Il responsabile dell'intelligenza artificiale dell'azienda, Alexandr Wang, ha definito i licenziamenti come una mossa di ristrutturazione
Meta licenzierà circa 600 dipendenti dei suoi Superintelligence Labs, secondo
diverse fonti che citano una nota interna del responsabile dell’intelligenza artificiale dell’azienda.
Cosa è successo
- I tagli, riportati per la prima volta da Axios, interesseranno alcune divisioni dei Superintelligence Labs dell’azienda, compresi i dipendenti del laboratorio di ricerca Fair Ai, della divisione prodotti AI e della divisione infrastrutture Ai.
- Non avranno alcun impatto sul Tbd Lab di Meta, la sua unità di recente costituzione incaricata di sviluppare la prossima generazione di modelli linguistici di grandi dimensioni dell’azienda.
- Il responsabile dell’intelligenza artificiale di Meta, Alexandr Wang, ha definito i licenziamenti come una mossa di ristrutturazione, insistendo sul fatto che i tagli significheranno “meno conversazioni necessarie per prendere una decisione e che ogni persona avrà più responsabilità, più spazio di manovra e un maggiore impatto”, secondo quanto riportato nella nota.
- Il promemoria informava i dipendenti che avrebbero saputo il loro status lavorativo entro mercoledì mattina e li incoraggiava a candidarsi per altri lavori presso Meta.
- Le azioni di Meta hanno subito un leggero calo dopo la notizia dei licenziamenti, ma il calo dello 0,6% circa registrato nel primo pomeriggio di mercoledì non è stato così drastico come quello dei principali indici.
- Meta non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento da parte di Forbes.
Il contesto
I licenziamenti arrivano solo pochi mesi dopo che il ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha intrapreso un’iniziativa multimiliardaria per potenziare gli sforzi dell’azienda nel campo dell’intelligenza artificiale, che a giugno aveva annunciato sarebbero stati gestiti da un “Superintelligence Lab”. Nello stesso mese, Meta ha annunciato un investimento di 14,3 miliardi di dollari in Scale AI, la società co-fondata da Wang, e lo ha assunto per dirigere la sua divisione di intelligenza artificiale. L’azienda ha anche speso miliardi per reclutare altri ricercatori di intelligenza artificiale dalla concorrenza, come OpenAI.