Il commento arriva pochi giorni dopo aver segnalato la volontà di discutere i controlli sulle esportazioni
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che consentirà a Nvidia e Pechino di stringere accordi sui chip AI, ma ha affermato che non permetterà la vendita dei semiconduttori più avanzati di Nvidia alla Cina. Il commento che arriva pochi giorni dopo aver segnalato la volontà di discutere i controlli sulle esportazioni dei chip Blackwell, fiore all’occhiello di Nvidia.
Cosa è successo
- In un’intervista al programma “60 Minutes” andata in onda domenica sera sulla Cbs, a Trump è stato chiesto dell’interesse della Cina ad acquistare “i semiconduttori più avanzati al mondo”, in particolare i chip Blackwell Ai di punta di Nvidia.
- Senza menzionare Blackwell per nome, l’intervistatrice Norah O’Donnell ha chiesto a Trump se avrebbe consentito a Nvidia di vendere “i suoi chip più avanzati alla Cina” e il presidente ha risposto: “No, non lo faremo”.
- Tuttavia, Trump ha detto che lascerà che Pechino “tratti con Nvidia”, sottolineando che il produttore americano di chip AI è “la principale azienda al mondo in questo settore” e ha aggiunto: “Lasceremo che trattino con Nvidia, ma non per quanto riguarda i prodotti più avanzati”.
- “I prodotti più avanzati non li lasceremo avere a nessuno tranne che agli Stati Uniti”, ha detto il presidente.
Come hanno reagito i mercati?
Le azioni di Nvidia sono salite dell’1,4% a 205,31 dollari nelle contrattazioni pre-mercato di lunedì mattina. La scorsa settimana, Nvidia è diventata la prima azienda a superare i 5mila miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dopo che Trump ha segnalato la sua disponibilità a discutere i controlli sulle esportazioni dei chip avanzati di Nvidia destinati alla Cina durante il suo incontro con il suo omologo cinese Xi Jinping.
Cosa aveva detto in precedenza Trump su Nvidia e la Cina?
Trump ha detto ai giornalisti che “parleremo di Blackwells” mentre elogiava il chip Nvidia, definendolo “super duper”. Il presidente ha detto che il ceo di Nvidia Jensen Huang è ‘fantastico’ e ha aggiunto che i chip Blackwell sono “probabilmente 10 anni avanti rispetto a qualsiasi altro chip”.
Tuttavia, dopo che i due leader si sono incontrati faccia a faccia in Corea del Sud, Trump ha detto ai giornalisti che non c’erano stati colloqui su Blackwells.
“Abbiamo discusso dei chip e loro parleranno con Nvidia e altri riguardo all’acquisto dei chip, che noi produciamo in modo eccellente”. Il presidente ha aggiunto che ne parlerà con il ceo di Nvidia Jensen Huang e ha affermato che ulteriori discussioni avranno luogo tra la Cina e Nvidia, con gli Stati Uniti che fungeranno da “una sorta di arbitro o mediatore”.
Cosa ha detto il ceo di Nvidia riguardo le vendite in Cina?
A margine del vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec) in Corea del Sud, al ceo di Nvidia è stato chiesto delle potenziali vendite dei chip Blackwell in Cina, e lui ha risposto: “Non lo so, spero che un giorno possa succedere”.
Huang ha aggiunto: “Penso che sarebbe davvero positivo sia per l’America che per la Cina se Nvidia potesse partecipare al mercato cinese”, prima di aggiungere che “non è stata presa alcuna decisione e vedremo come andrà a finire”. Il ceo miliardario ha anche sottolineato che la decisione finale in merito dovrà essere presa da Trump.
Durante la conferenza annuale sulla tecnologia Gpu tenutasi all’inizio di questa settimana, Huang ha dichiarato: “Il presidente ci ha concesso la licenza per spedire in Cina, ma la Cina ci ha impedito di farlo. Hanno chiarito che al momento non vogliono che Nvidia sia presente sul loro mercato”.
Nell’intervista a 60 Minutes, a Trump è stato chiesto se le restrizioni alle esportazioni verso la Cina fossero dovute al timore che “potessero vincere la corsa all’intelligenza artificiale”. Il presidente ha risposto: “Beh, non la vincerebbero necessariamente, ma avrebbero sicuramente un vantaggio pari. In questo momento, stiamo vincendo perché stiamo producendo elettricità come mai prima d’ora, consentendo alle aziende di produrre la propria elettricità, che è stata una mia idea”.