assegni a Fairshake, un nuovo comitato di azione politica incentrato sulle criptovalute.

Vance, sostenitore delle criptovalute

Vance, da parte sua, è stato un sostenitore delle criptovalute al Senato. Il mese scorso, Politico ha riferito che stava diffondendo un progetto di legge che allenterebbe le normative della Sec (la Consob americana) sul mercato delle criptovalute.

È chiaro che Vance vede le criptovalute adattarsi alla sua crociata populista contro la “classe dirigente”, come l’ha descritta nel suo discorso alla convention di mercoledì. Nel febbraio 2022, ha risposto a un post su X riguardante un tentativo canadese di congelare i conti bancari dei camionisti coinvolti in una protesta anti-lockdown.

“Ecco perché le criptovalute stanno decollando”, ha scritto. “Il regime ti taglierà l’accesso al settore bancario se hai la politica sbagliata”. All’inizio di questa settimana, più di due anni dopo, Armstrong lo ha ritwittato.

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