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Lifestyle

Viaggio a ?! Careyes, un gioiello nascosto tra le onde del Pacifico amato da celebrities e imprenditori

Sostenibilità, design di lusso, un ambiente selvaggio e incontaminato con natura lussureggiante e spiagge da sogno. E una comunità di imprenditori, creativi e innovatori. Sono questi ingredienti a rendere ?! Careyes, hotel resort nella Costa Careyes, in Messico, un posto davvero attrattivo.

A due ore e mezza di macchina da Puerto Vallarta e a un’ora da Città del Messico, raggiungibile da un piccolo aeroporto privato a 30 minuti, resta ancora un luogo isolato, pur offrendo tutte le comodità della vita moderna.

“Mio padre, Gian Franco Brignone, banchiere e investitore immobiliare, era di Pinerolo”, racconta Giorgio Brignone, che vive in Messico fin dal 1974. “Io sono nato a Parigi, dove lui si era trasferito dopo la guerra. Sognava un mondo dove poter espandere la sua visione libera e progressista, costruendo una nuova comunità. Andò prima dall’Agha Khan in Sardegna, ma cercava un luogo con una natura ancora più selvaggia dove poter costruire quello che voleva… Per questo scelse il Messico. Tutto cominciò quando, nel 1968, decise di acquistare ventimila acri di terra lungo la costa di Careyes, vedendola solamente da un piccolo aeroplano Cessna. Fu davvero amore a prima vista”.

“Sono metà italiana e metà brasiliana, adesso vivo a Bologna” aggiunge Luisa Rossi, che si occupa del marketing di ?! Careyes. “Mio padre era amico della famiglia Brignone perché era anche lui della zona di Torino. Supportò il progetto fin dal principio. Ora, con l’arrivo di Whatsapp e Amazon tutto è divenuto più facile, ma allora era un investimento davvero complicato”.

Un’oasi di pace

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Courtesy di ?! Careyes ® – Official

Gian Franco Brignone, con l’aiuto di amici e investitori come il padre di Luisa, il conte Gregorio Rossi de Montelara, proprietario di Martini & Rossi, Marcel Bich, il creatore della penna Bic, e Pablo Gerber, trasformarono quel tratto di costa inesplorata in una vera oasi.

?! Careyes è lontana dall’essere un’attrazione puramente turistica ed è questo che la rende, oggi, un investimento particolarmente interessante, visto che i prezzi di vendita continuano a salire, specialmente dopo la pandemia. Non è un albergo o un resort. Si possono solo acquistare o affittare ville, casette e appartamenti direttamente dai proprietari, che tengono estremamente alla loro privacy e al buon vivere.

Oggi Careyes è sotto la guida dei figli di Gian Franco Brignone, Giorgio, Filippo ed Emanuela, come di Pedro Verea e Luisa Rossi. È un villaggio di casette coloratissime simili a quelle della costiera amalfitana, di ville e castelli dal design e dall’architettura unici.

Una meta amata dalle celebrities

Qui vivono oltre 44 nazionalità con molti residenti italiani. C’è chi resta sempre, chi fa la spola con l’Europa o gli Stati Uniti, chi viene in vacanza. La sua esclusività ha fatto arrivare tante celebrities, come Issey Miyake, Robert De Niro, Stevie Wonder, Uma Thurman, Cindy Crawford, Mick Jagger, Heidi Klum e Seal che avevano una casa e si erano sposati qui (?! Careyes è anche una famosa meta per matrimoni esclusivi).

E ancora filantropi come Gillian Wynn, la figlia di Steve Wynn, Tom Ford, Francis Ford Coppola, Demi Moore, i discendenti dell’artista Fernando Botero, Naomi Campbell, Alejandro Inárritu, Bill e Melinda Gates.

“Careyes è come un magnete che attira le persone, chi viene qui quasi sempre ritorna. Qui la gente cerca di socializzare e rilassarsi. E, per chi vuole lavorare, internet funziona a meraviglia”, spiega Filippo, presidente della ?! Careyes Foundation.

La fondazione si focalizza sul portare educazione e benessere alla comunità locale, con una scuola e corsi di inglese per i bambini, una clinica ospedaliera con un programma per proteggere la natura e, soprattutto, le tartarughe. In futuro, prevedono di organizzare un summit sulla sostenibilità.

Dall’Ondalinda Festival ai tornei di polo 

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Courtesy di ?! Careyes ® – Official

Tra i maggiori eventi ci sono l’Ondalinda Festival a novembre (quest’anno dal 7 al 10), che dona una parte dei proventi alla comunità indigena e che è stato fondato da Filippo e da Lulu Luchaire, una parigina che lavorava per Apple; il Capodanno cinese, nel mese di febbraio; i famosi tornei di polo, sponsorizzati da aziende italiane come Bulgari.

