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18 novembre 2025

Giorgio Locatelli: “Il successo non vale nulla senza felicità”

Intervista a Giorgio Locatelli: tra ristorazione, rischio, giovani e contaminazioni culturali, lo chef racconta la sua visione e una verità potente sul successo: “La felicità conta più di tutto”.
Giorgio Locatelli: “Il successo non vale nulla senza felicità”

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Giorgio Locatelli, 62 anni, è uno degli chef e imprenditori più influenti della cucina italiana nel mondo. Dalla Locanda londinese alle nuove aperture alla National Gallery, la sua storia è un percorso costruito su rischio, intuizione e un’instancabile ricerca di libertà. E proprio dalla National Gallery parte uno dei temi centrali del suo racconto: l’accessibilità economica e culturale del settore.

Aprire un ristorante oggi, spiega Locatelli, è “proibitivo” per i giovani: investimenti milionari nelle grandi città, costi di gestione elevati, percentuali di fallimento altissime. “Due ristoranti su cinque chiudono prima della fine dell’anno”, ricorda. Eppure, nonostante la durezza del contesto, Locatelli ribadisce che la ristorazione resta un mestiere che vive di coraggio e di evoluzione continua.

A fare davvero la differenza, secondo lui, sono le esperienze: viaggiare, uscire dalla propria comfort zone, confrontarsi con culture diverse. Un approccio che ha segnato anche la sua cucina, sempre più aperta alla contaminazione internazionale. “La qualità non ha cittadinanza. La cucina italiana non va protetta: va fatta vivere, anche attraverso le fusioni culturali.”

Il capitolo dedicato ai giovani è forse il più diretto. Locatelli difende le nuove generazioni: “Non è vero che non hanno voglia di lavorare. Il problema è il sistema: orari, retribuzioni, costo della vita.” Per trattenerli, serve un ambiente più sano, meno tossico, con turni sostenibili e opportunità reali di crescita. E serve, soprattutto, abbandonare la cultura dell’umiliazione. “Da chi mi ha umiliato non ho mai imparato niente. Niente.”

Tra aneddoti bohemien della Londra degli anni ’80, viaggi in moto che gli hanno insegnato la libertà e riflessioni sul mondo delle cucine di ieri e di oggi, Locatelli torna sempre alla stessa radice: il senso di ciò che fa. E qui arriva la frase che sintetizza l’intera sua filosofia di vita e di lavoro:

“Il successo non significa niente se non sei felice. È la felicità che conta, non il successo.”

Una lezione semplice, ma dirompente. E, nel suo caso, vissuta fino in fondo.

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