articolo di Federico Lobuono
In un mondo sempre più dinamico e interconnesso, in cui il settore dei viaggi e del turismo è destinato ad aggiungere 11,1 trilioni di dollari al Pil mondiale nel 2024, Hilton continua a giocare un ruolo da protagonista nel settore dell’ospitalità, con una presenza capillare in Europa, Medio Oriente e Africa.
A parlare con Forbes delle strategie di crescita e dell’impegno per l’innovazione e la sostenibilità del colosso alberghiero è Simon Vincent, executive vice president & president Emea di Hilton. Con oltre 1.100 hotel tra operativi e in fase di sviluppo in 77 paesi, Simon Vincent ha guidato l’espansione della catena alberghiera negli ultimi 17 anni con una visione globale, unendo la tradizione dell’accoglienza Hilton a una spinta costante verso l’inclusività e la responsabilità sociale.
Il gruppo ha recentemente annunciato i risultati finanziari del terzo trimestre del 2024, con una crescita del RevPAR a livello di sistema dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’Ebitda rettificato ha raggiunto i 904 milioni di dollari.
Hilton ha aggiunto un record di 36.600 camere al proprio sistema, portando il numero totale di stanze in pipeline a 492.400 in tutto il mondo. Con una carriera alle spalle in aziende leader come HSBC, Opodo e Thomas Cook, Simon Vincent è un leader esperto e appassionato, impegnato non solo nel settore dell’ospitalità ma anche nel sociale, come dimostrano i suoi ruoli di Trustee presso la Jigsaw School e l’Amber Trust.
In questa intervista svela quali sono le opportunità del futuro dell’hotellerie in Italia e non solo, affrontando temi come la cultura aziendale, l’inclusione e le ambiziose strategie Travel with Purpose Esg di Hilton per un turismo sostenibile.
Vorremmo una panoramica dell’azienda, quindi capire quanti hotel attualmente sono attivi in Italia e quali sono i marchi che utilizzate o che pensate di utilizzare in futuro.
L’azienda è stata fondata nel 1919 da Conrad Hilton, quindi è in attività da oltre 105 anni. Abbiamo 8.300 hotel operativi in 138 paesi, con 24 marchi e impieghiamo mezzo milione di team member in tutto il mondo. L’Italia è un mercato strategico fondamentale per Hilton, dove operiamo da oltre 60 anni. Attualmente, qui abbiamo 36 hotel operativi e 16 in pipeline e siamo presenti in città strategiche come Roma, Firenze e Milano e in destinazioni chiave come il Lago di Como, la Sardegna e la Sicilia. Negli ultimi 15 anni abbiamo raddoppiato la nostra presenza in Italia e solo negli ultimi 5 anni abbiamo aperto una dozzina di hotel. Collaboriamo con proprietari e investitori per cogliere le opportunità di far crescere il portfolio di tutti i nostri marchi, ma soprattutto nei segmenti mid-market, economy, lusso e lifestyle.
Qual è il piano strategico di crescita in Italia e nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa)? Avete delle aperture previste?
Come accennato, abbiamo 36 hotel attualmente operativi in Italia e altri 16 in costruzione. La nostra strategia di crescita si concentra su una presenza capillare, coprendo località urbane, di resort, di mare e montagna. Abbiamo un brand per ogni segmento: dagli hotel di lusso come il Waldorf Astoria a Roma, ai DoubleTree come quello in zona Monti, fino ai marchi come Hilton Garden Inn e Curio. Apriamo oltre un hotel a settimana in Emea e in Italia in particolare prevediamo due nuove aperture, l’Hampton by Hilton Rome St. Peter’s, vicino al Vaticano, e il DoubleTree by Hilton Naples Oriente, in zona Castel dell’Ovo.
Quali sono le iniziative che hanno portato Hilton a essere riconosciuta come miglior luogo di lavoro al mondo e in Italia, e in che modo la sua cultura pluripremiata ha contribuito a questo successo?
Siamo stati inseriti al posto nella classifica Best Place to Work di Great Place to Work, non solo in Italia ma anche in diversi Paesi sia in EMEA che a livello globale, un riconoscimento di cui siamo molto orgogliosi. Hilton è anche il Top Hospitality Workplace in Europa secondo Great Place to Work, e questo è il 6° anno consecutivo in cui siamo stati inseriti in questa classifica. La cultura di Hilton si fonda su inclusività, aspirazione e opportunità di crescita. L’azienda offre un ambiente di lavoro aperto e inclusivo, con forte enfasi sullo sviluppo personale e professionale, permettendo ai team member di avanzare da ruoli base a posizioni dirigenziali. Attraverso programmi di formazione continua e collaborazioni con organizzazioni come Aipd (Associazione Italiana Persone Down) e la partnership con Tent per il sostegno ai rifugiati, Hilton garantisce opportunità di lavoro per persone provenienti da contesti diversi. Questo contribuisce a creare un ambiente accogliente e gratificante. Oltre a queste iniziative, Hilton implementa anche programmi di benefit, come Go Hilton, che offre ai dipendenti tariffe preferenziali nei suoi hotel, e politiche di benessere che includono congedi di maternità estesi e la possibilità di usufruire di un anno sabbatico. Queste pratiche, insieme a una cultura aziendale incentrata sulla crescita e il supporto dei dipendenti, sono state fondamentali nel riconoscimento di Hilton come miglior luogo di lavoro a livello globale e in Italia.
Può approfondire la strategia Esg Travel With Purpose 2030 di Hilton, evidenziando esempi di iniziative di sostenibilità e impatto sociale che sono state implementate in Italia?
La strategia Esg Travel With Purpose si concentra su sostenibilità e impatto sociale. Abbiamo un sistema di tracking proprietario LightStay, che ci aiuta a tracciare diverse cose tra cui il consumo energetico dei nostri hotel. Inoltre, siamo stati la prima azienda del settore alberghiero ad adottare obiettivi basati su dati scientifici. Questo impegno verso la sostenibilità è fortemente supportato dai nostri membri del team, in particolare dalle generazioni più giovani, che vedono questi valori come fondamentali.
La visione di Simon Vincent per Hilton e il futuro dell’ospitalità è chiara: crescita, sostenibilità e inclusione sono le parole chiave che guideranno la strategia aziendale nei prossimi anni. Attraverso iniziative come Travel With Purpose e una cultura aziendale inclusiva e meritocratica, Hilton sta tracciando la rotta per un’ospitalità più responsabile e consapevole. Con oltre un secolo di storia alle spalle, il brand non smette di rinnovarsi, consolidando il suo ruolo di leader globale. Grazie a leader come Vincent, l’azienda continua a definire nuovi standard nel settore, bilanciando innovazione e tradizione con un impegno costante verso la comunità e l’ambiente. Hilton non è solo un nome sinonimo di lusso e accoglienza, ma rappresenta un modello per il futuro del turismo internazionale.
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