Il mondo del mobile gaming ha una nuova ossessione. Si chiama Pokémon Trading Card Game Pocket — o semplicemente Pokémon TCG Pocket — ed è l’ultima creazione digitale di The Pokémon Company, lanciata nell’ottobre 2024. In poco più di tre mesi, l’app ha già generato oltre 500 milioni di dollari di ricavi. Un numero impressionante, se si considera che si tratta di un gioco “free-to-play”, ovvero scaricabile gratuitamente.
Secondo le stime, gli utenti spendono circa 6 milioni di dollari al giorno all’interno dell’app, e alcuni giocatori arrivano a investire anche 1.500 dollari in una sola giornata. Cifre da capogiro, che rendono Pokémon TCG Pocket non solo un successo commerciale, ma anche un interessante caso di studio per comprendere le logiche economiche dietro il boom del mobile gaming.
Il potere del collezionismo digitale
A differenza di titoli come Pokémon GO, basato sulla geolocalizzazione e l’esplorazione urbana, Pokémon TCG Pocket si concentra esclusivamente sulla dimensione del collezionismo. L’interfaccia è semplice: gli utenti possono aprire pacchetti digitali di carte Pokémon, organizzare le carte in collezioni, creare mazzi per combattere (sempre all’interno dell’applicazione) e scambiare le carte con altri giocatori.
Il cuore pulsante del gioco sono proprio questi pacchetti virtuali, che si aprono attraverso una valuta interna, le clessidre. Ogni giocatore riceve alcune clessidre gratuitamente ogni giorno, ma per ottenere più pacchetti, o per tentare la fortuna in edizioni limitate o carte più rare (come le carte animate), molti scelgono di acquistare clessidre con denaro reale.
La dinamica ricorda molto il mondo dei loot box, ma con un twist nostalgico. Le carte digitali sono progettate per richiamare i celebri set fisici del Pokémon Trading Card Game, ma includono anche elementi nuovi, come animazioni o effetti tridimensionali. Alcune carte, ad esempio, mostrano Pokémon in ambientazioni dinamiche o con musiche di sottofondo: piccole innovazioni capaci di accendere l’interesse dei collezionisti, vecchi e nuovi.
Nostalgia, FOMO e strategia: gli ingredienti del successo
The Pokémon Company non è nuova a successi nel mondo del mobile. Basti pensare a Pokémon GO, il gioco che nel 2016 trasformò le città in teatri di caccia ai mostriciattoli tascabili, generando oltre 1 miliardo di dollari solo nel primo anno. Ma con TCG Pocket, la strategia è ancora più raffinata.
Questa volta, infatti, il collezionismo non è fisico ma virtuale, e non esistono costi di produzione, spedizione o distribuzione. Le carte digitali non hanno limiti di stock, possono essere lanciate in edizioni speciali a tempo limitato, e spesso sfruttano artwork già esistenti del passato, abbattendo ulteriormente i costi.
Un modello di business scalabile e redditizio, che si alimenta di tre leve fondamentali:
– Nostalgia: i millennial, cresciuti aprendo bustine di carte Pokémon nei primi anni 2000, sono oggi adulti con potere d’acquisto. L’idea di rivivere quell’esperienza in formato digitale, magari sul proprio smartphone in qualsiasi momento, è irresistibile.
– FOMO (Fear of Missing Out): in poche parole la paura di perdere eventi speciali, collezioni a tempo, carte esclusive. Il meccanismo della scarsità percepita spinge molti utenti a spendere subito, per paura di “perdere l’occasione”.
– Accessibilità: mentre i box fisici delle carte Pokémon possono arrivare a costare centinaia di euro — basti pensare ad alcuni set venduti anche a 1.000 euro l’uno — TCG Pocket consente di collezionare e scambiare carte gratuitamente. Una democratizzazione apparente, che abbassa la soglia d’ingresso, ma può portare a una spesa cumulativa molto più alta.
L’economia del “gratuito”
Il modello free-to-play non è nuovo, ma è in continua evoluzione. Se nei primi anni 2010 veniva associato a titoli come Candy Crush o Clash of Clans, oggi rappresenta un intero universo economico, in cui le microtransazioni generano miliardi.
Il segreto? Rendere l’esperienza gratuita così coinvolgente da spingere l’utente a voler “accelerare” o “personalizzare” il proprio percorso, spesso spendendo piccole somme che, sommate, fanno la differenza nei bilanci delle aziende.
Nel caso di Pokémon TCG Pocket, le clessidre sono la chiave per accelerare l’esperienza e completare i set più in fretta. Senza acquisti, si possono aprire al massimo 2 pacchetti al giorno, con 10 euro – il costo del pass mensile – si arriva a 3 bustine al giorno più altri benefit. La voglia di completare la collezione — alimentata da effetti speciali, carte animate, punteggi da collezionista e classifiche — rende l’acquisto quasi inevitabile.
I numeri del successo
Ad oggi, Pokémon TCG Pocket è disponibile in oltre 50 Paesi ed è stato scaricato milioni di volte. L’app si posiziona stabilmente tra le prime 10 nella categoria “giochi di carte” sia su iOS che su Android. Alcuni dettagli del successo di questa applicazione:
– oltre 100 milioni di download: secondo quanto riportato da Nintendo Life, il gioco ha superato i 100 milioni di download a livello globale entro la fine di febbraio 2025, un traguardo impressionante per un’app lanciata da pochi mesi. Si è affermato come il gioco di carte digitale più redditizio del 2024, superando colossi come Marvel Snap e Hearthstone.
– il tasso di conversione da utente gratuito a pagante risulta superiore alla media di settore (che si aggira intorno al 2-3%)
– continui aggiornamenti: l’applicazione è in costante aggiornamento, ogni mese vengono introdotti nuovi pacchetti (”espansioni”), si aggiungono lotte e sfide che, se superate, ricompensano i giocatori con clessidre e carte speciali; l’introduzione delle carte shiny, poi, ha portato a un aumento del 265% nelle spese dei giocatori, evidenziando l’efficacia delle strategie di monetizzazione basate sulla nostalgia e sull’esclusività.
Un nuovo futuro per il collezionismo?
La forza di TCG Pocket non sta solo nella monetizzazione. Il gioco rappresenta anche un esperimento culturale: può il collezionismo esistere senza l’oggetto fisico? Possiamo affezionarci a una carta virtuale come lo facevamo con quelle conservate nei raccoglitori?
La risposta, per ora, sembra essere sì. Pokémon TCG Pocket è la dimostrazione che il valore percepito non dipende dalla materia, ma dall’esperienza, dal riconoscimento sociale e dalla costruzione di un’identità.
Con Pokémon TCG Pocket, The Pokémon Company ha lanciato un guanto di sfida a tutto il settore del mobile gaming, dimostrando che è possibile trasformare la nostalgia in un motore economico potente, scalabile e digitale.
Un caso di successo che unisce marketing, design comportamentale e intelligenza strategica. E che ci pone una domanda cruciale: se siamo disposti a spendere centinaia di euro per oggetti virtuali, cosa ci spinge davvero a comprare?
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