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5 dicembre 2025
Il fondatore Zhang Jianzhong ha accumulato una fortuna di 4,3 miliardi di dollari grazie alla sua partecipazione in Moore Threads.
Zhang Jianzhong, fondatore di Moore Threads Technology, è entrato nella lista dei miliardari mentre le azioni della sua azienda cinese di chip per l’IA sono aumentate di oltre il 420% al debutto sul mercato di Shanghai, in un clima di ottimismo sul fatto che un giorno potrebbe diventare la “Nvidia cinese”.
Moore Threads, il fondatore è ora miliardario
Il presidente e ceo dell’azienda con sede a Pechino, 59 anni, ha accumulato una fortuna stimata in 4,3 miliardi di dollari grazie alla sua quota nella società, secondo le stime di Forbes. Moore Threads ha raccolto 8 miliardi di yuan (1,1 miliardi di dollari) alla fine di novembre, vendendo 70 milioni di azioni a 114,28 yuan ciascuna, secondo il prospetto della società.
La società non ha risposto a una richiesta di commento. L’offerta pubblica iniziale era una delle più attese in Cina quest’anno: la parte destinata agli investitori retail è stata sovrasottoscritta 2.750 volte, nonostante un meccanismo di “clawback” che ha alla fine assegnato più azioni agli investitori individuali. Moore Threads vanta ora una capitalizzazione di mercato di 276 miliardi di yuan e prevede di utilizzare i proventi per assunzioni e ricerca e sviluppo.
Il contesto
Prima della sua ipo di grande successo, Moore Threads aveva raccolto finanziamenti da una lista di investitori di alto profilo, tra cui HSG (HongShan Capital Group, precedentemente noto come Sequoia China), nonché le divisioni di investimento dei giganti tecnologici cinesi ByteDance e Tencent. Nel 2023, l’azienda è stata inserita nella “entity list” del governo statunitense, una lista nera commerciale che le impedisce di accedere a tecnologie avanzate di produzione di chip americani.
L’azienda beneficia della spinta della Cina verso l’autosufficienza tecnologica, in un contesto di restrizioni statunitensi sulla vendita di semiconduttori avanzati al suo principale rivale geopolitico, spiega Kenny Ng, stratega di Everbright Securities International con sede a Hong Kong, tramite messaggi su WeChat. L’ottimismo crescente verso i chip prodotti localmente ha fatto salire anche le azioni di società come Cambricon Technologies. Chen Tianshi, presidente e ceo di Cambricon, 40 anni, è ora l’undicesima persona più ricca della Cina, con un patrimonio netto di 23,4 miliardi di dollari, secondo la Real-Time Billionaires List di Forbes.
La storia di Moore Threads
Per quanto riguarda Moore Threads, i suoi prodotti spaziano dalle unità di elaborazione grafica (GPU) ai software di supporto per l’addestramento dei modelli di IA. Il mercato interno per queste GPU crescerà fino a 1,3 trilioni di yuan nel 2029, rispetto ai 142,5 miliardi di yuan del 2024, secondo una nota di ricerca di novembre della società di intermediazione con sede a Shanghai Sinolink Securities.
Moore Threads è destinata a diventare una “forza importante” nella sostituzione dei fornitori esteri come Nvidia, scrive la società di intermediazione nella nota. Nei primi nove mesi di quest’anno, le vendite dell’azienda sono aumentate del 182% su base annua, raggiungendo 784,6 milioni di yuan. La perdita si è ridotta a 723,5 milioni di yuan, in calo del 18,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il fondatore Zhang lavora nel settore dei semiconduttori da quasi 20 anni. Ha guidato l’unità cinese di Nvidia per 14 anni fino al 2020, lo stesso anno in cui ha fondato Moore Threads, secondo il prospetto. In passato, Zhang ha lavorato come dirigente senior presso Dell e HP in Cina, come mostrano i documenti societari. Sua moglie, Liu Shanshan, è stata direttrice dell’azienda nei primi anni prima di dimettersi nel 2023.