Cosa pensano davvero gli operai italiani dei luoghi in cui lavorano? Secondo il ranking Best Workplaces for Blue Collar 2025, in Italia esistono realtà produttive in cui lavorare bene è ancora possibile. Nelle 15 aziende classificate come migliori ambienti di lavoro, il Trust Index – ovvero l’indice che misura quanto i dipendenti percepiscono positivamente il clima aziendale – è del 66%. Questo dato è più alto del 19% rispetto a quello delle aziende dello stesso settore non incluse nel ranking (47%) e del 22% rispetto alla media nazionale (44%), secondo il report European Workforce Study.
Le aziende manifatturiere considerate più virtuose si distinguono soprattutto per l’attenzione alla sicurezza sul lavoro e alla qualità delle infrastrutture. L’82% degli operai delle aziende premiate ritiene sicuro il proprio luogo di lavoro, contro il 67% degli operai nelle altre aziende analizzate. Quanto alle infrastrutture, il 71% dei lavoratori nei best workplaces ne valuta positivamente la qualità, contro il 51% di quelli nelle aziende non classificate come eccellenti.
Tra i principali punti di forza che distinguono le aziende Best Workplaces for Blue Collar 2025 emergono diversi aspetti legati all’equità, all’autonomia e alla qualità dell’esperienza lavorativa vissuta dagli operai. In particolare, i lavoratori segnalano un’elevata imparzialità nei trattamenti, indipendentemente dall’orientamento sessuale (88%) o dall’origine etnica (86%). Inoltre, il 82% dichiara di potersi assentare dal lavoro quando necessario, e il 79% afferma di essersi sentito accolto e benvenuto fin dal primo giorno in azienda.
Un altro fattore distintivo è l’autonomia operativa: il 71% degli operai nelle aziende best afferma di lavorare in modo indipendente e senza un controllo eccessivo da parte dei responsabili, contro il 60% rilevato nelle aziende non eccellenti.
Il divario si amplia quando si guarda ad aspetti più profondi della cultura aziendale:
Eticità del management: 73% nei best workplaces vs 52% nelle altre aziende (+21%);
Celebrazione di eventi speciali (es. successi, ricorrenze, traguardi): 76% vs 51% (+25%).
Tra gli elementi più apprezzati ci sono anche:
La disponibilità di benefit concreti e su misura per le esigenze degli operai (71%);
La chiarezza della visione aziendale: il 67% afferma di comprendere dove l’azienda sta andando e si sente coinvolto nella direzione intrapresa.
Anche la qualità della leadership fa la differenza. Il Leadership Index, che misura quanto i comportamenti dei manager contribuiscano a creare un clima di fiducia e crescita, raggiunge il 64% nei Best Workplaces, contro il 47% nelle aziende del settore non eccellenti.
Tuttavia, l’edizione 2025 del ranking evidenzia un leggero calo complessivo (-3%) in tutte le cinque macroaree analizzate (credibilità, rispetto, equità, orgoglio e coesione) rispetto al 2024 — un calo simile a quello registrato anche nelle aziende non best (-4%).
Quali sono le realtà dell’industria manifatturiera Made in Italy considerate eccellenti direttamente da chi ci lavora? Ecco la classifica delle 15 aziende manifatturiere più apprezzate in Italia secondo le opinioni degli operai, raccolte nel ranking Best Workplaces for Blue Collar 2025 di Great Place to Work Italia:
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