Il round va oltre il precedente piano di Alphabet di investire fino a 5 miliardi di dollari nella sua società di guida autonoma, che si prepara a lanciare il suo servizio in due nuove città.
Waymo, il principale operatore di taxi robotizzati dotati di intelligenza artificiale, ha raccolto 5,6 miliardi di dollari nel più grande round di finanziamento della sua storia. L’unità di Alphabet sta allargando i suoi servizi in tre grandi città statunitensi e si prepara a lanciarlo in altre due.
La cifra supera di oltre il 10% quella che quest’anno Alphabet aveva dichiarato questo di voler investire. Sono inclusi, ha fatto sapere Waymo in un post sul suo blog, ulteriori capitali di precedenti investitori, come Andreessen Horowitz, Fidelity, Perry Creek, Silver Lake, Tiger Global e T. Rowe Price. La società di Mountain View, in California, al momento registra 100mila corse a pagamento prenotate a settimana.
“Con quest’ultimo investimento, continueremo ad accogliere più persone nel nostro servizio Waymo One a San Francisco, Phoenix e Los Angeles e ad Austin e Atlanta tramite la nostra partnership con Uber”, hanno detto i co-ceo, Tekedra Mawakana e Dmitri Dolgov, nello stesso post. La sperimentazione dei robotaxi di Waymo dovrebbe cominciare anche a Buffalo, New York e Washington D.C.
Come va Waymo
Il nuovo round porta il totale dei fondi raccolti da Waymo ben oltre i 10 miliardi di dollari da quando ha iniziato a sviluppare la sua tecnologia di guida autonoma 15 anni fa, quando si chiamava ancora Google Self-Driving Car Project. Sebbene da allora siano arrivate decine di concorrenti, al momento la società non ha veri rivali nel settore dei robotaxi negli Stati Uniti. Elon Musk spera di cambiare le cose riposizionando Tesla come azienda di guida autonoma, anche se non è per niente chiaro se e quando la sua società riuscirà a proporre un’alternativa sicura a Waymo.
Nonostante i ricavi siano in crescita e possano avvicinarsi ai 100 milioni di dollari quest’anno, Waymo rimane una scommessa rischiosa. Finora ha evitato i gravi incidenti che hanno messo in crisi i programmi di concorrenti come Uber e Cruise, così come gli incidenti fatali collegati al software parzialmente automatizzato di Tesla, anche se i regolatori federali stanno indagando su numerose collisioni e violazioni del codice della strada che hanno coinvolto i suoi robotaxi, senza causare feriti o vittime.
“L’azienda ha costruito il prodotto più sicuro nell’ecosistema dei veicoli autonomi, nonché il migliore”, ha detto nello stesso post Chase Coleman, fondatore di Tiger Global.
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