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Vaccino Mpox.
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Le azioni del produttore di vaccini Mpox Bavarian Nordic volano in Borsa

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Le azioni della biotech danese Bavarian Nordic sono in forte rialzo dopo che la società ha riportato solidi guadagni e un grosso ordine del suo vaccino Mpox. Intanto le nazioni si mobilitano per combattere l’epidemia crescente del vaiolo delle scimmie in Africa.

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Fatti principali

  • Le azioni Bavarian Nordic sono in rialzo di oltre il 12% durante la seduta di oggi a Copenaghen.
  • Il rally arriva dopo che la biotech danese ha riportato guadagni migliori del previsto per il suo secondo trimestre.  Ha affermato che si aspetta di raggiungere la fascia alta delle previsioni per l’intero anno. Ciò che significa che la società prevede di raggiungere ricavi aggregati di circa 5,3 miliardi di corone danesi (circa 710 milioni di euro) per l’intero anno.
  • Aumenta il rialzo da inizio anno di Bavarian a oltre il 55%, quasi tutti avvenuti nell’ultimo mese.
  • Bavarian ha anche annunciato un contratto da 440.000 dosi con un paese europeo non divulgato per il suo vaccino mpox, l’unica iniezione autorizzata per l’uso contro il virus sia negli Stati Uniti che nell’Unione Europea. Le dosi saranno consegnate quest’anno.
  • L’iniezione, venduta a livello globale con i marchi Jynneos, Imvamune e Imvanex, ha generato circa 680 milioni di corone danesi (91,1 milioni di euro) di entrate durante il secondo trimestre, ha affermato Bavarian.
  • La cifra, leggermente superiore al denaro incassato dall’intero portafoglio di vaccini da viaggio di Bavarian per varie malattie – tra cui rabbia, encefalite trasmessa da zecche, colera e tifo – è in calo di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando i paesi stavano ancora rispondendo all’epidemia globale di mpox del 2022.

A margine

Le azioni di Emergent BioSolutions sono aumentate di quasi il 9% alla chiusura del mercato mercoledì. L’azienda statunitense vende l’agente di inversione dell’overdose di oppioidi Narcan, nonché contromisure per minacce alla salute e alla sicurezza come l’antrace e il botulismo e gli agenti nervini, una classe di armi chimiche proibite. Emergent ha anche acquisito ACAM2000 dal gigante farmaceutico francese Sanofi nel 2017, un vaccino contro il vaiolo che potrebbe potenzialmente essere reso disponibile per l’uso contro l’mpox, viste le somiglianze tra i due virus.

Quest’anno l’azienda con sede nel Maryland si è concentrata sul rilancio della propria attività. Mercoledì Emergent ha annunciato di aver finalizzato la vendita di uno stabilimento di produzione a Baltimora a Bora Pharmaceuticals come parte di uno sforzo per semplificare le operazioni. La vendita si è conclusa a circa $ 30 milioni. Le azioni Emergent sono salite di oltre il 20% negli ultimi cinque giorni e sono aumentate di oltre il 330% da inizio anno. Nonostante i suoi guadagni più recenti, il titolo è però sceso di quasi un quarto nell’ultimo mese.

Lo scenario

Settimana scorsa il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato l’epidemia di mpox nell’Africa centrale un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. La decisione è arrivata subito dopo un annuncio simile da parte dell’Africa Center for Disease Control and Prevention, il principale organismo di sanità pubblica del continente, che ha avvertito che quest’anno si sono verificati almeno 17.000 casi e più di 500 decessi a causa del virus. Sono stati colpiti più di una dozzina di paesi, sebbene l’epidemia sia prevalentemente concentrata nella Repubblica Democratica del Congo.

L’mpox, precedentemente chiamato vaiolo delle scimmie, si diffonde principalmente attraverso il contatto ravvicinato con persone infette, animali o materiali contaminati come gli asciugamani e spesso causa sintomi tra cui febbre, linfonodi ingrossati e la caratteristica eruzione cutanea piena di pus. Sebbene la malattia sia normalmente lieve, può essere letale e i bambini piccoli, le donne incinte e le persone con un sistema immunitario compromesso sono i più a rischio.

In cifre

10 milioni. È il numero di dosi di vaccino che Bavarian Nordic afferma di poter fornire entro la fine del 2025. Due milioni di queste saranno disponibili nel resto del 2024, ha affermato l’azienda, una cifra che include l’ordine annunciato di recente.

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