Dalle piazze storiche europee a destinazioni inaspettate: una selezione per riscoprire lo spirito delle feste
Contenuto tratto dal numero di dicembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Ogni dicembre l’Europa si accende di luci e profumi che trasformano piazze, strade e città in un palcoscenico di festività collettiva. I mercatini di Natale sono diventati parte della cultura di massa, staccandosi dalla loro origine germanica per diffondersi in tutta Europa e oltre.
La tradizione nacque nell’Europa medievale, tra il XIV e il XV secolo, come fiere d’inverno destinate a fornire ai cittadini cibo, legna e vestiti prima dell’arrivo del gelo. Quello di Dresda del 1434 è considerato il primo vero mercatino natalizio della storia. Oggi questi appuntamenti sono passati da semplici luoghi di scambio a spazi di socialità e di festa: accanto ai venditori di beni essenziali, apparvero presto artigiani, giostre, cori e profumi di dolci speziati. Si diffusero in tutta Europa le piazze decorate, le luci, il vin brulé, i presepi. Con l’Ottocento, i mercatini si trasformarono in simboli della cultura borghese, legati all’idea di un Natale familiare e raccolto; nel Novecento, grazie ai trasporti e al turismo, assunsero un carattere internazionale, esportato in Francia, Austria, Svizzera e poi nel resto del continente.
Oggi i mercatini natalizi sono un fenomeno globale, radicato nella memoria collettiva ma aperto a nuove interpretazioni: sostenibili, artistici o gourmet, continuano a unire artigianato, gastronomia e convivialità. Nelle fredde ma vivissime piazze illuminate, alcuni conservano la grazia discreta delle tradizioni alpine, altri ne riscrivono i codici con linguaggi urbani, sostenibili o artistici. Abbiamo selezionato cinque mete in giro per il mondo per chi volesse organizzare una fuga alla ricerca dello spirito delle feste, più una sesta, inaspettata, per ricordarci che Natale è dove scegliamo di festeggiarlo.
Vienna
A Vienna il Natale si vive come un itinerario tra musica, arte e luci. Nel Quartiere dei Serviti, il Gartenpalais Liechtenstein accoglie un mercatino raffinato immerso nei suoi giardini barocchi, con artigianato, delizie culinarie e una giostra storica per bambini. Al Prater, dal 16 novembre al 6 gennaio, il Prater Rocks anima la città con 40 concerti dal vivo, sfilate di perchten (figure tradizionali del folklore alpino) e un grande concerto di Capodanno.
In Karlsplatz, l’Art Advent unisce arte, laboratori e musica jazz e gospel, con prodotti gastronomici esclusivamente biologici. Mentre nel quartiere Spittelberg, tra gallerie d’arte e vicoli Biedermeier, il mercatino natalizio propone oggetti sostenibili e locali in un’atmosfera raccolta e fiabesca. A completare il panorama, i mercatini di parchi come il Türkenschanzpark o i Giardini Hirschstetten, dove si alternano specialità regionali e decorazioni artigianali, restituiscono il volto più autentico e sereno del Natale viennese.
Lisbona
A Lisbona la stagione delle feste è meno da stereotipo di quello dell’Europa settentrionale. Il clima mite e la luminosità dell’oceano rendono la capitale portoghese un luogo unico per vivere il Natale senza gelo, ma con intensità. In Praça do Comércio, un albero di dimensioni monumentali domina il lungofiume, mentre il Rossio Christmas Market riempie il centro di suoni e profumi: dolci alle mandorle, ceramiche, vino caldo e concerti di orchestre locali.
Nel Parque Eduardo VII, il Wonderland Lisboa diventa un parco dell’immaginario natalizio con ruota panoramica e pista di pattinaggio, e a pochi chilometri Cascais ospita il Villaggio di Babbo Natale, tra musica e artigianato. Le celebrazioni culminano a Capodanno con fuochi e spettacoli sul Tago: un Natale luminoso, che preferisce la brezza al freddo e l’armonia al clamore.
Le repubbliche baltiche
Nelle repubbliche baltiche il Natale conserva un fascino sobrio e autentico, fatto di neve, luci calde e melodie corali. A Riga, dal 29 novembre al 1 gennaio, la Dome Square si trasforma in un villaggio natalizio con bancarelle di artigianato, dolci e bevande calde. A Tallinn, dal 21 novembre al 27 dicembre, la Raekoja plats ospita oltre 150 stand con prodotti locali, piatti tradizionali, come sanguinaccio e stufato di renna, spettacoli dal vivo e una pista di pattinaggio sul ghiaccio.
A Vilnius, nominata European Christmas Capital 2025, il mercatino è dal 29 novembre al 28 dicembre e propone un’atmosfera fiabesca, arricchita da un treno natalizio che collega le diverse aree della città, trasformandole nelle tappe di un unico percorso luminoso. Un viaggio che unisce le tre capitali baltiche nel segno della luce, dell’artigianato e di una bellezza invernale discreta e poetica.
Alsazia
In Alsazia, tra colline e villaggi dal fascino fiabesco, il Natale si esprime in una dimensione raccolta e autentica. A Eguisheim il mercatino si sviluppa tra Place du Marché aux Saules e Place Monseigneur Stumpf, con una trentina di bancarelle dedicate ad artigianato locale, candele, santons, dolci alsaziani e vin brulé. Ogni sera l’apertura delle finestre del calendario dell’Avvento e una caccia al tesoro tematica animano le vie del borgo.
A Turckheim, l’appuntamento quotidiano con il calendario dell’Avvento alle 17 è accompagnato da canti natalizi che coinvolgono abitanti e visitatori. A Kaysersberg, i weekend di dicembre sono dedicati ai ‘Tessuti natalizi d’Alsazia’, una mostra che racconta la storia del territorio attraverso i materiali tradizionali. Un itinerario che unisce artigianato, memoria e paesaggi da fiaba e che trova sempre grande interesse tra quanti cercano un regalo originale .
New York
A New York il Natale assume la forma del mito, come una scena vista in mille film e letta in mille libri. Le strade di Manhattan si illuminano come scenografie cinematografiche e i mercatini diventano luoghi di socialità e sorpresa. A Union Square, Bryant Park e Columbus Circle, centinaia di bancarelle espongono oggetti di design, illustrazioni, dolci e bevande calde.
Alla Grand Central Holiday Fair il Natale si vive al coperto, con artigianato e musica in un contesto che unisce il fascino storico al ritmo metropolitano. Bryant Park ospita la più grande pista di pattinaggio gratuita della città, affiancata da The Lodge, un bar in vetro e legno dove rifugiarsi dopo lo shopping. È un Natale rapido e luminoso, scandito da musica, luci e movimento, ma capace ancora di momenti di tenerezza autentica.
Marrakech
Ebbene sì. Anche nei paesi a sud del Mediterraneo si può festeggiare un Natale speciale, e, perché no, all’insegna del lusso. Nonostante per motivi religiosi Marrakech non sia coinvolta in particolari festeggiamenti, nei giardini di La Mamounia, l’hotel simbolo della città, viene allestito un mercatino di Natale che unisce tradizione e suggestione orientale.
Tra palme e lanterne si susseguono bancarelle di ceramiche decorate, teiere marocchine, candele e profumi al dattero, la fragranza che caratterizza l’hotel. Alcuni stand ospitano le creazioni dolciarie di Pierre Hermé, che ha legato il suo nome all’estetica della maison. L’atmosfera è luminosa, profumata, intima. Un Natale senza neve, ma con la stessa intensità emotiva che si ritrova nei colori del tramonto e nel ritmo lento del deserto.