
Milano, 24 ottobre 2025 – Nella cornice del Duomo Space, cuore pulsante di Milano e sede degli eventi Forbes Italia, si è tenuto il Top HR 2025, la serata dedicata ai 50 direttori delle risorse umane che stanno guidando la trasformazione del lavoro in Italia.
Un evento che ha celebrato chi promuove cultura aziendale, benessere organizzativo e sostenibilità, accompagnando la crescita delle persone e delle imprese.
A condurre la serata è stato Antonio Ravenna, giornalista e conduttore di Forbes Italia, che ha ricordato come il ruolo dell’HR sia evoluto nel tempo: “Dalla difesa dei lavoratori allo sviluppo dei talenti, fino alla leadership del cambiamento. Oggi il direttore HR è un leader strategico che guida il cambiamento, a cui si richiede comprensione del business e pensiero strategico”
Dopo l’introduzione, Andrea Agostini, direttore marketing di Forbes Italia, ha portato i saluti istituzionali: “Forbes racconta le storie di successo dei grandi imprenditori, ma ogni successo nasce da una squadra. E la squadra va scelta, gestita e valorizzata. Questo evento celebra chi rende possibile tutto questo.”
A seguire, Giorgio Midulla, responsabile del progetto Next Leaders powered by Forbes Italia, ha presentato l’iniziativa che collega università e imprese: “Next Leaders nasce per creare un ponte tra mondo accademico e aziende, raccontando le competenze del futuro e favorendo l’incontro tra domanda e offerta di talento.”
Il primo panel, dedicato alla trasformazione aziendale, ha riunito Alessia Genovese (head of people & culture di Younited), Viviana Programma (group hr director di Cisalfa Group), Francesca Noventa (group hr director di Gattinoni) e Gianluca Spolverato (fondatore di Laborability).
Per Genovese, che ha accompagnato Younited nella crescita da startup a realtà strutturata, “la sfida è mantenere l’anima imprenditoriale anche in un contesto regolato: il cultural fit prevale sulle competenze tecniche.”
Noventa ha raccontato la rapida espansione di Gattinoni: “Crescere significa anche imparare a comunicare in modo nuovo. I nostri ‘launch and learn’ e momenti di scambio servono a tenere unite le diverse anime aziendali.”
Programma ha posto l’accento sull’evoluzione culturale: “L’HR oggi è architetto di mindset. Dobbiamo liberare il potenziale delle persone e mantenere la velocità dell’imprenditorialità in un contesto internazionale.”
Spolverato ha invece affrontato il tema della trasparenza retributiva: “La nuova Direttiva europea sulla Pay Transparency è un’occasione per costruire politiche eque e ambienti più sereni. L’equità retributiva è il primo passo verso il benessere aziendale.”
Sul fronte delle nuove tecnologie, Genovese ha ricordato come “l’intelligenza artificiale sia un alleato del recruiting, ma richiede spirito critico anche da parte dei candidati”. Noventa ha aggiunto: “Quando generazioni diverse lavorano insieme nascono innovazioni straordinarie.”
Programma ha chiuso il panel sottolineando un nuovo approccio alla leadership: “Il leader deve fare un passo indietro per lasciarne due avanti al team. Less ego, more trust.”
Il secondo panel, dedicato all’impatto della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, ha visto protagoniste Roberta Segalini (chief HR officer di ATM), Rossella Consonni (hr director di Oracle Italia), Claudia Filippone (institutional relations, hr & communication chief officer di RINA) e Francesca Pasqualucci (italian market director di Factorial).
Filippone ha spiegato come RINA abbia trasformato la gestione HR in un pilastro strategico: “Il know-how è il cuore dell’azienda. Abbiamo reso le competenze trasversali e costruito una cultura basata su crescita e condivisione.”
Segalini ha evidenziato il valore dell’AI nel migliorare la produttività: “L’intelligenza artificiale ottimizza i processi e supporta la sicurezza, ma serve equilibrio tra tecnologia e benessere.”
Consonni ha affrontato il tema del timore verso l’automazione: “Molti lavoratori temono di essere sostituiti. Per questo servono programmi di reskilling e upskilling: l’obiettivo non è rimpiazzare, ma potenziare le persone.”
Pasqualucci ha sottolineato i vantaggi dell’AI applicata all’HR: “Per oltre metà dei professionisti è un supporto affidabile. L’uso più diffuso è nel recruiting e nell’analisi predittiva. La tecnologia rafforza la capacità decisionale.”
Segalini ha poi raccontato l’esperienza di ATM: “Con 11.000 dipendenti, la convivenza tra generazioni è una sfida continua. Promuoviamo il dialogo e valorizziamo le differenze.” Consonni ha concluso: “Entro il 2025, millennials e Gen Z costituiranno il 74% della forza lavoro globale. L’inclusione generazionale è una priorità.”
A chiudere la serata, Antonio Ravenna ha ringraziato relatori e partner, ricordando che “il direttore HR è il primo costruttore di cultura aziendale, oltre che un leader e stratega che guida il cambiamento.”
L’evento si è concluso con il networking dinner, momento tradizionale dei format Forbes Italia, pensato per favorire connessioni e confronti tra i protagonisti del mondo HR e dell’impresa.