“Mio padre Gian Franco aveva la visione di una nuova forma di architettura, con forme sensuali femminili, angoli smussati, suggestioni e colori mediterranei, finestre e terrazze che incorniciavano il paesaggio come se si guardasse dentro fotografie, soffitti in stile palapa, infinty pools grandiose, con giochi d’acqua, ruscelli e laghetti, funicolari e un ponte sospeso sul vuoto da una scogliera all’altra, giardini esotici circondati dalla foresta e popolati da 270 specie di uccelli. Lavorò con architetti famosi come Marco Aldaco, Luis Barragán, Diego Villasenor e il modernista italiano Alberto Mazzoni”, racconta Emanuela Brignone, affermata architetta che vive a Genova e trascorre qualche mese l’anno in Messico.

Una comunità aperta a tutti

Oggi ?! Careyes è costituita dal condominio El Careyes Club & Residences, 40 coloratissime casitas, 65 ville tutte diverse, il Careyes Polo Club, una piazza italiana punto d’incontro dei locali, con una galleria d’arte, negozietti di alto artigianato e un ristorante.

Per accedere a ?! Careyes ci sono due cancelli con personale di sicurezza, ma la comunità è aperta a tutti. All’interno, oltre al già citato Careyes Polo Club, dove si può giocare a polo tutto l’anno, ci sono altri ristoranti, tra cui il Playa Rosa Beach Club, situato sulla spiaggia con un’offerta culinaria mediterranea; il messicano La Duna; l’italiano Punto Como, una steakhouse con pizza napoletana; La Coscolina, marocchino-vegano; Casa de Nada, spagnolo-vegano, e il giapponese Shio Sushi.

Luogo di ispirazione per gli artisti

I prezzi per il soggiorno variano da circa 350 dollari a notte per le casitas e da 2mila a 12mila dollari a notte per le ville e i castelli. “Tra le dimore più belle c’è Tigre Del Mar, che vanta una biblioteca che mio padre aveva creato per accogliere i marziani, nel caso fossero capitati sulla Terra, con le nostre bottiglie di Laud tequila, un brand di famiglia. Sul tetto si vede il logo di Careyes: ?!. Ci sono poi gli altri due castelli, il Sol De Oriente e il Sol De Occidente, circondati da una piscina infinity circolare che guarda dall’alto la spiaggia di Playa Careyitos, per la visione dell’architetto francese Jean-Claude Galibert. Entrambe le ville hanno sei camere da letto”, continua Emanuela.

“Mio padre quando iniziò a costruire immaginava una comunità ideale di pensatori, sia artisti che imprenditori, come nel Rinascimento. Abbiamo luoghi magici a Careyes che rispecchiano la sua eccentricità. Una notte sognò un vaso gigante a forma di seno che guardava il mare dalla cima di una roccia. Per lui era il simbolo della donna e così fece costruire la Copa del Sol su una roccia a picco sulla costa da dove, nella stagione giusta, si vedono le balene che si avvicinano alla spiaggia Playa Teopa”, ricorda.

Non distante si trova The Piramidion, che rappresenta l’uomo e il retaggio storico dell’antica cultura messicana. Del resto, sono in molti ad aver trovato ispirazione a Careyes, come il famoso artista JR, che qui creò un’installazione, o come i fotografi Bruce Weber, che immortalò la campagna CK Obesssion per Calvin Klein, o come Herb Ritts, che fotografò Cindy Crawford senza veli.

Oltre 2 milioni di specie di tartarughe

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Courtesy di ?! Careyes ® – Official

Il polo è stato portato a ?! Careyes da Giorgio Brignone negli anni ’80 insieme ad Alberto Ardissone, uomo d’affari e un altro veterano della comunità, proprietario di Agua Alta Villa e di altre case a Milano e Torino. “Ho acquistato Casa Bugambillas 30 anni fa e continuo a venire qui almeno sette settimane all’anno. Ogni volta è un’esperienza indimenticabile per le molteplici attività che la comunità propone. Qui non ci si sente mai soli e ci sono sempre più nomads internazionali”, dice Morena Zabeni, fondatrice e ceo del Winwood Fashion Showroom a Milano e dei Puro Concept Stores alla Chenot Spa in Svizzera e al Four Seasons Taormina in Sicilia.

L’imprenditrice ha case a Milano, New York e Ibiza, ma Careyes rimane per lei la meta più magica dove poter essere semplicemente se stessa. Tra le attività sportive più praticate, oltre alle uscite in barca, c’è il surf sulla spiaggia di Barra De Navidad, prediletta pure dai locali, e il golf al Tamarindo Golf Club.

Alla spiaggia Playa Teopa, luogo magico per gli indigeni, si possono vedere i piccoli di tartaruga correre al mare non appena si aprono le uova. Dopo 35 anni, sono 2.000 le tartarughe che depongono le uova qui, dove si calcolano 2.1 milioni di diverse specie di questo animale, contribuendo alla salvaguardia ambientale. Le balene arrivano qui coi loro piccoli dalla fine di dicembre a febbraio. Un incontro da non perdere.

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