Citazione cruciale
“C’è molta negatività”, ha scritto nei commenti via e-mail Jamie Cox, socio amministratore di Harris Financial Group. Oltre a fattori rilevanti, come la caduta del “carry trade” (pratica che riguardava soprattutto il Giappone) e il calo dell’occupazione americana in calo, Cox ha indicato altri fattori da tenere in considerazione come catalizzatori dei sentiment negativi tra gli investitori: la volatilità del mercato valutario, l’incertezza delle banche centrali, il conflitto in Medio Oriente e le complesse elezioni presidenziali americane.
In cifre
3,5mila miliardi di dollari. Questa è la capitalizzazione di mercato persa lunedì dalle 500 aziende dell’S&P, secondo i dati di FactSet.
Ciò che non sappiamo
Cosa ci vuole per fermare l’emorragia nel mercato azionario? “Una ripresa sostenuta del mercato ha bisogno di un catalizzatore, o probabilmente di una combinazione di catalizzatori, tra cui la stabilizzazione dello yen giapponese, solidi numeri sugli utili e solidi comunicati di dati economici”, ha scritto Seema Shah, principal asset management’s chief global strategist di Principal Asset Management. Il sell-off “potrebbe fermarsi in autonomia con la chiusura e l’esaurimento definitivo delle negoziazioni con leva finanziaria”, secondo Cronk, accennando a potenziali ulteriori perdite nel breve termine.