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Cultura

Edifici intelligenti e crisi climatica: i temi al centro della Biennale di Architettura di Carlo Ratti 

“Saremo in grado di progettare edifici intelligenti come alberi?”, si chiede Carlo Ratti, l’architetto e ingegnere che cura la 19esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Per trovare una risposta sta radunando nella Serenissima architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti: plurime menti, competenze e conoscenze che indagheranno l’argomento nel corso della Biennale di Venezia al via il 10 maggio (fino al 23 novembre).

Come l’architettura ha risposto alla crisi climatica

Nel 2024, acqua (Valencia) e fuoco (Los Angeles) hanno attaccato ferocemente la Terra, le temperature medie globali sono salite oltre il +1,5°C fissato dagli Accordi di Parigi del 2016. Bisogna agire. “In soli due anni, il cambiamento climatico ha impresso un’accelerazione che sfida anche i modelli scientifici più validi” osserva Ratti. L’auspicio del presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, è  quello di “trovare soluzioni utili ed eleganti, ed eleganti perché utili”.

Fino ad ora l’architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione, vale a dire con soluzioni pensate per ridurre il nostro impatto sul clima, “ma questo approccio non è più sufficiente. È il momento che l’architettura passi dalla mitigazione all’adattamento: va ripensato il modo in cui progettiamo in vista di un mondo profondamente cambiato”, ancora Ratti che indica  quattro  leve da azionare per puntare all’obiettivo: Intelligens. Natural. Artificial. Collective, pure sottotitolo della Mostra.

Cosa significa Intelligens

Giganteggia il termine Intelligens, o Intelli/Gens. Lo ha coniato Ratti, italiano ma cittadino del mondo, formazione italo-francese, sulla quale ha innestato esperienze internazionali con apice nella creazione e gestione di un dipartimento tutto suo al MIT di Boston, primo nella  classifica dei migliori atenei del mondo. Tra i dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana, Ratti insegna anche al Politecnico ed è socio fondatore dello studio di architettura e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati (Torino, New York City, Londra).

Quel gens (gente) “ci invita a sperimentare oltre i limiti di un focus limitato all’Intelligenza artificiale e alle tecnologie digitali” e Intelligens funge da laboratorio dinamico riunendo esperti nelle varie forme di intelligenza.

Quanti paesi partecipano alla mostra

Alla Mostra partecipano 66 Paesi, con Padiglioni ai Giardini (26), all’Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar, Togo.

Il Padiglione Italia, alle Tese delle Vergini in Arsenale, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare. Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con l’allestimento della mostra dal titolo Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia.

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