I più romantici li chiamano “preloved” quasi fossero dei vecchi amori. Il termine tecnico è preowned o, in alternativa, second hand. Stiamo parlando dell’elefantiaco mercato dell’usato. Circa 25 miliardi di euro l’anno solo per l’Italia, l’1,3% del Pil, secondo l’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per il sito Subito. Si rigenerano smartphone di pregio, compresi gli iPhone, le aziende si dichiarano tutte inserite nel megatrend del rispetto per l’ambiente. Evitare l’accumulo di tonnellate di prodotti difficili da smaltire è diventata una delle priorità della nostra industria. Si inquadra in questo scenario la recente scelta di Ikea di aprire un marketplace dedicato ai prodotti usati.
Il lancio di Ikea Preowned
Il test parte da due città, Madrid e Oslo, e il meccanismo è molto semplice. Sul sito Ikea Preowned si elencano i mobili, le lampade, gli oggetti di cui vogliamo liberarci. Le inserzioni prevedono anche delle foto e una descrizione. Gli utenti devono poi incontrarsi in un luogo fisico per la consegna della merce e il pagamento avviene tramite bonifico bancario, senza costi aggiuntivi.
“Milioni di mobili ogni anno vengono buttati via. Tenendo fuori dalle discariche i prodotti Ikea, trovando invece loro nuove case, speriamo di incoraggiare a ridurre gli sprechi e prolungare la vita dei nostri prodotti” scrive il sito Ikea Preowned, ricordando l’impegno del gruppo per favorire l’economia circolare. Tra le altre iniziative in questa direzione, Ingka Group, che controlla Ikea, finanzia anche aziende come RetourMatras, che ricicla i materassi trasformandoli in materiali per nuovi materassi.
Un altro servizio creato da Ikea per limitare gli sprechi è quello che permette il riacquisto da parte dell’azienda dei prodotti di cui non abbiamo più bisogno. In questa fase sperimentale le inserzioni sono totalmente gratuite, ma in futuro potrebbero esserci dei piccoli fee da pagare ha dichiarato Jesper Brodin, ceo di Ingka Group, in una intervista al Financial Times. L’attuale test durerà fino alla fine dell’anno e i suoi risultati serviranno per valutare come procedere con le attività di Preowned.
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