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Lifestyle

Giri di poltrone nella moda: i nuovi nomi di manager e stiliste alla guida delle maison

Tiepide notizie per la parità di genere nel mondo del lavoro. Secondo l’Osservatorio Donne e moda: il barometro 2024, promosso dall’ufficio studi di Pwc Italia, si evidenzia un leggero incremento (+3%) della presenza femminile negli organi societari rispetto al 2020 con una percentuale del 30,9% nel 2023.

In Italia, nel 2023 le donne hanno quindi occupato meno di una posizione apicale su tre negli organi societari. Tra i Paesi europei che invece si distinguono per una maggiore presenza femminile c’è la Francia con il 47% e il Regno Unito con il 34%. Negli Usa invece in cda siede mediamente il 40% di donne.

“L’Italia è allineata alla media europea, ma ancora distante”

Erika Andreetta, partner PwC Italia Emea Luxury Community Leader, ha spiegato: “A quattro anni dalla prima edizione dell’osservatorio, la presenza femminile negli organi societari delle imprese del settore è aumentata di 3 punti percentuali, segno di un lieve cambiamento, ma è fondamentale implementare nelle aziende vere politiche di gender equality.

In questo ambito, l’Italia è allineata alla media europea, ma ancora distante da quanto avviene ad esempio negli Stati Uniti che hanno già raggiunto il 40% di donne nei cda. Più forte la presenza delle donne in qualità di ceo nelle aziende artigiane italiane, che arriva addirittura al 60%”.

La moda cambia i vertici: le nomine

Nelle aziende di moda, intanto, negli ultimi mesi sono stati numerosi i giri di poltrone. Partiamo da Benedetta Petruzzo, che dal prossimo 15 ottobre approderà da Dior in veste di managing director. Ex Miu Miu, la manager ha fatto parte del gruppo Prada dal 2020, dove ha rivestito la posizione di ceo. Prima ancora era stata in Kering Eyewear come vicepresidente esecutiva per il Nord America. Una carriera nella finanza, Petruzzo ha lavorato anche per la società di consulenza Bain & Company nel segmento retail e lusso.

In casa Chanel, invece, Simona Cattaneo è stata nominata Fragrance e Beauty President. Con oltre 30 anni di esperienza nel settore, prima di entrare in Chanel ha ricoperto il ruolo di general manager del gruppo Tod’s dal 2021. In precedenza, ha lavorato in Coty per poi assumere posizioni di rilievo presso Burberry Beauty e Parfums Christian Dior e L’Oréal.

Passiamo ad Antonio Marras, dove Barbara Calò è la nuova amministratrice delegata. Ex amministratrice delegata di Marni, Calò ha assunto ruoli di rilievo anche in Giorgio ArmaniJil Sander e Prada.

Nel mondo creativo, invece, le due nomine recenti sono quelle di Clare Waight Keller in Uniqlo, e Sarah Burton in Givenchy. Keller, ex stilista di Givenchy, dal 2023 disegnava Uniqlo. Premiata come designer inglese per il womenswear ai Fashion Awards, in precedenza aveva ricoperto il ruolo di direttore creativo di Chloé e Pringle of Scotland, e maturato esperienza in Gucci durante la direzione creativa di Tom Ford.

Sarah Burton infine, braccio destro di Lee Alexander McQueen e a capo del marchio da lui fondato dopo la sua prematura scomparsa, è la nuova direttrice creativa di Givenchy con effetto immediato.

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