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7 novembre 2025
Nel 1965 nasceva l'azienda, che si proietta nel futuro con diverse iniziative. Sempre mettendo assieme rigore e apertura al cambiamento, sobrietà e rispetto per la complessità, qualità tecnica e sostenibilità
Brandvoice – Paid Program – USM HALLER
Esistono aziende che non si limitano a produrre oggetti, ma che riescono a incidere sul modo in cui abitiamo lo spazio, cambiandolo per sempre. Usm Modular Furniture appartiene a questa categoria ristretta. Nata in Svizzera a metà Ottocento come piccola manifattura di ferramenta a Münsingen, alle porte di Berna, l’azienda ha saputo reinventarsi più volte, attraversando i mutamenti economici e sociali. Nel 1961, quando Paul Schärer assunse la guida della società di famiglia, fu avviata una trasformazione decisiva, commissionando all’architetto Fritz Haller non solo l’ampliamento della sede aziendale, ma anche un sistema di arredo coerente con il nuovo edificio e con una visione di produzione moderna, razionale ed efficiente.
Usm Haller
È in questo contesto che nel 1965 nacque il sistema Usm Haller, destinato a diventare una pietra miliare del design svizzero. Basato su un principio elementare e al contempo rivoluzionario – la possibilità di combinare pochi componenti di alta qualità in configurazioni infinite – il sistema inaugurava una nuova grammatica dell’abitare e del lavorare. Giunti in ottone cromato, tubi in acciaio e pannelli in metallo o vetro diventavano i mattoni di una struttura potenzialmente illimitata, che può crescere e trasformarsi insieme alle persone, agli spazi, alle esigenze.
Da allora il destino di Usm si intreccia con quello del suo sistema modulare. Ma se in origine era pensato per l’ufficio, nel tempo Usm Haller ha varcato ogni soglia, adattandosi a case, biblioteche, showroom, spazi pubblici. La sua forza è quella di saper coniugare precisione ingegneristica e sensibilità estetica: un equilibrio che è valso al sistema, nel 2001, l’ingresso nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Non un semplice mobile, dunque, ma un oggetto che appartiene al patrimonio culturale del nostro tempo.
Oggi, 60 anni dopo la sua progettazione, Usm Haller dimostra di essere più attuale che mai. Per celebrare il 60esimo anniversario, l’azienda ha presentato un LookBook che raccoglie 100 configurazioni originali, testimonianza della sua inesauribile versatilità: guardaroba su misura, arredi per l’infanzia, soluzioni per l’home office e la multimedialità, scaffalature per vinili e librerie, fino a tavolini e angoli bar domestici. Ogni configurazione è un esercizio di creatività che riflette l’essenza del sistema: libertà compositiva, durabilità, bellezza essenziale. Le 14 varianti cromatiche disponibili ampliano ulteriormente le possibilità, consentendo di modulare gli spazi secondo atmosfere sobrie o più audaci.
Il futuro
Nel frattempo il sistema Usm Haller si proietta ora nel futuro con due iniziative. La prima è la collaborazione con il Politecnico di Milano, giunta al quarto anno, che invita gli studenti a reinterpretare la filosofia Usm con sguardo libero e sperimentale. I progetti premiati negli ultimi anni – dalla House of Music del 2022 al più recente Usm Periaktoi del 2025, in cui i moduli si trasformano in un sistema flessibile per la scenografia teatrale – testimoniano come il sistema sia non solo un arredo, ma anche un’infrastruttura architettonica capace di ridefinire gli spazi e le loro funzioni.
La seconda iniziativa è il debutto di Usm alla Biennale Architettura di Venezia, con l’installazione unEarthed / Second Nature / PolliNATION, realizzata con il Virginia Tech Honors College, Cloud9 e Joba Studio. L’installazione presenta una selezione di progetti accademici provenienti da diverse aree di studio e trasforma il sistema modulare in un ecosistema vivo, pulsante e aperto a tutti.
Nei Giardini della Marinaressa e a Palazzo Bembo, Usm Haller diventa il supporto fisico di un laboratorio multidisciplinare dedicato a sostenibilità, giustizia ambientale e convivenza interspecie. Qui design e natura si incontrano in un dialogo che coinvolge studenti, docenti e visitatori, riaffermando la capacità del marchio di farsi piattaforma per la sperimentazione culturale.
Sessant’anni dopo la sua invenzione, Usm Haller continua a incarnare i valori che hanno reso il design svizzero un riferimento internazionale: rigore, sobrietà, qualità tecnica, ma anche apertura al cambiamento, attenzione alla sostenibilità e rispetto per la complessità del vivere. Un design che nasce svizzero, certo, ma che appartiene al mondo e dimostra come la vera innovazione non consista nel rincorrere la novità, ma nel saper durare nel tempo, trasformandosi con grazia insieme alla società.