Eni ha firmato un accordo per cedere a Kkr il 25% del capitale sociale di Enilive, società controllata che si occupa di mobilità sostenibile e biocarburanti. L’operazione “rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato”, si legge nella nota stampa.
Cosa prevede l’accordo
Kkr verserà un corrispettivo di 2,9 miliardi di euro che saranno corrisposti in due passaggi. Il primo riguarda la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato al fondo pari a 500 milioni di euro. Il secondo è l’acquisto di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi di euro, corrispondente a una valutazione post-money di 11,75 miliardi di euro in termini di equity value per il 100% del capitale sociale di Enilive. L’accordo prevede inoltre che prima del completamento dell’operazione Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni di euro per azzerare la posizione finanziaria netta.
A luglio Eni aveva già firmato un accordo di esclusività temporanea con Kkr per la vendita del 20-25% di Enilive.
LEGGI ANCHE: Chi sono i miliardari dietro Kkr, il fondo che ha comprato la rete Tim
Descalzi: “Passo avanti nella strategia legata alla transizione energetica”
Per Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, l’accordo “rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica. Enilive, insieme a Plenitude, è fondamentale per il nostro impegno nel fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti: entrambe le società hanno incontrato un grande interesse da parte di partner internazionali di primo piano e conseguito valutazioni di mercato importanti, e questo significa che c’è apprezzamento per come stiamo affrontando la transizione energetica. E crediamo che per affrontarla con successo questa sia la strada giusta: creare dei business low o zero carbon che rispondano a una domanda reale ed esistente di prodotti energetici e crescano in modo autonomo, in ragione del successo dei loro modelli e dei loro prodotti. Con il supporto di Kkr, Enilive è nelle condizioni di valorizzare i propri ambiziosi piani di crescita e proseguirà nell’offerta di soluzioni reali e scalabili, legate alla transizione energetica”.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .