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D'Amico
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Così il gruppo D’Amico porta la tradizione e l’innovazione italiana in tutto il mondo

Articolo di Danilo D’Aleo apparso sul numero di settembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Un viaggio capace di portare la tradizione e l’innovazione italiana in tutto il mondo. Può essere riassunta così la storia, lunga 56 anni, del gruppo D’Amico, fondato nel 1968 dai fratelli Francesco e Mario D’Amico. Un’azienda capace, nel tempo, di ampliare il suo business di riferimento – quello delle alici della Costiera amalfitana -, allargandosi dai primi anni ‘70 a ortaggi, funghi e olive, fino a diventare uno dei principali player nazionali nella produzione di conserve alimentari, con una distribuzione in oltre 80 paesi.

Maria D'Amico
courtesy D’Amico

Guidato oggi dalla seconda e terza generazione della famiglia, il gruppo è riuscito a innovare e adattarsi alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, senza mai perdere di vista l’importanza della tradizione, mantenendo così un legame profondo con le sue radici, da sempre uno dei punti focali dell’attività e della filosofia dell’azienda. Non è un caso se la terra, e in senso più ampio il verde, è protagonista di tutto il mondo D’Amico, al punto da essere anche il filo conduttore di tutta la comunicazione aziendale, con il claim ‘Il Verde che ci unisce’. Un concetto che mette insieme generazioni, lifestyle, lingue e culture differenti. Perché ‘D’Amico è per tutti’, come evidenzia la realtà, che da sempre fonda la sua attività su sei valori: passione, tradizione, trasparenza, amore per l’arte e la cultura, fiducia e impegno. “Da 56 anni il gruppo, con le sue specialità, racconta l’Italia proponendo le ricette della tradizione e le tipicità”, dice Maria D’Amico, marketing & sustainability manager del gruppo. “Il successo è stato costruito lavorando con passione e rispetto le materie prime, valorizzate da sistemi di produzione tecnologicamente avanzati che garantiscono elevati standard qualitativi. La ricerca di nuovi prodotti e metodi di lavorazione innovativi è continua e avviene sempre con un’attenzione particolare al territorio”. 

Proprio dalla volontà di fondere la tradizione con l’innovazione e portarla su un altro piano, quello occupazionale, nel 2023 è nata in D’Amico un’altra novità: l’Academy, una community di riferimento nella formazione personale e professionale, un hub di crescita e innovazione per sviluppare le competenze, le abilità e i talenti. “D’Amico non è solo tradizione, è anche futuro. L’Academy rappresenta il luogo ideale, inclusivo e stimolante, per affrontare sfide lavorative, trasformandole in opportunità”, dichiara Maria D’Amico. “L’obiettivo è diventare un incubatore di menti brillanti e cuori sensibili, dove ogni persona, indipendentemente dal ruolo, è valorizzata”. In questa direzione il progetto ‘P come Persone, P come Passione’ è molto più di un semplice acronimo. “È il nostro progetto di benessere. ‘P’ significa anche ‘Più’: più salute, più dialogo, più informazioni e più coinvolgimento nella vita aziendale, con più sensibilità alla crescita personale e professionale. Anche perché, in un mercato globale in continua evoluzione, attraverso metodologie didattiche all’avanguardia e l’esperienza diretta della nostra faculty di esperti e professionisti, forniamo strumenti pratici e teorici, coinvolgendo e motivando le nostre persone, generando un impatto positivo nell’ambiente lavorativo e nella comunità”.

Allargando l’orizzonte, l’impegno sostenibile del gruppo D’Amico si manifesta anche attraverso una serie di iniziative per migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di CO2 e minimizzare gli sprechi lungo tutta la filiera produttiva. A partire dal packaging in vetro, che può essere riciclato infinite volte senza perdere le sue proprietà, contribuendo così al riutilizzo creativo. Una peculiarità che il gruppo D’Amico ha nuovamente promosso con la nona edizione del progetto Vasi D’Autore, dove questi contenitori sono stati trasformati in oggetti di design contemporanei. L’azienda adotta anche pratiche di agricoltura sostenibile, supportando la biodiversità e collaborando con fornitori che condividono la stessa visione etica e responsabile. Attenzioni, peraltro, riportate con chiarezza nel suo documento di sostenibilità, dove l’azienda, che ha un fatturato annuo di 80 milioni di euro, ha strutturato un bilancio dei progressi e delineato i suoi obiettivi per il futuro. “Questo impegno non è solo una testimonianza del nostro operato, ma è anche una dichiarazione d’intenti, che riflette una visione chiara e determinata: essere un modello di sostenibilità nel settore alimentare, contribuendo e concentrando le forze per un futuro che assicuri alle attuali e prossime generazioni una vita migliore”, aggiunge Maria D’Amico, che conclude citando Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. 

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