Equita Smart Capital – Eltif, fondo di private equity gestito da Equita Capital, ha acquisito Everyn e Calzaturificio Maruska e ha annunciato la nascita di polo d’eccellenza nella produzione di calzature di lusso femminili per brand di moda internazionali. Everyn e Calzaturificio Maruska si trovano in Toscana e sono guidati rispettivamente da Massimo Pelagotti e Fabrizio Tempesti. Entrambi gli imprenditori hanno mantenuto una partecipazione rilevante nel gruppo e affiancheranno con ruoli operativi il nuovo azionista di maggioranza.
“La piattaforma farà in modo che tradizione e innovazione si incontrino: la manualità esperta degli artigiani toscani sarà supportata dalle più moderne tecnologie, consentendo una produzione efficiente ma sempre fedele ai più alti standard del Made in Tuscany”, hanno commentato Pelagotti e Tempesti. “La scelta di mantenere ogni fase della produzione all’interno del territorio italiano non solo rafforzerà il legame con la tradizione, ma assicurerà anche un controllo diretto e costante sulla qualità e sulla sostenibilità del processo produttivo”.
Il progetto
Il gruppo oggi conta oltre 30 milioni di ricavi complessivi e più di 100 dipendenti in totale, e mira ad aggregare altre aziende attive nella filiera della produzione di calzature di lusso da donna.Il progetto, si legge nella nota stampa, prevede l’integrazione di fornitori chiave (tomaifici, fasciatori, solettifici e suolifici italiani), per creare una filiera certificata del made in Italy al servizio dei principali brand di alta gamma.
“Abbiamo lavorato intensamente e a lungo per creare qualcosa che riteniamo davvero speciale e che possa diventare un riferimento nel mondo delle calzature di lusso”, ha dichiarato Rossano Rufini, managing partner e responsabile private equity di Equita. “Abbiamo realizzato una piattaforma manifatturiera verticalmente integrata che prevede l’incorporazione di un tomaificio oltre alle principali componenti della scarpa e che celebra l’eccellenza del Made in Italy. Questa iniziativa punta a preservare l’artigianalità e l’unicità delle competenze italiane e ad esercitare un controllo sull’intera filiera produttiva. Con questa operazione, vogliamo creare una piattaforma che non solo produca calzature di altissima qualità come le eccellenze toscane sanno fare, ma che lo faccia in modo etico e responsabile, valorizzando il patrimonio del made in Italy”.
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