Secondo quanto annunciato da una nota, Saipem e Subsea7 hanno raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione delle due società tramite la sottoscrizione di un memorandum di intesa. Il progetto di fusione darebbe vita a un leader globale nel settore energy services da 20 miliardi di ricavi. L’operazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2026.
Fatti principali
- La società risultante dalla fusione tra Saipem e Subsea7 (la “Combined Company”), si legge nel comunicato, sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro e un Ebitda di oltre 2 miliardi di euro.
- Avrà un’organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager. Potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale.
- Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della nuova compagnia. Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione.
- Ci si aspetta che la proposta di fusione generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro. La nuova società avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo.
- Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026
Il nuovo management
CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un memorandum separato, in cui si sono impegnati a sostenere il progetto di fusione e concordato i termini di un patto parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. In tale ambito è previsto che il presidente del cda della Combined Company sia designato da Siem Industries, mentre l’amministratore delegato sia designato da Cdp Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia nominato amministratore delegato della nuova società, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato ad della società che gestirà il business offshore. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem.
Le dichiarazioni
“Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico”, ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. “Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l’ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa: un grande risultato che valorizza pienamente il sostegno che abbiamo fornito nel nostro ruolo di azionisti”.
“Assieme a Eni abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale”, ha commentato l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. “L’unione delle attività di Saipem e Subsea7 rappresenta un significativo rafforzamento di aziende ad alta tecnologia e affermate nei mercati di riferimento e che da oggi, sfruttando la loro complementarietà, danno vita a una realtà destinata a diventare leader mondiale nel settore”.
La benedizione arriva anche dal ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. “L’accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell’ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano”.
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